Per le prove abbiamo ricevuto una unità XSD 40 dotata di quattro drive WD Red da 1 TByte ciascuno, hard disk appositamente pensati per questo tipo di impieghi e strutturati per lavorare al meglio in contesti multi-disco e RAID. Dopo aver completato la formattazione in modalità RAID 5 abbiamo portato a termine la consueta suite di test base per questo tipo di device. Gli esiti della prova hanno messo in evidenza le buone doti del NAS, particolarmente veloce per quanto riguarda l’accesso lato client e la lettura dei dati immagazzinati.
L’XSD 40 è invece meno brillante in fase di scrittura dei dati con prestazioni minime di 80 MB/s durante i test di accesso diretto. Nel complesso la macchina è sufficientemente rapida a rispondere alle sollecitazioni di rete in ambiente multi-client ed è stata in grado di raggiungere i 117 MB/s in fase di lettura, più che adeguati per la gestione di file e database, anche piuttosto pesanti.
Durante le prove abbiamo potuto riscontrare la buona silenziosità del NAS e l’efficienza del sistema di raffreddamento single fan. La CPU supera raramente i 63°C in condizioni di stress, mentre i drive risultano ben ventilati e lavorano a una temperatura media di 34°C – 36°C.
La configurazione e l’impostazione dei differenti parametri, specialmente per quanto riguarda l’array RAID e i volumi interni, richiedono un po’ di esperienza. L’XSD 40 è infatti munito di una interfaccia quasi esclusivamente testuale, che prevede una minima interazione e necessita qualche sforzo in più da parte dei non addetti ai lavori. La gestione di alcuni passaggi, come per esempio la creazione di cartelle, utenti e gruppi, potrebbe risultare un po’ macchinosa. Nel complesso l’interfaccia è poco ergonomica e decisamente lontana da quelli che sono gli standard moderni per i NAS desktop pensati per le PMI, solitamente muniti di una GUI grafica, in alcuni casi molto simile a quella di un ambiente client.
L’essenzialità fa parte delle caratteristiche di questo modello, anche i LED di stato non sono molti e l’assenza di un display frontale limita le possibilità di interpretazione per quanto riguarda possibili stati di errore o problemi dell’unità. Nonostante questo, il sistema è in grado di soddisfare appieno le esigenze professionali e offre numerose funzionalità tipiche dei NAS di fascia più alta. Non ci troviamo di fronte a un modello tuttofare, come ce ne sono tanti in commercio, ma piuttosto a un solido dispositivo capace di sostenere carichi di lavoro impegnativi e di garantire stabilità nel tempo.
La robustezza del dispositivo e dell’ambiente software integrato lo rende ideale per ogni struttura professionale, dove è indispensabile realizzare ambienti virtualizzati e volumi dedicati per lo storage, la replica e il disaster recovery.
Punteggio
77 su 100
PRO
Chassis robusto; ambiente operativo solido; supporto sistemi di backup professionali esterni; funzionalità evolute per il consolidamento aziendale.
CONTRO
Interfaccia Web quasi esclusivamente testuale; manca un display di stato; piattaforma hardware poco aggiornata.
