QNAP svela le soluzioni di cybersecurity ADRA, switch intelligenti capaci di mitigare gli attacchi e di mascherare le risorse e i dati presenti nei NAS.
Adra va ad arricchire il listino del brand taiwanese, oggi sempre più impegnato sul fronte cybersecurity e networking. QNAP è un’azienda dinamica e capace di reagire rapidamente alle sollecitazione del mercato. La lineup è costantemente aggiornata, con uscite mensili di prodotti per ogni segmento di business. Nel 2021, in Italia, l’azienda è cresciuta del 21% rispetto all’anno precedente, nonostante la pandemia, lo shortage e le congiunture negative del mercato.
Questa tendenza è allineata alla crescita europea (+25%) e a quella globale (+20%).
QNAP fa dell’ascolto dei partner e dei clienti e della ricerca gli asset fondamentali per la propria crescita futura. A fronte di un complessivo di circa 1.600 dipendenti, l’azienda ha dirottato risorse importanti all’R&D: circa il 50% del personale lavora infatti in questo comparto.
Computing Networking Storage
Come precisa Alvise Sinigaglia, Country Manager di QNAP Italia, l’azienda continua nel processo di rinnovamento della propria immagine e dell’offering, sempre più orientato al concetto di Computing Networking Storage.
Si tratta di un cambiamento in divenire, di un nuovo corso che l’azienda vuole sostenere in ottica futura e che va oltre “il semplice NAS”. Anche se il comparto storage rimane indubbiamente il fulcro delle attività della società, numerose altre soluzioni e piattaforme andranno a costellare la lineup QNAP; alcune sono già disponibili oggi. Le novità già disponibili e che arriveranno nascono in buona parte dall’ascolto diretto delle esigenze dei clienti e degli integratori.
Storage ad alta velocità Fibre Channel, supporto IoT, Machine Learning, Artificial Intelligence, nuovi switch 10 GbE, per non parlare di QTS 5 con QuDedup, HBS e specifiche soluzioni per il mondo Apple.
Perché parlare di cybersecurity?
Con l’annuncio odierno, QNAP vira decisamente in direzione della cybersecurity, un tema caro a tutte le imprese e ai cittadini.
Malware, APT, Ransomware e numerose altre tipologie di minacce mettono a rischio l’operatività quotidiana degli ambienti di business, minando la fiducia degli operatori e ponendo sotto stress gli admin, i CISO e i reparti IT.
Soluzioni di sicurezza su misura e una task force QNAP costituita appositamente per aiutare i clienti e i partner sono aspetti che mettono in chiaro le intenzioni della società rispetto al mercato della cybersecurity. E, d’altro canto, gli scenari attuali non promettono nulla di buono.
Se, da un lato, le minacce aumentano per volume e complessità, dall’altro, numerose imprese non sono ancora in grado di fronteggiare a dovere questi pericoli. Oggi, un attacco con infiltrazione in rete e successivi movimenti laterali e ricerca di vulnerabilità può durare mesi, il tutto prima che venga individuato e neutralizzato. Il 41% delle aziende non ha implementato servizi di sicurezza, il 76% dei team IT non ha una visione completa di ciò che accade e fatica a gestire gli incident. Se attaccate, il 55% delle organizzazioni non mette in campo ulteriori meccanismi di protezione per migliorare la propria posizione.
Backup sotto attacco
Tra le tendenze più preoccupanti oggi rilevate dagli esperti di cybersecurity c’è l’attacco mirato dei ransomware verso i repository di backup e i NAS. Il 72% delle aziende ha subito attacchi parziali o completi ai propri archivi di backup. Con un impatto drammatico sulla capacità di recuperare i dati senza pagare il riscatto.
Il 94% degli aggressori ha tentato di distruggere i repository di backup. Nel 72% dei casi questa strategia ha avuto un successo almeno parziale. La rimozione del backup di un’azienda è una strategia di attacco molto diffusa poiché aumenta la probabilità che le vittime non abbiano altra scelta che pagare il riscatto.
L’80% degli attacchi andati a buon fine ha preso di mira vulnerabilità note. Quasi tutti gli aggressori hanno tentato di distruggere i repository di backup per disabilitare la capacità di recupero dei dati senza pagare il riscatto.
