OVHcloud e MongoDB hanno annunciato un accordo per offrire ai clienti europei innovazione e governance dei dati in cloud. MongoDB è il database più popolare al mondo e vanta un’enorme comunità di sviluppatori. Il suo software è stato scaricato oltre 155 milioni di volte. Per quattro anni di seguito, Stack Overflow ha classificato MongoDB come il database più desiderato dagli sviluppatori.
L’accordo tra OVHcloud e MongoDB
La partnership permette ai clienti di OVHcloud, compresi quelli di settori altamente regolamentati come sanità, finanza e settore pubblico, di gestire al meglio l’innovazione più avanzata delle app in cloud. Mantenendo al contempo il controllo esclusivo sui dati e attenendosi alle più rigorose iniziative di sovranità digitale come GAIA-X. Tutto ciò è reso possibile dall’unione della piattaforma di database incentrata sugli sviluppatori di MongoDB con le potenti infrastrutture sicure di OVHcloud.
Oggi, un numero sempre più organizzazioni cercano di migrare infrastrutture e software, compresi i database, verso servizi gestiti in cloud. Obiettivo sfruttare i vantaggi di agilità insiti nel cloud computing. Oltre a permettere ai propri sviluppatori di concentrarsi sulla creazione di valore, non sulla sola amministrazione del database. La partnership rende la trasformazione più semplice e consente agli sviluppatori di cominciare subito nuovi progetti. Beneficiando del miglior rapporto prezzo/prestazioni e della prevedibilità dei costi, grazie al sistema verticalmente integrato di OVHcloud.
Governance – La migrazione verso il cloud delle organizzazioni
MongoDB-as-a-Service su OVHcloud è stato sviluppato su solide basi di sicurezza e privacy. Così le organizzazioni possono bilanciare la loro necessità di innovazione con la sovranità dei dati e la conformità alle leggi e ai regolamenti di settore. L’architettura di sicurezza end-to-end di MongoDB su OVHcloud offre caratteristiche avanzate come la crittografia a livello di singolo campo lato client. Tutto ciò garantisce che i clienti possano soddisfare le attuali normative sui dati, tra cui il GDPR, e allinearsi con altre iniziative aperte, trasparenti e di sovranità digitale.
IDC prevede che una grande organizzazione europea su quattro intenda diventare utilizzatrice e anche produttrice di software entro il 2023. Queste aziende, comprese quelle in settori altamente regolamentati, devono essere in grado di potersi focalizzare sulla creazione e sulla veloce innovazione in ambiente cloud, pur rimanendo conformi alle normative.