Considerando la natura del drive e l’adozione in piattaforme compatte, WD ha dotato il Black2 di una dotazione di serie piuttosto completa, indispensabile per clonare il vecchio drive sul nuovo e per abilitare la partizione HDD dopo aver installato il sistema sul comparto SSD. Per fare questo è disponibile una chiavetta USB, che permette la registrazione diretta sul sito WD, e una adattatore USB/SATA, per connettere il drive a un notebook, per esempio, per avviare le operazioni di clonazione, tramite Acronis True Image WD Edition. La connessione al sito di supporto è indispensabile per attivare la partizione secondaria e per partizionare inizialmente il drive. Una volta scaricato il software e installato il sistema sulla porzione SSD è possibile accedere al comparto HDD e iniziare a lavorare.
La procedura può sembrare macchinosa ma richiede solamente pochi minuti. Resta il dubbio se, soprattutto in fase di installazione iniziale, magari in assenza di rete e connettività, non sarebbe stato meglio affidarsi a un software locale, invece di reindirizzare l’utente verso un sito di supporto. In qualche caso, nelle fasi iniziali di configurazione o installazione del sistema operativo, può essere più conveniente disporre di tutti gli strumenti a portata di mano, senza doversi affidare a service esterni.
Una volta configurato il drive, abbiamo potuto lavorare su entrambe le partizioni, adottando la piattaforma di test Intel Core i5 3570K, 8 GByte RAM e Windows 7 Pro x64.
I test condotti sul comparto SSD hanno messo in evidenza velocità di lettura e scrittura medie di 261 MB/s e 166 MB/s rispettivamente. Valori non all’altezza dei sistemi Solid State stand alone, ma comunque decisamente superiori a qualunque soluzione convezionale. In alcune condizioni abbiamo raggiunto picchi di oltre 330 MB/s in lettura.
L’array da 1 TByte mostra invece velocità di 112 MB/s in lettura e 118 MB/s in scrittura, con tempi di accesso misurati di 20,8 ms. Si tratta di risultati di ottimo livello per un’unità meccanica da 2,5″. Nel complesso le prestazioni del WD Black2 sono superiori alla media dei competitor con lo stesso formato e, perciò, il disco può costituire un valido investimento per l’utenza prosumer e per i professionisti che devono aggiornare il proprio notebook o slim-PC.
Il rovescio della medaglia è il prezzo decisamente salato, che relega questo drive a strumento d’elite, per chi non ha problemi di portafoglio e desidera prestazioni e capacità, tutto in uno.
Punteggio
72
su 100
PRO
Soluzione all’avanguardia e vantaggiosa per alcune situazioni; buone performance generali; completa dotazione a corredo.
CONTRO
L’installazione richiede una connessione Web; prezzo elevato; adatto solo per alcuni impieghi; performance SSD non particolarmente brillanti.