A10 Networks, come evolverà la rete nel 2019?

A10 Networks, come evolverà la rete nel 2019?

Daniele Barisich, Senior System Engineer Italia di A10 Networks, analizza le tendenze che riguardano la rete e individua i possibili vettori di crescita per il 2019.

Da un po’ di tempo, ed in particolare dall’inizio di quest’anno, il lancio della tecnologia 5G e la crescita dell’IoT sono temi sulla bocca di tutti, nonostante entrambi siano ancora in una fase inziale di sviluppo. Diventa dunque spontaneo chiedersi come si evolveranno entrambi nel corso del 2019.

Le prime reti 5G operative – Nel corso di quest’anno sono attese le prime reti mobili 5G operative, in alcune aree selezionate. Tuttavia, la nuova tecnologia della rete mobile non sostituirà completamente le reti 3G e 4G esistenti, lasciando aperta la domanda su quali saranno i reali vantaggi della rete 5G e quanti i costi aggiuntivi. Come accaduto in precedenza per l’introduzione di nuove tecnologie, anche il 5G dovrà coesistere con le reti già presenti per supportare tutti gli utenti e l’eterogeneità della base installata. Questo rappresenta un’opportunità per i service provider per rivedere e adeguare la propria strategia, sulla base di quanto appreso dalle precedenti implementazioni, prestando attenzione alle funzionalità più apprezzate dai propri clienti.

La continua evoluzione delle reti di accesso radio – Questo passo evolutivo richiederà modalità di implementazione sempre più flessibili. I metodi di supporto associati saranno basati su Software Defined Networks (SDN), o come vengono definite da molti su “reti autoguidate”, che utilizzano un mix di funzionalità di reti virtualizzate (VNF). L’evoluzione dei sistemi legacy verso nuove funzioni software defined richiede lo sviluppo di alcune modifiche architetturali, che nella maggior parte dei casi, focalizzano l’attenzione sull’equilibrio di due elementi:
• come utilizzare al meglio più piattaforme comuni per ridurre i costi generali di implementazione legati alla nuova tecnologia;
• le performance associate all’hardware di nuova generazione e (quindi) più veloce.

L’evoluzione delle Networks Operations – Per gestire l’adozione di reti SDN e VNF saranno necessari più sistemi hardware. Questo porterà ad ulteriori sviluppi della rete che richiederanno, a loro volta, l’attivazione di nuovi software. L’evoluzione ciclica continua, ed il passaggio ad implementazioni più rapide, porteranno ad una crescente necessità di DevOps. Bisogna infatti aspettarsi di sentir parlare sempre più frequentemente di Continuous Integration e Continuous Delivery, concetti che hanno attirato l’attenzione con lo sviluppo del cloud. Lo sviluppo e l’integrazione di tutte queste tecnologie aumenteranno i costi operativi prima che le nuove reti a gestione semplificata possano essere realizzate. Le complessità operative, se non gestite attraverso il self-healing e l’uso dell’intelligenza artificiale, potrebbero ritardarne i benefici: l’evoluzione delle Network Operations è importante quanto la rete stessa.

Il continuo sviluppo della virtualizzazione – Il passaggio sempre più rapido dalle infrastrutture fisiche alle soluzioni virtuali, che risultano molto più flessibili, ha fatto sì che lo scorso anno la maggior parte dei service provider abbia concentrato i propri investimenti in questo tipo di soluzioni. Tale passaggio si configura come lo spostamento verso sistemi in grado di gestire l’aumento del volume di traffico riducendo il costo di esercizio. Questa, in realtà, non è una nuova tendenza poiché i volumi della rete continuano a crescere, indipendentemente dal tipo di vettore che li supporta, sviluppandosi a dismisura man mano che vengono integrati sempre più dispositivi, predisponendo la base per l’Internet of Things (IoT).

Le reti 5G continuano a scalare – Nel corso del 2019 gli utenti assisteranno alla crescita delle reti 5G che cominceranno a supportare una quantità limitata di clienti. Gli utenti di dispositivi mobili dovranno munirsi di nuovi prodotti ed i produttori di Radio Access Network e Radio Frequency passeranno rapidamente dai prototipi ai prodotti commerciali.

Hardware contro Software – Le reti 5G richiedono l’incremento della scalabilità di tutte le componenti del network ed allo stesso tempo il decentramento di molte apparecchiature dell’infrastruttura. Tale decentramento sta forzando il passaggio da hardware ad alte prestazioni all’uso di soluzioni software-defined. La migrazione ed i costi rimarranno temi scottanti per i prossimi anni, anche se le architetture basate sull’hardware dedicato non smetteranno di essere indispensabili in molti casi. La virtualizzazione si sposterà verso containers e orchestrazioni consentendo ai fornitori che cooperano tra di loro di prevedere soluzioni sempre più flessibili.

Lo spettro delle radiofrequenze e le normative governative – I temi legati alla criticità delle radiofrequenze, su chi le detiene e su come andrebbero utilizzate, terranno impegnati i governi di molti paesi in tutto il mondo. L’offload dei sistemi Wi-Fi e le interconnessioni tra reti pubbliche e private continueranno a migliorare la copertura e sarà interessante seguire l’evoluzione di questo processo. Le topologie di distribuzione delle reti 5G cercheranno di coprire ogni centimetro delle principali aree popolate e anche quelle rurali avranno molto da guadagnarci.

La crescita degli abbonati rallenta, aumentano invece i dispositivi connessi – Il numero di abbonati non è più destinato a crescere come in passato, sebbene il numero di dispositivi connessi aumenti a ritmo sempre più elevato, in linea con l’espansione delle tecnologie IoT.

Gli attacchi DDoS sono in crescita, sia per frequenza che per dimensioni – Con l’aumento dell’IoT, gli attacchi DDoS cresceranno in frequenza e dimensioni. Un numero maggiore di dispositivi attivi online farà ancora più pressione sui service provider affinché incrementino la loro capacità di combattere gli attacchi DDoS.

Micro-cloud per tecnologie Mobili containerizzati – Ultimamente si stanno sviluppando data center cloud, noti come cloudlet o micro-cloud mobile. Questo modello computazionale detto “edge” o “fog” è un’estensione dell’infrastruttura cloud esistente, che consente di diminuire la latenza dei servizi per i dispositivi mobili. L’adozione delle reti 5G comporterà quindi lo spostamento dei servizi resource-intensive verso l’edge di Internet. L’implementazione dei cloudlet dovrà essere molto agile, in modo che possano essere rapidamente predisposti per adattarsi ad un mercato in rapida evoluzione. Per questo motivo saranno basati su architettura containerizzata. Con l’evoluzione del modello di rete aumentano anche le opportunità per innovare e le minacce informatiche. Il 2019 promette dunque di essere un anno affascinante per il mondo del networking.