Synology ha tenuto il 15 giugno a Roma un evento per presentare ai clienti e ai rivenditori le proprie soluzioni per l’archiviazione dei dati e per la videosorveglianza. Hanno partecipato Victor Wang, Managing Director Synology France SARL, Lorenzo De Rita, Key Account Manager Synology Italia, Francesco Zorzi, Technical Manager Synology Italia.
Victor Wang ha presentato l’azienda con una sintesi delle tappe della sua crescita. La storia di Synology è iniziata nel 2000 a Taiwan, mentre è del 2015 il suo primo router dotato del sistema operativo SRM (Synology Router Manager).
Negli anni successivi sono stati presentati al mercato diversi prodotti di livello enterprise, per il backup e per la gestione dei dati. È di quest’anno l’ingresso di Synology nel settore della videosorveglianza, con una soluzione completa che comprende telecamere, NAS e servizi di gestione dei video registrati.
A oggi, Synology vanta 12 milioni di unità NAS/SAN vendute, 70 Exabyte di dati archiviati, 1,3 milioni di dispositivi e 13,7 milioni di account SaaS con il servizio Active Backup. La crescita di Synology in Italia è del 30% anno su anno, con un aumento del 100% delle vendite di prodotti hardware destinati all’archiviazione. Il 40% delle società FTSE-MIB e il 60% di quelle CAC-40 usano soluzioni Synology.
La protezione dei dati
Lorenzo De Rita ha illustrato le soluzioni di backup dei dati, che Synology offre alle aziende.
La regola per l’archiviazione sicura delle informazioni digitali che bisognerebbe seguire è riassunta con 3-2-1, ovvero i dati devono essere archiviati in tre copie, su due supporti differenti e una copia deve essere off-site. Per rispettare questa regola, Synology offre la suite Active Backup for Business, una soluzione completa senza costi di licenza, che permette di memorizzare le informazioni (dati, applicazioni, intere macchine virtuali, client, server) sia on premise sia nel cloud.
La suite Active Backup risponde alle esigenze di ampia compatibilità con i sistemi informatici aziendali, scalabilità, elevate prestazioni, costi contenuti. È compatibile con Microsoft 365 e con l’ambiente di lavoro di Google. Il sistema di Synology funziona con VMware, Microsoft Hyper-V, Windows, Linux, MacOS, Netapp Ontap, Nutanix Files, Exchange server, Active Directory, Oracle, MySQL.
Active Backup permette il backup incrementale o completo, supporta la pianificazione delle operazioni, ha un’interfaccia centralizzata, comprime i dati e fornisce report completi sulle operazioni fatte e sullo stato del sistema. Il ripristino dei dati – anche solo di una loro parte – è gestibile tramite un portale dedicato, può essere self service ed è compatibile con Synology Virtual Machine Manager, un servizio pensato proprio per gestire le macchine virtuali salvate in archivio.
Perché scegliere una soluzione di backup on premise invece di una nel cloud?
Il backup in locale assicura la sovranità dei dati, non ha alcun costo ricorrente, offre prestazioni migliori e un ripristino facilitato. Synology offre due applicazioni, Hyper Backup e Snapshot Replication, per la gestione dei backup on premise. La prima serve per l’archiviazione dei dati secondari, non usati di frequente. La copia delle informazioni risiede in un altro NAS, in un’unità esterna, in un servizio cloud. Per questi dati è importante un’elevata efficienza di archiviazione, che si traduce nella compressione e deduplicazione (eliminazione dei file duplicati e loro sostituzione con metadati che riportano all’originale).
La seconda applicazione, Snapshot Replication, serve per i dati critici, usati e acceduti di frequente. Questi dati vanno replicati per sicurezza e devono essere disponibili in tempi ridotti. Snapshot Replication serve per il disaster recovery, crea istantanee locali e repliche remote (fino a ogni 5 minuti per entrambe), funziona all’interno di Windows Explorer.
Per il monitoraggio proattivo dei NAS in ambienti complessi o multi sito (fino a 800 NAS), Synology offre Active Insight, che consente di controllare i livelli di storage, i guasti dei dischi, fornisce feedback con notifiche, controlla l’attività di Hyper Backup.
Se invece si preferisce il backup nel cloud
Il backup nel cloud offre un’elevata protezione contro i sinistri, richiede meno infrastrutture da gestire, permette flessibilità di stoccaggio e investimenti graduali, dato che si spende solo per le necessità attuali, grazie alla possibilità di crescere nel futuro.
Più in dettaglio, il backup nel cloud si divide in due configurazioni: backup SaaS e backup ibrido. Il primo è solo nel cloud, non richiede server in locale, è più flessibile, è più facile da mantenere e da distribuire. Il secondo prevede un backup on premise, con una parte delle copie dei dati che risiede nel cloud. Questa configurazione necessita di un server dedicato e di manutenzione.
Per il backup ibrido, Synology offre i prodotti C2 Storage e C2 Object Storage. Con il primo si ha un servizio di backup dedicato per il NAS, facile da usare, completo di portale Web per il ripristino. Il client per il ripristino è su Windows oppure Linux. Con il secondo prodotto si ha un servizio di archiviazione per oggetti, adatto agli sviluppatori, più complesso e con più funzioni. Entrambi offrono backup incrementali tramite Hyper Backup, deduplicazione e crittografia lato client, chiavi API S3 compatibili con CloudSync.
