Nutanix rende disponibili i dati italiani riguardanti la 3a edizione dell’Enterprise Cloud Index; quali sono i progressi delle imprese nell’uso del cloud?
Quest’anno, agli intervistati è stato inoltre chiesto quale è stato l’impatto della pandemia di COVID-19 sulle decisioni attuali e future relative all’infrastruttura IT.
La ricerca ha rivelato la presenza di piani aziendali volti a reindirizzare gli investimenti verso architetture cloud ibride nel corso dei prossimi cinque anni. Il Belpaese è in linea con tale tendenza: il cloud ibrido è considerato il modello operativo IT ideale dall’88% degli italiani.
Nutanix Enterprise Cloud Index:
- L’Italia si allontana sempre più nettamente da un modello di data center tradizionale. Solo il 4% degli intervistati italiani preferisce utilizzare esclusivamente data center non abilitati per il cloud.
- L’Italia riporta il più elevato utilizzo di cloud privato, rispetto a qualsiasi altro Paese con il 35% degli intervistati italiani che utilizza esclusivamente cloud privato. Tuttavia, il 52% degli intervistati afferma che ha in programma per il prossimo anno di eseguire più applicazioni in cloud pubblici.
- In 5 anni, il 56% delle aziende italiane passerà a un modello di cloud ibrido integrato. L’utilizzo esclusivo di modelli tradizionali di data center e cloud privato è previsto solo nel 5% delle implementazioni.
Cloud e digitalizzazione, l’impatto del COVID-19
- I tre principali motivi alla base del cambiamento delle infrastrutture in Italia sono il miglioramento del supporto fornito ai lavoratori da remoto (62%), un migliore controllo dell’utilizzo delle risorse IT (54%) e una maggior flessibilità per soddisfare le esigenze aziendali (49%). Il risparmio sui costi, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, si posiziona all’ottavo posto (12%) come stimolo al cambiamento.
- Nutanix Cloud Index – Tre quarti (75%) degli intervistati in Italia hanno affermato che il COVID-19 ha fatto sì che l’IT sia considerato molto più strategico in azienda. Inoltre, un sorprendente 69% degli intervistati di aziende italiane ha dichiarato di aver aumentato i propri investimenti nel cloud ibrido come diretta conseguenza della pandemia.
Alberto Filisetti, Country Manager di Nutanix Italia
La pandemia di COVID-19 ha costretto molte aziende italiane ad utilizzare infrastrutture di cloud pubblico per supportare rapidamente un gran numero di lavoratori da casa e, in generale, ha portato a nuovi investimenti in infrastrutture e strumenti di cloud ibrido. Ma è anche vero che le aziende italiane hanno capito che il modello cui erano abituate non era più sostenibile, soprattutto in ottica di digital transformation …Un ambiente cloud ibrido integrato oltre a fornire un’esperienza, strumenti e procedure operative coerenti tra diversi cloud privati e pubblici, contribuisce ad abbattere i silos, ridurre le inefficienze, dare impulso alle iniziative digitali. In quest’ottica, ciò che conta, è creare un’infrastruttura flessibile, scalabile e agile al punto giusto per soddisfare sia le esigenze quotidiane delle aziende sia le sfide che si presenteranno in futuro …