Canon pubblica un interessante studio sulla funzione finance nelle aziende, e su come sia cambiata radicalmente nel corso degli ultimi dieci anni.
Benché sia considerato un settore poco incline agli stravolgimenti repentini, il finance ricorre sempre più spesso a innovazioni tecnologiche con cui aumentare la produttività, risparmiare tempo e potenziare il ROI. Si tratta almeno in parte di una reazione alle pressioni a cui è sottoposta: più che stilare rapporti sulle prestazioni passate, infatti, la funzione Finance oggi deve fornire un orientamento strategico ai progetti futuri. Senza contare, poi, che deve adeguarsi a un paesaggio normativo in costante evoluzione. Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), leggi anticorruzione, norme relative alla schiavitù moderna, obbligo di indicazione dei termini di pagamento: Il dipartimento finance affronta ogni giorno moltissime sfide in termini di conformità. A fronte delle responsabilità indicate, la pressione di restare al passo con gli sviluppi più recenti è considerevole.
A tale riguardo, come rivelano gli ultimi studi effettuati da Canon sul tema, sono sei le tendenze inerenti la funzione finance che i professionisti del settore dovrebbero conoscere.
– Il ruolo del CFO è in continua evoluzione.
Secondo il più recente sondaggio di McKinsey, negli ultimi 12 mesi i CFO hanno investito il 41%1 del proprio tempo non in mansioni legate al Finance tradizionale, ma in attività quali leadership strategica, gestione della performance, big data e analisi. Il ruolo del CFO sta cambiando: il suo livello gerarchico è sempre più elevato e viene spesso coinvolto nelle decisioni strategiche del consiglio di amministrazione. Per Canon questo dipende in parte dalla presenza di una nuova generazione di CFO, dotata di maggiori competenze tecnologiche. Ormai i millennial rappresentano una quota considerevole della forza lavoro complessiva e anche dei manager aziendali. Se un tempo il ricorso alla tecnologia era quasi rivoluzionario, oggi è parte integrante del mondo finance.
– L’analisi dei dati promuove investimenti smart.
Spesso le aziende consultano le divisioni finance per prendere decisioni ponderate sull’investimento e sull’allocazione dei capitali. Vista l’importanza dei dati, i principali reparti finance hanno iniziato a accoglierli e ad analizzarli. Secondo Canon, oggi i CFO devono saper cercare, analizzare e interpretare i dati, oltre che individuare rischi futuri per l’azienda in cui lavorano. C’è da dire, però, che anche se molti professionisti del settore riconoscono l’importanza di un’analisi dei dati, il tempo a loro disposizione non è sufficiente per sbrigare le mansioni tradizionali e sviluppare di pari passo nuove competenze.
– L’automazione è sempre più una necessità.
Viste le maggiori responsabilità della funzione finance, gli esperti devono avere più tempo da dedicare a mansioni strategiche. Si tratta di una sfida non da poco: molti professionisti sono ancora totalmente assorbiti dagli obblighi tradizionali che aveva il Finance. Una possibile via d’uscita potrebbe essere il ricorso all’automazione, che secondo Canon rappresenta sempre più una leva strategica. Il 40% delle attività del Finance – come erogazione di liquidità, gestione delle entrate, contabilità generale e altre operazioni – è completamente automatizzabile. Il 17% dei compiti del Finance, invece, è automatizzabile solo in parte. L’automazione robotica di processo, nello specifico, è uno degli strumenti più diffusi nel settore grazie alla sua capacità di integrarsi nei programmi in uso e di eseguire incarichi ripetitivi per conto del team Finance.
– L’intelligenza artificiale raggiunge nuovi traguardi.
Se l’automazione migliora l’efficienza in caso di incarichi ripetitivi, l’intelligenza artificiale supporta il Finance a livello strategico. È possibile attivare chatbot azionati da sistemi di intelligenza artificiale perché forniscano risposte ponderate alle domande più frequenti dei collaboratori o dei clienti. I sistemi di intelligenza artificiale, inoltre, possono contribuire a mantenere un grado elevato di conformità aziendale, ad esempio identificando i casi in cui un collaboratore non applica le politiche aziendali o le normative in vigore. In futuro, le aziende forse utilizzeranno sistemi ancora più avanzati, capaci di monitorare le normative emesse e pronti a consigliare in modo proattivo gli esperti di finanza.
– La conformità è un obbligo sempre più pressante.
Per alcuni processi inerenti il Finance, come il ciclo P2P, la conformità è sempre stata rivolta all’interno dell’azienda, con controlli pragmatici volti a garantire che le decisioni di spesa fossero nell’interesse dell’organizzazione. Con l’introduzione del regolamento GDPR, però, e di altre leggi e normative simili, le influenze esterne sono aumentate in modo considerevole. Di conseguenza, i reparti finance hanno iniziato a considerare la necessità di una trasformazione in chiave digitale, di cui Canon è da sempre promotrice. Molte aziende si affidano ancora a metodi cartacei tradizionali, che possono dar vita a un gran numero di errori minando la conformità normativa dell’organizzazione. Diversi team della funzione finance, invece, adottano tecnologie digitali trasparenti che migliorano l’affidabilità e riducono i rischi.
– La tecnologia blockchain rivoluziona la contabilità fornitori e il factoring.
La tecnologia blockchain può migliorare processi finance quotidiani come la contabilità fornitori, che se svolta manualmente richiede un notevole investimento in termini di tempo. Grazie a questa tecnologia, infatti, è possibile realizzare contratti intelligenti e consentire ai reparti finance di offrire un pagamento immediato, cosa che dal canto suo si traduce in possibili sconti presso il fornitore. Come se non bastasse, la tecnologia blockchain aiuta i dipartimenti finance a monitorare i pagamenti. In passato, il factoring sembrava la soluzione ideale per ottenere capitali in tempi brevi senza dover attendere 30 o 90 giorni per l’elaborazione dei dati da parte del cliente, ma diverse aziende hanno emesso fatture fraudolente, doppie o con tassi di interesse inflazionati. Affidarsi alla tecnologia blockchain significa attribuire a ciascuna fattura un’impronta digitale unica, eliminando così il rischio di frode e accrescendo la fiducia tra le parti coinvolte. Il blockchain, infine, può spingere un numero sempre maggiore di aziende di factoring a collaborare in cambio di un tasso di vendita migliore.