L’HP Innovation Summit ha rappresentato un momento di incontro (virtuale) per mettere a fattor comune le esperienze in ambito digital manufacturing.
La società ha commentato i risultati di una ricerca globale che sottolinea come la produzione digitale possa guidare la crescita economica. Essa promuove e accelera l’innovazione delle imprese, trasformando la produzione in un processo più sostenibile.
L’evento globale ha permesso l’interazione diretta di qualifica player di settore. Tra loro, per citarne alcuni: Additive Integrity, Decathlon, Forecast3D, IDC, Nissan, SOLIZE Products, il World Economic Forum.
Una cosa è chiara: tecnologia, digital manufacturing e industrial 3D printing stanno cambiano faccia alle realtà produttive in tutto il mondo.
Oggigiorno, le aziende stanno investendo sempre più in soluzioni di stampa 3D avanzate che garantiscono l’agilità, la velocità e la flessibilità necessarie per far crescere il business e diventare più resilienti in un ambiente in continua evoluzione.
Ogni realtà industriale produttiva sta guardano alla stampa 3D per rafforzare la supply chain e per abilitare strategie di sviluppo per il medio-lungo periodo. Ciò consentirà di creare prodotti innovativi, in tempi rapidi.
HP ha evidenziato un crescente tasso degli investimenti nel 3D printing. Questa pratica è riconosciuta come valida alternativa alla produzione tradizionale.
Digital manufacturing
I decision makers del manufacturing vedono anche un’opportunità per accelerare il processo di innovazione. La stampa 3D diventa perciò un abilitatore per la personalizzazione di massa dei nuovi prodotti. Essa permette inoltre di ridurre gli sprechi e di promuovere un’economia più sostenibile.
Le tecnologie di Digital Manufacturing stanno stimolando il progresso economico. Stando al report, il 99% degli intervistati ritiene che le tecnologie di digital manufacturing possano contribuire alla crescita economica. L’89% sta considerando di evolvere i propri modelli di business in risposta all’attuale contesto economico mondiale.
L’analisi per il breve periodo registra un largo interesse (71%) degli intervistati per quanto riguarda la volontà di effettuare investimenti in digital manufacturing nei prossimi 12 mesi. L’85% ha indicato che l’azienda prevede di aumentare gli investimenti in additive manufacturing/3D printing.
Ciò porterà a innovare la supply chain: il 59% delle imprese valuta i modelli ibridi e il 52% ne esamina la produzione localizzata.
3D printing
Le principali nuove aree di innovazione includono la personalizzazione di massa per prodotti diretti al consumatore. La tecnologia ispira inoltre la produzione on demand e il magazzino digitale con inventario virtuale.
In questo senso, i settori medico, industriale e automobilistico sono stati definiti come i più maturi per l’innovazione nel 3D printing/additive manufacturing.
L’81% degli interpellati ha indicato che l’azienda pianifica future collaborazioni con enti governativi sui prodotti di digital manufacturing. Ad oggi, la principale barriera all’ingresso nel settore dell’additive manufacturing/3D printing è quella di trovare una forza lavoro qualificata.
Le imprese stanno considerando di intraprendere un intenso percorso di formazione: il 64% vuole offrire più servizi dedicati, il 53% desidera che aziende, istituzioni e cittadini lavorino di concerto formazione e job-skilling.
In termini ambientali e di sostenibilità, l’additive manufacturing/3D printing può ridurre gli sprechi promuovere un’economia circolare. Il 90% degli intervistati ha affermato l’importanza della riciclabilità delle polveri derivanti dall’additive manufacturing/3D printed.
Infine, l’88% pensa sia importante che i governi creino un ecosistema sostenibile. Per questo, servono incentivi e investimenti in tecnologie digital.