Ericsson, nuove soluzioni per l’Internet of Thing cellulare

Ericsson, nuove soluzioni per l'Internet of Thing cellulare

L’arrivo del 5G ha spinto Ericsson a proporre soluzioni IoT divise in quattro segmenti di mercato, così da sfruttare le possibilità offerte dalla digitalizzazione. Infatti i nuovi segmenti Broadband IoT e Industrial Automation IoT si aggiungono ai già esistenti Massive IoT e Critical IoT. Ericsson lancia nuove soluzioni che consentiranno agli operatori mobili di raggiungere una parte più ampia del mercato IoT grazie a casi d’uso che spaziano tra diversi settori, tra cui quello automotive, quello manifatturiero e le utility.

Ericsson descrive l’evoluzione dell’IoT cellulare all’interno di quattro segmenti di mercato: Massive IoT, Broadband IoT, Critical IoT e Industrial Automation IoT. Due di questi segmenti sono nuovi: Broadband IoT e Automation IoT. Il Broadband IoT permette di sfruttare il potenziale della banda larga mobile per l’IoT con una maggiore velocità di trasmissione dei dati e tempi di latenza inferiori rispetto al Massive IoT. L’Industrial Automation IoT, invece, abilita applicazioni avanzate di automazione industriale caratterizzate da requisiti di connettività altamente esigenti.

Fredrik Jejdling, Executive Vice President e Head of Networks di Ericsson
L’IoT cellulare si sta evolvendo, passando dalle prime applicazioni tramite Massive IoT all’implementazione a livello globale. Con le nostre soluzioni stiamo dettando la linea dell’evoluzione per i nostri clienti e stiamo definendo come possono ottenere il massimo dai loro investimenti in 4G e 5G utilizzando la rete già esistente, in modo da poter utilizzare l’IoT in casi d’uso più avanzati e in diversi settori.

In linea con la propria visione dell’IoT cellulare, Ericsson lancerà inoltre nuove funzioni avanzate per Massive IoT e nuove soluzioni per Broadband IoT. Un esempio di funzione avanzata per Massive IoT è NB-IoT Extended Cell Range 100 km, che estende il limite standard del segnale da 40km a 100 km semplicemente tramite aggiornamenti software, senza modificare i dispositivi NB-IoT esistenti. Questa funzione apre enormi opportunità per l’estensione della connettività IoT anche nelle aree rurali e più remote, di cui possono avvantaggiarsi, in particolare, i settori della logistica, dell’agricoltura e del monitoraggio ambientale.

Le soluzioni Broadband IoT lanciate includono il rilevamento e il controllo da remoto dei droni, lo slicing della rete radio access network (RAN), l’Advanced Subscriber Group Handling e il Multi-Gigabit LTE per la connessione dati a 2 Gbps con una latenza di circa 10 millisecondi. Le nuove soluzioni permetteranno di ampliare notevolmente la gamma di use case possibili nel settore automotive, in quello dei droni, della realtà virtuale e aumentata, dei dispositivi indossabili, nello smart manufacturing e nelle smart utilities.

IoT cellulare in evoluzione
Il concetto di evoluzione di Ericsson descrive il modo in cui l’IoT cellulare può passare dai casi di utilizzo più elementari tramite Massive IoT, come la tracciabilità degli asset e lo smart metering, a casi d’uso sempre più sofisticati abilitati dal Broadband IoT (ad esempio l’infotainment nelle automobili, la realtà virtuale e aumentata, i droni e i dispositivi indossabili più sofisticati), dal Critical IoT (utilizzato, ad esempio, per i veicoli autonomi) e dall’Industrial Automation IoT (ad esempio, per la robotica collaborativa nel manufacturing).

Questo approccio graduale permetterà ai service provider di rendere le funzionalità di IoT cellulare perfettamente aderenti ai casi di utilizzo attuali e futuri, mentre continuano a migliorare le reti LTE per prepararsi al 5G. Con l’uso efficace di tecniche come il network slicing, i service provider possono supportare tutti e quattro i segmenti in un’unica rete, in modo da ottimizzare le risorse e sfruttare nuove opportunità di investimento all’interno dei vari settori. Secondo l’Ericsson Mobility Report, il numero di connessioni IoT cellulari dovrebbe raggiungere i 4,1 miliardi nel 2024, con un tasso di crescita annuale del 27%.