VMware annuncia due nuovi progetti open source pensati per supportare l’adozione enterprise delle applicazioni cloud-native. Il progetto Lightwave per la gestione delle identità e degli accessi estenderà la scalabilità a livello enterprise e la sicurezza alle applicazioni native per il cloud, mentre il progetto Photon annovera un sistema operativo Linux ottimizzato per le applicazioni cloud-native.
Pensati per aiutare gli sviluppatori delle aziende a progettare in modo sicuro, implementare e gestire le applicazioni cloud-native, i nuovi progetti open source saranno integrati nella piattaforma VMware di gestione unificata per il cloud ibrido – creando un ambiente coerente in tutto il cloud privato e pubblico per supportare sia le applicazioni tradizionali sia quelle sviluppate appositamente per il cloud.
I progetti open source consistono in tecnologie leggere, altamente scalabili e ottimizzate per la protezione e l’esecuzione di applicazioni isolate in container in un ambiente virtuale. I progetti sono ideati per promuovere la collaborazione tra gli sviluppatori e i team dedicati alle operazioni IT semplificando l’engineering di tutto il ciclo di vita dell’applicazione, dallo sviluppo desktop alla produzione. Nel tempo, queste tecnologie saranno integrate ulteriormente all’interno del portfolio del Software-Defined Data Center di VMware e delle soluzioni di end-user computing, per aiutare le aziende ad adottare applicazioni pacchettizzate in container e trarre vantaggio dalle soluzioni di computing, networking, sicurezza, storage e gestione di VMware.
Kit Colbert, vice president e chief technology officer for Cloud-Native Applications di VMware
Attraverso questi progetti VMware mantiene la propria promessa di supportare qualsiasi applicazione in azienda – comprese le applicazioni cloud-native – estendendo la piattaforma unificata con i progetti Lightwave e Photon. Utilizzati insieme, questi nuovi progetti open source forniranno alle aziende il meglio dei due mondi. Gli sviluppatori potranno avvantaggiarsi della portabilità e della velocità delle applicazioni pacchettizzate in container, mentre i team delle IT operation potranno garantire la sicurezza e le prestazioni richieste nell’attuale contesto di business.
• Il progetto Lightwave sarà la prima tecnologia container di gestione delle identità e degli accessi che estende le funzionalità di sicurezza enterprise-ready alle applicazioni native per il cloud. La natura distribuita di queste applicazioni, che possono comprendere reti complesse di micro servizi e centinaia o migliaia di istanze applicative, richiederà alle aziende di mantenere l’identità e l’accesso di tutte le componenti correlate e degli utenti. Il progetto Lightwave aggiungerà un nuovo livello di sicurezza consentendo alle aziende di rafforzare le funzionalità di controllo degli accessi e la gestione delle identità in tutta l’infrastruttura e lo stack applicativo, comprendendo tutte le fasi del ciclo di vita di sviluppo delle applicazioni. Inoltre, la tecnologia permetterà di gestire il controllo degli accessi in modo che solo gli utenti autorizzati siano in grado di eseguire i container per i quali hanno ricevuto l’autorizzazione su host anch’essi autorizzati, attraverso l’integrazione con un runtime dell’host container come il progetto Photon. Le principali caratteristiche comprendono:
o Identity Management centralizzato – autenticazione single sign-on, e autorizzazione con nome e password, token e certificati per fornire alle aziende una soluzione unica per la protezione delle applicazioni native per il cloud.
o Supporto multi-tenancy – consentirà a un’infrastruttura aziendale di essere utilizzata da una vasta gamma di applicazioni e team.
o Supporto degli Open Standard – Lightwave incorporerà vari standard aperti come Kerberos, LDAP v3, SAML, X.509 e WS-Trust, ed è progettato per interagire con altre tecnologie basate su standard aperti nel data center.
o Scalabilità enterprise-ready – Il progetto è stato costruito con un modello semplice, estendibile e con la possibilità di replica multi-master consentendo la scalabilità orizzontale mentre si forniscono prestazioni di alto livello.
o Authority certificata e gestione delle chiavi –Lightwave semplificherà le operazioni basate sui certificati e la gestione delle chiavi in tutta l’infrastruttura.
• Il progetto Photon, naturale complemento del progetto Lightwave, è un sistema operativo leggero Linux per le applicazioni isolate in container. Ottimizzato per gli ambienti VMware vSphere e VMware vCloud Air, Photon consentirà alle aziende di eseguire sia i container sia le macchine virtuali in modo nativo su un’unica piattaforma e fornire l’isolamento del container quando i container vengono eseguiti all’interno delle macchine virtuali. Gli sviluppi successivi di questo progetto consentiranno una portabilità perfetta delle applicazioni del container dal desktop dello sviluppatore agli ambienti di test e sviluppo. Le principali funzionalità includono:
o Supporto alle soluzioni Broad Container – Supporta le soluzioni container Docker, rkt e Garden (Pivotal) permettono ai clienti di scegliere la soluzione che meglio si adatta alle loro esigenze.
o Sicurezza container – Offre alle applicazioni del container maggiore sicurezza e isolamento in unione con le macchine virtuali, così come l’autenticazione e l’autorizzazione attraverso l’integrazione con il progetto Lightwave che consente ai clienti di proteggere ulteriormente le proprie applicazioni per il livello container.
o Controllo versione flessibile ed estendibilità – Per la prima volta, Photon offre agli amministratori e agli sviluppatori enterprise la capacità di estensione e la flessibilità per aggiornare al meglio il runtime dell’host container supportando sia i rpm per il controllo di versione basato su immagini sia un sistema di gestione del ciclo di vita basato su pacchetti e con compatibilità yum, consentendo una gestione dei pacchetti maggiormente capillare.