QNAP ha recentemente rilasciato la release 4.4.1 dell’ambiente operativo QTS; tra le novità, importanti aggiornamenti per la gestione dei dati e il backup ibrido.
QTS 4.4.1 include infatti HBS 3 con tecnologia di deduplica dei dati “QuDedup”, messa a punto per ottimizzare lo spazio disco e aumentare l’efficienza dei backup.
QNAP introduce inoltre “CacheMount”, che permette di abilitare una cache locale per le procedure di archiviazione cloud, incrementando sensibilmente le prestazioni in fase di accesso ai dati condivisi.
Oltre a un pacchetto interamente aggiornato, più fluido e veloce da utilizzata, sono disponibili funzioni di organizzazione delle foto basate su AI (QuMagie) e il supporto SAN Fibre Channel, per una facile integrazione in ambiente SAN esistenti.
Per toccare con mano le novità più interessanti abbiamo ricevuto in test il NAS desktop QNAP TS473 (CPU AMD R-Series-421ND e 4 GByte di RAM), che abbiamo usato come base per le prove software. Dopo aver aggiornato lo storage alla versione QTS 4.4.1.0998 build 20190715 Public Beta 3 (integra Linux Kernel 4.14 LTS) e installato gli hard disk, ci siamo concentrati sulle funzioni evolute, per capire come sia possibile trarre il massimo vantaggio dalla nuova architettura software QNAP.
Decisamente interessante il supporto HBS 3 e l’integrazione di funzioni avanzate per la deduplica. È utile ricordare che le differenti tecniche di deduplicazione hanno come scopo quello di comprimere i dati e di analizzarli al fine di eliminare doppioni o sequenze ridondanti.
Oltre a gestire al meglio i file immagazzinati, la deduplica offre la possibilità di operare backup e ripristino dei dati più veloce e frequente. Questo processo applica periodicamente operazioni di “garbage collection”, pensate per recuperare porzioni di storage non più utilizzate. All’atto pratico ciò consente di ridurre i costi dello storage, ottimizzando in media fino a 30 volte lo spazio di archiviazione su disco.
Anche se le performance garantite dalla deduplicazione possono variare a seconda dei carichi di lavoro e delle impostazioni prescelte, i vantaggi sono in ogni caso notevoli. Considerando un fattore di deduplica importante, che riduce di fatto il volume dei dati da trasferire, è possibile guadagnare un sensibile vantaggio anche nella trasmissione dei dati verso il cloud e durante la sincronia tra NAS.
Soluzioni compatibili con architetture di deduplica permettono di ottimizzare l’uso della banda, riduce la richiesta di spazio necessario nel cloud (e in locale), tagliando nettamente i tempi di backup e restore.
QNAP HBS 3 permette di consolidare le infrastruttura di backup esistenti e di centralizzare ogni attività in un’unica applicazione QTS. Come abbiamo potuto constatare, ciò determina un minor dispendi di tempo per la gestione e il trasferimento dei dati a spazi di archiviazione dei dati locali, remoti e su cloud. Sfruttando la tecnologia QuDedup è possibile applicare i processi di deduplica direttamente ai dati presenti sullo storage di origine, migliorando l’efficienza dei backup multi-versione. Una simile piattaforme assicura RPO (Recovery Point Objective) e RTO (Recovery Time Objective) più elevati per il piano di backup, con archivi ridotti oltre il 50% rispetto all’originale.
Uso e recupero dei file .qdff generati passano dal software di estrazione QuDedup liberamente scaricabile, mentre la sicurezza è garantita dalla crittografia direttamente sui dispositivi client.
Il processo di applicazione degli algoritmi di deduplica si può impiegare per il salvataggio dei dati su NAS QNAP, su server remoti e su archivi cloud, per un impiego trasversale e un’unica procedura di gestione. L’interfaccia grafica HBS3 rispetta i canoni estetici e funzionali dei QTS più moderni e risulta di facile interpretazione, per compilare e definire al meglio singoli processi e pianificazioni. Per la massima sicurezza, oltre ad attività manuali, l’utente può programmare sino a 30 piani di backup periodici per singolo processo.