La tecnologia ci viene in aiuto per migliorare dizione e pronuncia della lingua inglese. Il metodo è indicato da Babbel che suggerisce anche alcuni trucchi.
In un Paese in cui una percentuale limitata della popolazione ha una buona conoscenza dell’inglese, la padronanza di questa lingua straniera può costituire un grande vantaggio nel mercato del lavoro.
Gianluca Pedrotti, esperto di comunicazione interculturale ed editor del team linguistico di Babbel, a Berlino
La pronuncia non è un elemento secondario, perché è direttamente collegata a come la professionalità e le capacità di una persona vengono percepite, anche se questa percezione non è in linea con la realtà. L’ideale è lavorare su una corretta pronuncia mentre si impara una nuova lingua e non in un secondo momento.li
Tuttavia, essere fluenti non significa necessariamente avere una buona pronuncia nelle varianti più accettate dell’inglese commerciale: l’americano e il britannico.
Un inglese fluente per avere più opportunità nel mondo del lavoro
In molti Paesi, l’inglese viene generalmente utilizzato come unica lingua sul posto di lavoro solo a livello manageriale e nelle società multinazionali. In giro per l’Europa, d’altro canto, questa regola si applica spesso a tutti i dipendenti, soprattutto nelle startup, nelle aziende che si occupano di tecnologia e nelle agenzie pubblicitarie.
Secondo la BBC, la tedesca Audi, la francese Renault, e la sudcoreana Samsung sono tra le aziende che hanno adottato l’inglese come lingua ufficiale, indipendentemente dal Paese in cui sono presenti. Per quanto riguarda le startup e le società di servizi online, la situazione è simile. A Berlino aziende come Babbel, Soundcloud, Spotify e molte altre hanno adottato l’inglese come lingua ufficiale.
Avere un accento straniero pronunciato può essere uno svantaggio quando si cerca lavoro all’estero e può essere un ostacolo da superare anche all’interno della propria azienda.
Gianluca Pedrotti, esperto di comunicazione interculturale ed editor del team linguistico di Babbel, a Berlino
In età adulta è quasi impossibile imparare una nuova lingua senza avere un accento straniero. Il modo migliore per ridurlo è ascoltare e parlare la nuova lingua il più possibile.
Quattro trucchi per ridurre il vostro accento:
1 Podcast
L’ascolto è il primo comandamento per una buona pronuncia. Se volete una pronuncia britannica, il giornale The Guardian ha ottimi podcast tra cui scegliere, come ad esempio Chips with everything, che parla di tecnologia, o The Guardian UK: Culture Podcast, che tratta di cultura britannica. Ogni podcast dura tra i 25 e i 40 minuti circa.
2 Tandem
Il tandem è una pratica molto popolare in Europa e negli Stati Uniti, dove la circolazione di persone di diverse nazionalità è molto elevata. Consiste in incontri regolari, generalmente tra due persone, che vogliono imparare la lingua madre l’una dell’altra, ad esempio un tedesco che sta imparando l’inglese e un inglese che sta imparando il tedesco. Se non avete modo o tempo di incontrare una persona dal vivo, una buona opzione può essere Tandem, un’applicazione che vi permette di praticare la lingua con persone provenienti da tutto il mondo.
3 Applicazioni per l’apprendimento delle lingue con riconoscimento vocale
Imparare l’inglese tramite un’applicazione con riconoscimento vocale è un’ottima opzione, perché mentre si imparano nuove parole e strutture, si allena anche la pronuncia. L’applicazione per l’apprendimento delle lingue Babbel, ad esempio, è dotata di questa funzione, accompagnata da esercizi di ascolto, produzione scritta e di memorizzazione.
4 Metodo Tomatis
L’otorinolaringoiatra francese Alfred Tomatis ha scoperto che ogni lingua ha una propria larghezza di banda. Come in un episodio di Black Mirror, ci sono scuole di lingua, come Sound Sense a Parigi, che hanno iniziato ad utilizzare questo metodo per aiutare gli studenti a allenare il cervello alle frequenze inglesi, utilizzando un dispositivo chiamato orecchio elettronico. Simile ad un apparecchio acustico, l’orecchio elettronico è composto da cuffie che trasmettono suono, piccole vibrazioni che passano attraverso il cranio fino all’orecchio interno.