Eni, costantemente protesa verso processi di ricerca e sviluppo in ambito oil&gas ed energie rinnovabili, ha avviato il nuovo supercalcolatore HPC5.
L’infrastruttura, la più potente al mondo in ambito industriale, è stata assemblata e messa in funzione ieri presso il Green Data Center di Ferrera Erbognone.
Il DC sorge in prossimità della raffineria ENI di Sannazzaro, in provincia di Pavia: parliamo di una struttura ad alta complessità, capace di ospitare tutti sistemi informatici di elaborazione e i dati aziendali.
La scelta di disporre di un datacenter di proprietà è chiara: avere il controllo diretto e incondizionato a dati e piattaforme proprietarie.
Lo stesso dicasi per HPC5, un sistema di calcolo allo stato dell’arte, che permetterà a Eni di accelerare le simulazioni per la ricerca e lo sviluppo di nuovi impianti ad energia rinnovabile e non.
Tra le tecnologie in fase di studio e progressivo miglioramento, nei laboratori aziendali, direttamente connessi con le principali Università italiane e statunitensi, si lavora intensamente sui nuovi modelli energetici. Lo sviluppo pratico e la simulazione software resa possibile da HPC5 permetteranno di trasformare modelli teorici e sperimentali in veri e propri prodotti in un lasso di tempo ridotto.
Secondo Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, i fortissimi investimenti fatti negli ultimi sei anni hanno permesso di ridurre notevolmente il time-to-market dei modelli messi a punto nei laboratori di proprietà, portandolo a solo 3 anni (dalla fase sperimentale a prodotto finito).