Come anticipato, ZenFone2 Laser introduce significative novità, non tanto in termini di performance o di piattaforma hardware, ma per quanto riguarda le capacità di acquisizione immagini e ripresa video. Si potrebbe dire che questo smartphone sia stato pensato per soddisfare chi predilige l’uso del proprio telefono per scattare istantanee di vita quotidiana, anche in ottica lavorativa e professionale. Pur non costituendo un vero e proprio sostituto di una fotocamera, il terminale vanta tuttavia peculiarità distintive, grazie all’adozione della tecnologia PixelMaster.
Il sensore montato su Asus ZenFone 2 Laser, nella versione da 5,5”, è il medesimo utilizzato sul più potente ZenFone 2. Si è optato infatti per un hardware da 13 MPixel Toshiba T4K37 con lenti Largan a 5 prismi. La sezione frontale include invece un sensore da 5 MPixel.
Grazie all’apertura f/2.0 e al sensore laser è possibile ottenere una messa a fuoco molto più rapida della media, anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Si tratta di una prerogativa solitamente relegata nel segmento medio-alto di mercato, pertanto, l’integrazione su un device di fascia media rappresenta un aspetto decisamente interessante e per certi versi innovativo.
Il risultato che si ottiene, come abbiamo constatato durante le prove, è una messa a fuoco veloce e puntuale, indipendentemente dalla luminosità ambientale e dalla distanza del soggetto.
ZenFone 2 Laser (colorazione bianca) sulla sinistra – ZenFone 2 (colorazione nera) sulla destra
A un’architettura così evoluta fa da contraltare un supporto software di buon livello, in grado di “leggere” le scene e di determinare l’eventuale attivazione del flash, l’abilitazione di filtri o l’utilizzo del sampling HDR, particolarmente comodo in condizioni di forte contrasto e di bassa luminosità.
Lo smartphone può provvedere alla gestione automatica dei parametri oppure è in grado di offrire ai più esperti le necessarie impostazioni per ottenere la foto desiderata. In questo modo è possibile intervenire sui meccanismi di scatto, regolando a proprio piacimento ogni dettaglio, un particolare che può rivelarsi particolarmente utile in condizioni difficili o per immortalare soggetti in rapido movimento.
A supporto dei fotografi più esigenti, i LED Flash True Tone integrati nell’Asus ZenFone 2 Laser permettono di ottenere risultati di buon livello, con una resa cromatica e un tono dell’incarnato verosimile.
Durante le prove abbiamo apprezzato l’elevata qualità in condizioni di bassa luminosità, sia in interni che in ambienti esterni. Particolarmente interessante la modalità “Luce Bassa”, studiata per offrire un supporto efficace quando si scattano fotografie in situazioni con ridotta luminosità. L’algoritmo sviluppato da Asus permette di ottenere una luminosità quattro volte superiore, rispetto alla modalità standard. Per ottenere un simile risultato, la luce catturata da quattro fotodiodi viene aggregata, migliorando così lo scatto. La risoluzione risultante è quattro volte inferiore rispetto a quella massima consentita dal sensore (3 MPixel), dato che l’informazione riguardante il colore viene calcolata a partire da un solo parametro di partenza. Sebbene la qualità generale non sia delle migliori, questa modalità di ripresa può risultare particolarmente utile in condizioni limite, laddove il soggetto da fotografare sia al di fuori della portata del flash.
Durante le prove abbiamo inoltre potuto sperimentare ulteriori possibilità di scatta grazie a ZenFlash, un potente flash con lampada xeno in grado di offrire una luminosità 100 volte superiore rispetto ai convenzionali flash-LED. Il dispositivo deve essere agganciato sulla cover dello smartphone tramite l’apposito velcro in dotazione e viene pilotato attraverso l’App dedicata ZenFlash.
Il Flash, con numero guida GN 4.8 (ISO 100, f/2.0), raggiunge una distanza di 2,4 metri e ha un tempo di ricarica medio di 5 – 6 secondi. Si tratta di un’interessante integrazione delle già buone peculiarità dello smartphone in prova e può costituire un accessorio fondamentale per chi opera in mobilità, come assicuratori, periti e installatori. Alla prova dei fatti, il flash si è dimostrato molto potente, all’altezza di quelli integrati nelle fotocamere compatte e nei modelli prosumer.
LolliFlash, invece, è un illuminatore LED compatto pensato per essere ancorato allo smartphone tramite la porta mini-jack. La dotazione include pellicole colorate per ottenere un effetto cromatico particolare. Il pulsante incorporato consente di attivare, disattivare e regolare su tre livelli l’intensità dei due LED incorporati, mentre la porta microUSB è indispensabile per la ricarica della batteria interna, capace di un’autonomia massima di 20 minuti.