Cornerstone: quattro modi per risolvere il problema della mancanza di competenze sfruttando il potenziale dell’intelligenza artificiale.
Lo skill gap è un problema all’ordine del giorno già da molti anni in ambito HR, ma gli eventi del 2020 e la pandemia hanno aggravato la situazione.Un recente studio di Cornerstone ha evidenziato che, sebbene i datori di lavoro mettano sempre più spesso al primo posto lo sviluppo delle abilità dei dipendenti, resta comunque un divario tra la fiducia delle aziende e quella delle loro persone quando si parla di competenze.
Il 90% dei leader ha fiducia nella propria capacità di sviluppare le competenze delle persone, ma solo il 60% dei dipendenti crede che l’azienda sia veramente in grado di aiutarli a crescere per il futuro. Considerando le ulteriori incertezze che porta con sé il 2021, è tempo che le aziende inizino a pensare fuori dagli schemi e adottare soluzioni più smart.
Cornerstone Intelligenza artificiale competenze
L’AI è diventata uno strumento cruciale nel mondo del lavoro, che si tratti di contribuire allo sviluppo dei prodotti o fornire insight sulle attività di marketing. Tuttavia il suo potenziale nelle HR per favorire l’acquisizione delle competenze rimane elusivo.
Secondo Deloitte, le aziende utilizzano l’AI prevalentemente per massimizzare la coerenza e la qualità, mentre solo il 16% ricorre all’AI per migliorare le informazioni sui dipendenti. Per far fronte davvero allo skill gap, i dipartimenti HR devono capire come sfruttare il potenziale dell’AI.
Suggerimenti per sfruttare le potenzialità
Da Cornerstone arrivano quattro suggerimenti per far sì che l’intelligenza artificiale favorisca lo sviluppo delle competenze.
- Individuare le giuste opportunità formative. La formazione è essenziale per ridurre lo skill gap, eppure la mancanza di formazione viene spesso citata come uno dei motivi principali per cui i dipendenti abbandonano la propria azienda. Anche laddove i programmi di formazione esistono, è sempre necessario chiedersi se l’offerta formativa sia realmente adatta ai dipendenti.
Ogni persona ha le proprie esigenze formative, la propria idea di carriera, i propri obiettivi, alcuni dei quali sono sconosciuti anche ai dipendenti stessi. Raccogliendo ed elaborando i dati sui profili dei dipendenti e sui programmi formativi in essere, l’AI può analizzare il valore di questi programmi per ciascun dipendente. Di conseguenza, le aziende possono fornire consigli appropriati e personalizzare le opportunità formative in base a ogni singolo individuo e ai suoi obiettivi. - Mobilità interna. L’assunzione di personale esterno viene spesso vista come la soluzione per risolvere lo skill gap. Tuttavia, se è vero che le nuove risorse possono portare una serie di nuove prospettive e capacità, è altrettanto vero che lo staff interno potrebbe possedere le stesse abilità e dimostrarlo se solo ne avesse l’occasione.
L’AI può essere utilizzata per ottenere informazioni sulle attuali competenze dei dipendenti e su altre aree dell’azienda in cui queste competenze potrebbero essere utili, creando così nuove opportunità di mobilità interna.
Non solo: categorizzare le competenze dei dipendenti e avere i dati in un unico luogo permette alle HR di avere un quadro migliore e stabilire più rapidamente se un certo ruolo richieda un recruiting interno o esterno.
Cornerstone Intelligenza artificiale competenze
- Prevedere le esigenze future. Una delle caratteristiche principali dell’AI è la capacità di fare previsioni. I responsabili HR possono sfruttare questo elemento sia per i dipendenti e le loro esigenze future di formazione, sia per l’azienda e le sue esigenze future in termini di talenti. Per farlo, occorre che le aziende abbiano dati interpretabili sulle carriere e sui dipendenti, tali da poter elaborare modelli e fare previsioni significative.
Tuttavia, è importante notare che il pregiudizio indotto dall’esterno ha una sua influenza quando si tratta di valutare i dati sui dipendenti, e i prodotti e gli algoritmi legati all’AI devono essere controllati per scongiurare eventuali pregiudizi relativi all’etnia, al sesso, all’età, ecc.
Per le aziende, avere previsioni a portata di mano significa poter essere un passo avanti e prendere decisioni cruciali per prepararsi al futuro. - Decisioni basate sui dati per le aziende più grandi. Le soluzioni AI sono trasversali e le interpretazioni che forniscono possono essere utilizzate anche per avere un quadro più chiaro e ottenere risultati in una vasta gamma di situazioni flessibili e mutevoli.
Se è vero che l’uso dell’AI in ambito HR ha un impatto soprattutto sui dipendenti e sulle loro esigenze formative, i risultati e i pattern generati dagli algoritmi possono anche aiutare le aziende più grandi a prendere decisioni. Una situazione tipo potrebbe essere il rilevamento di un trend positivo riferito a competenze che l’azienda in quel momento non sfrutta. È possibile quindi chiedersi se c’è un modo per metterle in campo.
Intercettare competenze sconosciute nel mercato potrebbe essere il principale fattore innovativo per migliorare un’intera divisione o business unit.
Cornerstone Intelligenza artificiale
Cyril Le Mat, Director of Data Science di Cornerstone OnDemand
Non c’è alcun dubbio che l’AI continuerà a dominare il mondo del lavoro nel prossimo anno e oltre, e che abbia un enorme potenziale per diventare molto più di uno strumento di semplificazione, soprattutto nelle HR. Avere una maggiore comprensione dell’AI e dei benefici che comporta per le persone e per le aziende permetterà ai professionisti HR di vedere il valore di questa tecnologia.Inoltre, è opportuno precisare che sebbene l’AI porti una componente di automazione nella sfera HR, non eliminerà mai la componente umana. In sostanza, se da un lato l’AI può svelare trend e fornire previsioni, dall’altro spetta sempre alle persone decidere come applicare questi risultati all’azienda. Sfruttare il potere dell’intelligenza artificiale può davvero fare la differenza sul luogo di lavoro e rendere le aziende a prova di futuro.