Da XTB, 5 tendenze per investire nelle criptovalute: regolamentazioni nazionali certe, iniziative di istituti finanziari, fintech, aziende private, tecnologia riconosciuta.
Dopo il “boom” nel 2021, il trend al rialzo delle criptovalute potrebbe non essere finito e continuare anche quest’anno. E il 2022 potrebbe essere un anno particolarmente significativo per un coinvolgimento più importante di investitori italiani. I segnali positivi sono molti e strutturali. Questo uno dei trend previsti da XTB, che ha presentato un nuovo report dedicato all’outlook 2022 nel settore degli investimenti.
Investire nelle criptovalute nel 2022
Nonostante la volatilità delle criptovalute degli ultimi mesi, l’adozione delle valute digitali nel 2022 potrebbe continuare ad accelerare in Italia e nel mondo. Attirando in questo modo l’interesse di un numero crescente di investitori e istituzioni. In particolare, il 2021 ha portato a una maggiore consapevolezza anche tra gli italiani del fatto che le criptovalute non sono una frode o una sorta di “gioco d’azzardo”. Infatti alle spalle delle monete digitali esiste una tecnologia rivoluzionaria, la blockchain, che sta permeando molti settori della nostra vita.
Cosa ci possiame aspettare nel 2022
Non solo cripto. Fra i trend macroeconomici d’investimento previsti da XTB, si stima una crescita del PIL e una politica monetaria decisiva per i mercati. Oltre a una ripresa dell’oro e un eccesso di offerta del petrolio.
Incremento del PIL e inflazione “di mezzo”
Secondo XTB, le previsioni di crescita del PIL sono relativamente ottimistiche. Allo stesso tempo, alcuni economisti sembrano credere in una natura transitoria dell’inflazione. Perché si aspettano che sia controllata nell’Unione Economica e Monetaria dell’UE e in Cina, e che si calmi gradualmente negli USA. La previsione di XTB è che i mercati stiano valutando questo risultato positivo. Questo presuppone che i produttori siano in grado di approfittare di una domanda elevata, portando a una crescita più alta, rallentando l’inflazione e stimolando la domanda.
Un anno cruciale per investire nelle criptovalute
L’alternativa è la stagflazione. Se il calo della domanda dovesse essere significativo, quando le aziende aumenteranno le loro capacità di produzione, potrebbero trovarsi di fronte a ricavi in calo. Proprio quando la crescita dei salari sarà elevata e i tassi di interesse normalizzati.
La politica monetaria è la chiave
Tassi allo 0%, domanda molto forte, basso tasso di disoccupazione e inflazione sopra il 6%. La politica monetaria potrebbe rappresentare uno dei fattori decisivi per i mercati nel 2022. Il massiccio intervento delle banche centrali ha avuto un enorme impatto sui prezzi degli asset attraverso tre canali. Cioè i tassi zero o negativi hanno costretto le famiglie a cercare alternative per conservare i loro risparmi nelle banche. Inoltre, enormi acquisti di beni hanno permesso ai governi di finanziare trasferimenti eccessivi. Infine, il QE ha anche portato a un massiccio eccesso di liquidità, costringendo le istituzioni ad accettare rischi per sfuggire ai tassi sotto zero.
Mercati e indici
Il ricorso a massicci stimoli monetari e fiscali ha fornito un enorme sostegno ai mercati azionari durante il panico da coronavirus nel 2020. Gli indici hanno lanciato un rally che dura ancora oggi. I principali index di Wall Street vengono scambiati oltre il 100% sopra i loro minimi pandemici, dopo aver registrato guadagni a due cifre nel 2021. Tuttavia, un rally finanziato dalle banche centrali non durerà per sempre. Si prevede che la Fed terminerà il QE nel marzo 2022 con il successivo aumento dei tassi.
L’opinione di XTB sull’investire nelle criptovalute
Una rimozione della liquidità in eccesso potrebbe essere la sfida più grande per i mercati il prossimo anno. In questo contesto, l’inasprimento della politica monetaria sembra essere il rischio più insidioso per i mercati. Ddipenderà dalla disponibilità della Fed a intervenire anche nel caso in cui le potenziali turbolenze del mercato azionario non fossero accompagnate da un deterioramento dell’economia reale.
Il mercato del petrolio…
Il petrolio è la merce più “politica” del mondo, e nulla è cambiato nel 2021. Le previsioni della domanda e offerta per il 2022 indicano che l’intero anno dovrebbe essere considerato in termini di un eccesso di offerta. Questo dovrebbe teoricamente generare una pressione al ribasso sui prezzi. Tuttavia, tutto potrebbe dipendere dal fatto che l’OPEC+ decida di ripristinare completamente l’offerta. Inoltre, la domanda potrebbe tornare ai livelli pre-pandemici nel tardo Q2 o all’inizio del Q3 2022.
E quello dell’oro
Per quanto riguarda l’oro, non ha sempre fornito nella storia una buona copertura contro dinamiche di prezzo improvvise ed elevate. Facendo molto meglio durante le condizioni di aspettative di inflazione elevata a lungo termine e di alta incertezza dell’inflazione. L’oro e gli altri metalli preziosi sono stati tra i migliori asset nel 2020. Nonostante un 2021 di volatilità molto bassa, l’anno nuovo potrebbe essere più proficuo, tenendo in considerazione i prossimi cambiamenti nelle politiche monetarie. Uno shock restrittivo potrebbe creare una significativa pressione al ribasso. Ma il passato ci ha mostrato anche che la materializzazione di alcuni fattori di rischio potrebbe essere anche un segnale contrario e un’opportunità per i trader.