Bonfiglioli Consulting, la fabbrica digitale moderna

Il testo analizza i cambiamenti macroeconomici degli ultimi vent’anni e spiega come il mondo manifatturiero italiano.

Bonfiglioli Consulting

Bonfiglioli Consulting, attraverso il libro “Lean Digital, la via italiana alla fabbrica 5G”, propone un approccio organizzativo e strumenti abilitanti.

Il testo è a cura di Michele Bonfiglioli, AD di Bonfiglioli Consulting, e Umberto Mirani, AD di Digibelt, e a cura della giornalista socioeconomica Maria Cristina Origlia.

Edito da Guerini Next, il testo analizza i cambiamenti macroeconomici degli ultimi vent’anni. Spiega come il mondo manifatturiero italiano possa recuperare efficienza e competitività grazie una trasformazione digitale. Occorre una scelta consapevole delle tecnologie abilitanti da innestare su processi robusti e snelli al servizio del business.
Tutto questo, senza trascurare le sfide che le aziende hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi e che le attendono nei mesi futuri.

Bonfiglioli Consulting, la fabbrica digitale moderna

Michele Bonfiglioli, AD di Bonfiglioli Consulting
In Italia, Covid-19 ha inferto alle piccole e medie imprese italiane una perdita di fatturato considerevole che ha causato un impatto significativo sull’economia del Paese.
Allo stesso tempo, la pandemia e le relative misure restrittive hanno accentuato sempre più i trend di passaggio al digitale. Solo le imprese in cui la digital transformation era entrata a tutti i livelli e in tutti i reparti, sono riuscite a tener testa al lockdown senza riportare perdite.

… Siamo convinti che la trasformazione digitale sia permanente e che il Lean Thinking possa esserne il volano, attraverso un crescente orientamento ai processi, al miglioramento continuo, alla massima attenzione alla misura e all’analisi dei dati, alla conoscenza distribuita in tutta l’azienda, nonché al coinvolgimento delle persone che prevede necessariamente lo sviluppo di nuove competenze e un nuovo approccio al lavoro. Il rischio, altrimenti, è quello di finire per digitalizzare anche gli sprechi.

Come rilevato da una ricerca di McKinsey sull’evoluzione del mercato globale, realizzata nei tre mesi di marzo-aprile-maggio 2020, si è assistito a una corsa alla digitalizzazione in tutti i settori. Si è stimato “un balzo in avanti” di aziende e consumatori di ben 5 anni in circa 8 settimane.

Le PMI si sono adattate al mercato grazie alla tecnologia.
La possibilità di gestire a distanza le attività, di raccogliere ed elaborare in tempo reale i dati, di essere interconnessi rende possibile lo sviluppo di business.
Così, le aziende possono cambiare le strategie di business, diversificare le attività, rispondere ai bisogni dei clienti e consumatori. Nonché garantire al personale continuità di occupazione e condizioni di lavoro in sicurezza.

Bonfiglioli Consulting, la fabbrica digitale moderna

Umberto Mirani, AD di Digibelt

Il libro si conclude con sei casi di aziende che hanno già messo in campo la trasformazione digitale e che si avviano a diventare fabbriche 5G:

  • Automobili Lamborghini dove la robotica è al servizio dell’uomo;
  • Exor International che entro il 2020 completerà la sperimentazione 5G nella sua fabbrica Digitale 4.0;
  • Philip Morris, esempio di strategia in totale controtendenza e dopo aver intrapreso la strada della diversificazione, ha deciso di rifocalizzarsi sul suo business di sempre;
  • Recordati, da sempre consapevoli che l’efficientamento dell’intero funzionamento dell’azienda non possa avvenire senza condivisione top down del processo;
  • SABO, quarto posto tra le trenta migliori PMI con un fatturato compreso tra i venti e i cinquecento milioni di fatturato, nella classifica «Mille Champions Italiani», presentata in Borsa l’8 maggio 2020 e realizzata dal Centro Studi ItalyPost su commissione del Corriere della Sera;
  • Unifarco che sin dalla nascita ha individuato un modello organizzativo di società a rete estremamente innovativo.