Darktrace, a breve cyberattacchi alimentati dall’AI

La diffusione di cybersquatting

Quello che sembrava fantascienza – attacchi potenziati dall’AI – secondo la sicurezza IT avverrà tra poco. Lo testimonia la ricerca effettuata da Darktrace. Presentata da Darktrace e condotta da Forrester Consulting, la ricerca “The Emergence Of Offensive AI”, infatti ha rilevato come la maggioranza dei responsabili della sicurezza si stia preparando ad questo tipo di attacchi.

Max Heinemeyer, Director of Threat Hunting di Darktrace
Con il mio team, presso il Centro di Ricerca e Sviluppo di Darktrace a Cambridge, stiamo conducendo ricerche sugli attacchi che sfruttano l’IA sviluppando a nostra volta in modo sicuro questa Intelligenza Artificiale offensiva e utilizzarla per testare e rafforzare gli algoritmi di Darktrace. Le aziende devono implementare oggi una Cyber AI per la difesa, prima che questo tipo di utilizzo dell’AI si diffonda. Quando ci troveremo ad affrontare una guerra di algoritmo contro algoritmo, solo una risposta autonoma sarà in grado di combattere velocemente e fermare gli attacchi alimentati dell’IA a scopo offensivo.

L’88% degli intervistati ritiene che le offensive promosse tramite l’IA siano un fenomeno inevitabile, e quasi la metà dei partecipanti al sondaggio è sicuro che le aziende si ritroveranno ad affrontare questo genere di attacchi entro un anno. Per fronteggiare gli attacchi di IA all’orizzonte, il report osserva che “sarà fondamentale utilizzare l’Intelligenza Artificiale come moltiplicatore delle proprie forze”.

La ricerca ha coinvolto decision maker che operano nell’ambito della security in aziende appartenenti a diversi settori, tra cui il retail, i servizi finanziari e l’industria manifatturiera, intervistati su temi come la velocità degli attacchi, l’impatto dell’IA utilizzata come strumento di attacco e le strategie aziendali di sicurezza messe in atto per fronteggiare le minacce più avanzate. Tra i principali risultati che emergono dal sondaggio:

  1. L’88% dei responsabili della sicurezza ritiene che l’utilizzo dell’IA come strumento di attacco sia un fenomeno inevitabile;
  2. Il 75% degli intervistati si aspetta che l’uso offensivo dell’Intelligenza Artificiale porti a un aumento della quantità e della velocità degli attacchi, e il 66% ritiene che il suo utilizzo porterà a nuovi attacchi imprevedibili per l’essere umano;
  3. Il 75% degli intervistati ha citato i possibili danni ai sistemi aziendali e al business come le principali preoccupazioni rispetto alle conseguenze dell’utilizzo offensivo dell’Intelligenza Artificiale;
  4. L’80% dei decision maker in materia di sicurezza informatica concorda sul fatto che le organizzazioni necessitano di cyber difese avanzate per combattere questo genere di Intelligenza Artificiale “armata”.

Lo studio dimostra perché siano necessarie le difese guidate dall’IA: “Se un’organizzazione non opera con difese abilitate dall’IA per contrastare gli attacchi promossi dalla stessa IA, come può aspettarsi di vincere? L’obiettivo è combattere questi attacchi avanzati con tattiche altrettanto sofisticate che individuano, interpretano e rispondono alla minaccia prima che causi danni reali”.