Una strategia green contro il consumo energetico del data center

Molte cose sono cambiate per ciò che riguarda i costi dell’energia. Un cambio di rotta risiede nel green data center.

consumo energetico

L’opinione di Riccardo Rossi, Consulting Manager di HiSolution sull’importanza dell’adozione di una strategia green data center per far fronte al consumo energetico.

Il 2022 si è aperto con un cambio di passo tecnologico nel mondo dei data center. La transizione ecologica e digitale rappresentano ormai due facce della stessa medaglia e la risposta a questo cambio di rotta risiede nel green data center.

Una strategia green

Facile a parole, un po’ meno nei fatti perché all’inizio dell’anno non avevamo messo in conto lo scoppio del conflitto Russia-Ucraina. I prezzi delle materie prime sono schizzati alle stelle, soprattutto in Italia. Così come quelli relativi al consumo energetico. Il gas come sappiamo è una ricchezza indispensabile per il sostentamento del Paese e per le aziende. Poiché la maggior parte dei data center sono alimentati tramite energia elettrica prodotta da centrali a gas.

L’importanza dell’energia elettrica

Fonti autorevoli come Terna-Rete Elettrica Nazionale S.p.A riportano come più del 52% di energia elettrica venga prodotta da impianti termici. Mentre il 31% da fonti energetiche rinnovabili, il 5% da biomasse, e solo il 12% sia importato dall’estero. Di questo 52%, però, il 43% deriva solo da centrali a gas. I data center di certo influiscono negativamente sul consumo e sulla necessità di energia poiché consumano circa 200 terawattora (TWh) all’anno. Inoltre si prevede che il loro consumo di elettricità aumenterà di circa quindici volte entro il 2030, fino a raggiungere l’8% della domanda complessiva di energia elettrica.

Contro il caro energia del data center, una strategia green

Lo scenario non è così promettente, ma come reagire? E che cosa dobbiamo aspettarci? Quale strategia adottare per ridurre la crisi e favorire l’uso di fonti alternative? Da ogni crisi nasce sempre un’opportunità. Come ci ha dimostrato la pandemia da Covid-19 che ha contribuito all’accelerazione verso soluzioni tecnologiche di remote working. Questo scenario rappresenterà una forte spinta verso soluzioni green ed ecosostenibili per i data center.

Data center: perché sono così energivori?

Il problema principale risiede nel sistema di raffreddamento delle macchine che corrisponde al 37% dei consumi totali di un data center. Percentuale non indifferente se si pensa che il 50% di energia viene consumata da server e apparecchiature di rete. Poi il 10% dal sistema di distribuzione, e il 3% dal sistema di illuminazione. Ogni data center, infatti, produce una grande quantità di anidride carbonica che entra in contatto con temperature elevatissime che devono essere a loro volta opportunamente raffreddate. Maggiore è la produzione, maggiori sono quindi i costi per sostenerla.

Adozione di soluzioni green. Sì, ma quali?

Sistemi ibridi. Adottare strategie sostenibili sfruttando nuove soluzioni digitali per garantire energia rinnovabile al 100% è oggi all’ordine del giorno. Questi sistemi ibridi di energia distribuita possono garantire le due tipologie di corrente, alternata e continua. Ciò permette di mettere in pratica nuove modalità di efficientamento energetico e di far lavorare i data center senza dispersione di carbonio nell’ambiente.

Soluzioni Cloud. Una delle tendenze più rilevanti nell’IT è il passaggio dai centri di elaborazione dati di singole aziende a data center on premise, da cui attingere potenza di calcolo e informazioni, verso il Cloud. Non tutti i data center in cloud sono però uguali. La sostenibilità energetica dipende da che tipo di energia utilizzano per alimentarsi. Dunque, si ottiene un effetto benefico dal punto di vista della sostenibilità, se e solo se la maggior parte dell’energia utilizzata è prodotta da fonti rinnovabili.

Una strategia green per gli energivori data center

La progettazione di un’infrastruttura data center è chiave quindi per la corretta realizzazione di una soluzione green. La sola infrastruttura non è però sufficiente. Sono necessarie anche la razionalizzazione continuativa delle macchine virtuali e degli applicativi installati. Oltre l’ottimizzazione e la digitalizzazione dei processi aziendali, che ha un impatto importante sulla sostenibilità dell’ambiente.

Conclusione

HiSolution in questo contesto, in quanto progettista di infrastrutture di IT e di offerta di servizi di ottimizzazione di spesa e processi come Babel, rappresenta un partner per tutte le aziende che hanno intenzione di intraprendere questo processo di cambiamento. Un team di professionisti dedicato aiuta le aziende a progettare e a disegnare sartorialmente l’infrastruttura di data center, con un occhio attento alla sostenibilità e al risparmio dei costi legati all’energia.