Il 76% della società ha pagato il riscatto per porre fine a un attacco e recuperare i dati. Il 52% ha pagato ed è riuscito a recuperare i dati. Il 24% non ha recuperato alcun dato nonostante il pagamento. Il 19% non ha pagato alcun riscatto perché è riuscita a recuperare i propri dati. A questo che deve aspirare il restante 81% delle vittime informatiche: recuperare i dati senza pagare il riscatto.
Sicurezza, infrastruttura e formazione
Consapevole dell’attuale stato della cybersecurity a livello globale, QNAP continua a lavorare a più livelli. La formazione rimane un elemento imprescindibile, così come l’adozione delle best practice.
Proseguono così i programmi di formazione tecnica e quelli necessari per conseguire le certificazioni per ambienti di alto profilo. I training tecnici durano tipicamente una giornata e l’attestato derivante dalla frequentazione è nominale e va ad arricchire le competenze del singolo partner. Le attività sono suddivise in momenti di addestramento base, avanzato, e altri mirati per la videosorveglianza e la virtualizzazione.
Le certificazioni offerte consentono invece di aumentare la qualifica dell’azienda partner, anche per ambienti e tematiche verticali, come thunderbolt ed enterprise. Le certificazioni aprono inoltre le porte a benefit e rebate specifici per gli affiliati.
Alvise Sinigaglia
Il programma di corsi Technical Training è stato ideato quattro anni fa ed è rivolto alla componente più tecnica della platea di clienti che, nel 90% percento dei casi, si avvicina a QNAP da autodidatta. I corsi sono di due giornate e della durata di circa 2/3 ore ciascuno.
Li abbiamo volutamente previsti a numero limitato, in modo da poter garantire una forte interattività tra docente e partecipanti.
Anche il format delle due giornate è di volta in volta studiato in funzione dei partecipanti, del loro livello di partenza, delle aziende a cui appartengono, della tipologia di progetti che li contraddistinguono, dei mercati verticali in cui sono più presenti…
A seguito della partecipazione, oltre al materiale presentato al corso (slide, PDF su tutti gli argomenti trattati) rilasciamo un attestato nominale (non aziendale) a tutti i corsisti.
Tra le novità introdotte lo scorso anno, le attività dedicatw al mondo pre-sales e commerciale, con l’organizzazione di appuntamenti chiamati Tech Qacademy, pillole di 40 minuti, molto snelle, dove ci focalizzeremo ogni volta su specifici argomenti verticali: mondo NAS, networking e videosorveglianza.
QNAP ADRA
La proposta ADRA si basa sull’hardware Guardian QGD-1600P e QGD-1602P (su tre varianti di configurazione). Si tratta di appliance presenti sul mercato già da qualche tempo (leggi le nostre prove di QNAP QGD-1600P e QGD-1602P), unità dotate di una componente switch L2 e una sezione drive mirror e QTS.
Ad affiancare questi prodotti viene introdotta una componente software che poggia sulla comprovata stabilità dell’ambiente operativo QTS e ne permette un uso integrato in rete.
Adottando il pacchetto QuNDR è possibile monitorare il traffico di rete e proteggere dispositivi e storage locali da attacchi esterni.
ADRA non è un firewall ma una Threat Trap e può essere assimilato, almeno in parte, a un honeypot, quella componente di rete capace di funzionare come “esca” e bloccare i potenziali attaccanti.
La piattaforma si occupa di dissimulare la presenza di storage e server di rete, attirando i potenziali attacchi su indirizzi gestiti dal software e rendendo vano l’attacco in corso.
I dispositivi NDR (Network Detection and Response) ADRA proteggono NAS QNAP così come quelli di altri vendor e prevedono una gestione su base di licenze da 1, 3 o 5 anni.
Si tratta certamente di una novità, per quanto riguarda la consuete proposition QNAP. Si tratta, inoltre, di una soluzione innovativa che l’azienda vuole proporre prevalentemente alle realtà medio piccole, perciò caratterizzata da funzionalità evolute e un costo abbordabile.
QNAP continua a supportare imprese, partner e clienti finali potenziando la propria presenta nel Belpaese e a livello continentale. Da pochi mesi il team ha accolto Ilaria Filoia, marketing specialist e Giuliano Mores, field application engineer. Non solo, due settimane fa è stato inaugurato il nuovo headquarter europeo in Germania. Presso la nuova sede sono stati fatti confluire i due magazzini preesistenti in Olanda e Germania, per dare vita al centro logistico di riferimento per il Vecchio Continente, dal quale viene spedita la merce a tutti i distributori a livello europeo.