Romina Cristallo, HR Business Partner Manager di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, spiega la strategia dell’azienda per la digitalizzazione del “new normal” post-pandemico. La trasformazione digitale coinvolge il mindset di tutta la popolazione aziendale.
La trasformazione digitale parte dalla re-ingegnerizzazione dei processi produttivi, ma questi a loro volta partono dalla trasformazione mentale e di attitudine dei collaboratori. Tutti i collaboratori, a partire dal top management.
Wolters Kluwer Italia è stata previdente perché nell’avviare il processo per la digitalizzazione non si è pensato solo ai processi di business, bensì si è avviato un percorso parallelo tra people strategy e business strategy.
Valorizziamo questo difficilissimo periodo di pandemia. Quanto di buono e positivo abbiamo organizzato durante quest’anno proietterà l’azienda verso un nuovo futuro attrezzata sia nei processi produttivi sia in quelli mentali ed attitudinali dei collaboratori.
Il processo di trasformazione è partito dal coinvolgimento più ampio possibile per focalizzare le aree sulle quali agire. Un brainstorming, condotto virtualmente e coinvolgendo tutta l’organizzazione, ha evidenziato tematiche quali la comunicazione, gli eventi, la vendita, che nella nuova condizione non sarebbero più state uguali a prima.
Digitalizzazione Wolters Kluwer
Da questi pensieri e dibattiti diffusi sono nati dei filoni esperienziali che hanno indirizzato il cambiamento. L’agility acquisita nei processi di business si è rivelata un acceleratore per l’employee experience in questa nuova dimensione.
Employee experience che si è omologata alla customer experience, traendone lo spirito, e al tempo stesso la prima rappresenta la chiave di successo per guidare la seconda.
Abbiamo davvero trasformato il mindset diffuso dell’azienda e l’abbiamo, in un periodo tanto complesso, portato ad essere il tratto distintivo dell’agire dei componenti dell’azienda verso tutti gli stakeholder aziendali, a partire dai clienti.
Secondo Romina Cristallo il cambiamento non si può imporre. È necessario che l’intera popolazione aziendale, grande o piccola che sia, percepisca la necessità di trasformazione per migliorare se stessi, i team di appartenenza e, naturale conseguenza, tutta l’azienda.
In Wolters Kluwer l’impegno è stato comune ma ha avuto degli sponsor e dei team leader rilevanti nel management team. Il loro entusiasmo e la loro adesione sono stati contagiosi e trainanti. Lo smart working poteva tradursi in un isolamento e un potenziale allontanamento dall’azienda, ma la progettualità, iniziata nella nostra azienda già prima della disgrazia pandemica, ha organizzato la trasformazione del coinvolgimento dei collaboratori in modo efficiente ed efficace.
Make a New Future
L’esperienza assolutamente positiva dello smart working ha posto la base per il progetto “Make a New Future”.
Come nello sviluppo delle innovazioni tecnologiche dove Wolters Kluwer si focalizza sulla customer experience, altrettanto fa HR che analizza i dati per costruire un’organizzazione sempre più coinvolgente, più comunicativa, più responsabile, più aderente alle aspettative del cliente interno, il dipendente, e dunque agile.
Il cambiamento non è una sorpresa per noi. Abbiamo iniziato a pensarci già un anno fa sviluppando e poi adottando politiche e programmi di coinvolgimento di tutta la popolazione aziendale. I nostri processi si sono adeguati e non si sono mai fermati. Pensiamo per esempio all’onboarding. Anche in smart working abbiamo adeguato la popolazione aziendale assumendo e sviluppando le attività di sourcing.
Digitalizzazione – l’innovazione nella gestione delle risorse umane nasce da continue ricerche progettuali, parallele e coordinate con gli sviluppi innovativi di soluzioni e prodotti sviluppati per la clientela dei professionisti e delle PMI.
Nell’ambito del progetto “Make a New Future” la direzione HR di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia sta sviluppando un nuovo “Digital Innovation Office” con l’obiettivo di poter contare su progetti innovativi strutturati e trasversali, anche con la collaborazione con prestigiose università milanesi.
Sviluppo, formazione, mindset, spazi e strumenti adeguati, questa la ricetta per il progetto “Make a new Future”.