Synology offre il backup ibrido C2 a 69,99 euro per Terabyte all’anno (6,99 euro/Terabyte/mese), oppure il backup SaaS con C2 Backup for Business, con i dati memorizzati in un data center europeo, conforme con le normative GDPR, certificato ISO 27001. Il costo è di 119,99 euro/Terabyte/anno (11,99 euro/Terabyte/mese), per un minimo di 5 Terabyte, fino a 250 utenti e con dispositivi illimitati (i prezzi citati sono senza IVA).
La videosorveglianza secondo Synology
Francesco Zorzi ha descritto la proposta di Synology per la videosorveglianza, Surveillance Station.
Questa soluzione è composta da un NAS con il software, telecamere e sensori IP, storage per la registrazione e la tracciabilità dei flussi, client multipiattaforma. I componenti del sistema dialogano tra loro via HTTPS (anche SFTP tra telecamere e NAS). Per garantire la sicurezza delle operazioni, il collegamento con i client è a due fattori (identificazione biometrica, password monouso OTP). Inoltre il sistema consente di stabilire livelli di autorizzazione diversi per ogni account, sia per quanto riguarda le funzioni sia per gli orari di accesso.
Il sistema di videosorveglianza gestisce da 32 a 10.000 flussi video, supporta fino a 1.000 NAS interconnessi, è adatto a ogni tipologia di utenti: privati, PMI, grandi aziende. È configurabile per più siti e ha una gestione centralizzata. Synology offre NAS di differenti dimensioni e capacità, dal più piccolo DS118 per un massimo di 32 telecamere, fino ad arrivare alle unità DS3266xs+ e SA3610, per configurazioni fino a 150 telecamere. Surveillance Station è compatibile con telecamere di terze parti (oltre 8.200 modelli di 140 marchi diversi), tutte certificate da Synology. Il sistema supporta i profili ONVIF.
Le telecamere di Synology e l’AI
Synology ha a catalogo due telecamere proprietarie per la videosorveglianza: BC500 e TC500. Queste unità garantiscono la perfetta compatibilità con il sistema dell’azienda, sono facili da installare perché sono configurabili da remoto tramite la stazione di sorveglianza. Questo anche per quanto riguarda la configurazione della rete e l’impostazione della qualità video, impostazioni che con altre marche vanno fatte telecamera per telecamera, agendo direttamente sul dispositivo. I prodotti di Synology sono sicuri perché sono conformi agli standard NOAA e TAA, inoltre offrono l’integrazione con Active Directory per il recupero dell’account utente e l’assegnazione delle autorizzazioni.
Il sistema completo per la videosorveglianza: Synology DVA1622, la telecamera BC500 e i drive certificati serie HAT.
Entrambe le telecamere hanno un sensore da 5 Mpixel (2.880 x 1.620 punti), registrano a 30 fps, hanno un angolo di visione di 110°, sono certificate IP67 contro la pioggia e sono dotate di led infrarossi con un raggio d’azione di 30 metri. Per il loro uso non è necessaria alcuna licenza.
Con i NAS della serie DVA, DVA1622 (leggi la nostra review) e DVA3221, Synology offre funzioni avanzate di analisi video, basate sull’intelligenza artificiale. Queste consistono in:
- Riconoscimento facciale (precisione del 97%) con identificazione delle persone inquadrate e visualizzazione dei dati collegati (nome, permessi associati)
- Conteggio delle persone che entrano o escono da un determinato confine
- Rilevamento delle intrusioni
- Individuazione di persone e di veicoli con riconoscimento delle targhe
Da notare che i dati rimangono sempre all’interno della rete del cliente e che non ci sono costi aggiuntivi per queste funzioni.
Videosorveglianza avanzata
Con Surveillance Station i dati registrati sono crittografati AES-256, le immagini possono essere mascherate in parte (visi, aree riservate) e marcate con filigrane personalizzabili per rendere l’origine dei video facilmente riconoscibile. I video sono archiviabili tramite servizi C2, con soluzioni cloud ibride e crittografia AES-256 end-to-end.
Le segnalazioni provenienti dai sensori sono visualizzate all’interno di mappe (Google Maps oppure Open Street Maps) con zoom automatico e gestione dei diversi livelli degli edifici, per un riconoscimento immediato della loro posizione.
Senza alcun costo aggiuntivo è possibile inserire nel sistema server di failover N+M, per gestire interruzioni e guasti di singole unità, così da garantire un funzionamento continuo della rete di sorveglianza e avere registrazioni senza interruzioni.
Synology offre diversi pacchetti di licenze Surveillance Station. I pacchetti da 1, 4, 8 licenze sono scalabili e ogni NAS comprende due licenze (8 per i modelli DVA). Una licenza corrisponde a un flusso video di una telecamera. Le telecamere Synology BC500 e TC500 non richiedono una licenza per funzionare. Da notare che una licenza può essere applicata solo a un prodotto Synology alla volta e che le licenze acquistate possono essere migrate da un NAS Synology a un altro.