Appian illustra le predictions 2024 per l’IA

Il 2023 ha visto la diffusione dell’intelligenza artificiale; prevediamo che il 2024 sarà l’anno cruciale per la regolamentazione dell’IA.

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Silvia Speranza, Regional Vice President di Appian Italia, condivide la vision dell’azienda sul rapporto con l’IA e su cosa è possibile aspettarsi nel 2024.

I dati sono il fulcro delle funzionalità dell’IA

Con la diffusione dell’intelligenza artificiale, le aziende dovranno concentrarsi maggiormente sulla costruzione di una struttura solida poiché la qualità e la quantità dei dati utilizzati per formare i large language model (LLM) sono direttamente correlati all’accuratezza delle risposte dell’intelligenza artificiale. Per massimizzare l’efficacia dell’IA, è quindi necessario fornirle un numero cospicuo di dati che sono tuttavia spesso frammentati, rendendo difficile l’utilizzo e l’accessibilità ai modelli di IA. Il data fabric può risolvere questa sfida, offrendo una visione completa a 360 gradi dei dati aziendali senza richiedere la migrazione da varie fonti. Le aziende che adottano un approccio data fabric troveranno più semplice integrare perfettamente l’IA nell’intera struttura societaria.

Le persone e l’IA lavoreranno in armonia

Nel 2024 ci aspettiamo di vedere una maggior adozione degli strumenti di IA nelle aziende e una collaborazione più profonda tra persone e intelligenza artificiale. Contrariamente alla narrativa distopica in cui l’IA sostituisce le persone, l’intelligenza artificiale ha il potenziale per migliorare le capacità umane, aumentando il valore dei dipendenti e il loro contributo.

Sebbene l’intelligenza artificiale possa generare contenuti e proporre azioni specifiche, la gestione e la responsabilità dell’IA dipendono sempre dal fattore umano. Si potrebbe raggiungere questo livello di collaborazione indirizzando il lavoro all’IA e ad altre tecnologie di automazione, sempre integrato dall’intervento umano. Quindi, un flusso di lavoro ottimizzato e l’automazione dei processi sono cruciali per trasformare l’intelligenza artificiale in una tecnologia preziosa e innovativa che incarna il concetto di AI Enterprise.

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Le imprese avranno bisogno dell’IA privata

L’adozione diffusa di modelli pubblici di IA ha attirato molta attenzione, ma le preoccupazioni impellenti sulla privacy dei dati hanno frenato l’entusiasmo iniziale e costretto molte aziende a limitarne l’utilizzo. Le preoccupazioni sull’intelligenza artificiale generativa non riguardano solo la privacy e le chatbots; molti grandi fornitori di cloud pubblico forniscono servizi di IA preconfezionati ad aziende di tutte le dimensioni. Purtroppo, questi fornitori spesso addestrano i loro algoritmi di IA pubblica utilizzando i dati dei clienti, esponendo inavvertitamente informazioni aziendali potenzialmente sensibili agli occhi della concorrenza. Ad aggravare il problema, tra molti fornitori su larga scala viene a mancare la trasparenza sull’utilizzo dei dati, esponendo le aziende a potenziali responsabilità in caso di fuga di dati. Per affrontare queste sfide, le aziende devono adottare un approccio cauto, dando priorità a un modello di IA privata che consenta loro di avere il controllo completo dei propri dati, mantenendo al contempo i vantaggi dell’IA generativa.

Le normative sull’IA presto si aggiorneranno

Il 2023 ha visto la diffusione dell’intelligenza artificiale; prevediamo che il 2024 sarà l’anno cruciale per la regolamentazione dell’IA. I Governi di tutto il mondo hanno riconosciuto i potenziali impatti negativi che l’intelligenza artificiale potrebbe avere sulla società, includendo preoccupazioni sulla privacy, sulla disinformazione e sui rischi per la sicurezza informatica.

Nel 2023, gli Stati Uniti, l’UE e altri paesi hanno iniziato a mettere le basi iniziali per una regolamentazione dedicata. Sebbene il dibattito politico abbia definito delle strategie generali per affrontare queste preoccupazioni, dovremmo prevedere un’impennata dei progetti di legge del Congresso degli Stati Uniti e di azioni e linee guida da parte di vari organismi di regolamentazione. L’UE ha deliberato attivamente il proprio AI Act per contrastare il potenziale uso improprio della tecnologia ma i dettagli specifici di queste norme devono ancora essere ratificati sotto forma di legislazione. Tuttavia, queste normative si concretizzeranno presto e verrà richiesto alle aziende di adattarsi di conseguenza.