Grazie a una politica di acquisizioni strategiche e una crescita organica, il fatturato di Claranet ha raggiunto 363,5 milioni di euro per l’anno fiscale 2018.
Operatore europeo nei servizi di hosting e di gestione delle applicazioni critiche, Claranet ha pubblicato i risultati finanziari per l’anno fiscale conclusosi lo scorso 30 giugno 2018 e i dati mostrano una crescita del fatturato che supera il 49%.
Charles Nasser, fondatore e CEO di Claranet
La crescita che abbiamo visto nell’ultimo anno finanziario è eccezionale. Questo è il risultato dei progressi compiuti per consolidare la nostra presenza nei mercati in cui operiamo continuando a rafforzare il nostro portafoglio di servizi. Claranet continua a innovare. Gli investimenti che, nel corso dell’ultimo anno, abbiamo fatto sulle nostre competenze, staff e partner garantiranno la possibilità di continuare a progettare, migrare, eseguire e supportare la vasta gamma di infrastrutture e applicazioni dei nostri clienti su qualsiasi ambiente cloud privato, pubblico o ibrido. Questo è un elemento chiave di differenziazione per il business e ci consentirà di continuare ad aiutare i nostri clienti a ottenere il meglio dai servizi cloud.
Una combinazione di crescita organica e acquisita ha visto i ricavi del Gruppo Claranet raggiungere quota 363,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 245 milioni di euro registrati nel FY17, mentre l’EBITDA ha toccato 56,6 milioni di euro, con un incremento del 29%.
L’ambiziosa strategia di crescita del Gruppo ha visto, nell’aprile 2018, l’acquisizione di Union Solutions, società di servizi di infrastruttura in hosting con sede nel Regno Unito. Una mossa che ha ulteriormente potenziato la sua trasformazione proprio in ambito hosting e arricchito le sue competenze in ambito Azure. La società ha inoltre mantenuto la propria attenzione sull’integrazione delle tre acquisizioni completate a maggio 2017 (Sec-1, Oxalide e ITEN Solutions). Un’integrazione che sta dando vita a un ulteriore motore di crescita.
Nel luglio 2018 Claranet ha poi effettuato tre ulteriori acquisizioni: NotSoSecure, una delle più prestigiose società di penetration test e training in ambito security; Xpeppers, grande specialista italiano in ambito DevOps e il fornitore olandese di servizi IT che prende il nome di Quinfox. A seguito di queste transazioni, i ricavi del Gruppo Claranet nel primo trimestre 2019 sono stati pari a 395 milioni di euro.
I servizi di cloud computing costituiscono una parte fondamentale del business, con la società posizionata per cinque anni di fila (dal 2013 alla fine del 2017) come “leader” nel “Magic Quadrant europeo per l’hosting di cloud ibrido gestito“. Claranet continua inoltre ad approfondire e intensificare le sue competenze e partnership con AWS, Microsoft e Google, e ha anche ulteriormente diversificato il proprio portafoglio di servizi con il lancio di una nuova unit di Cyber Security.
Charles Nasser, fondatore e CEO di Claranet
La nostra strategia ci ha anche permesso di fare importanti progressi in un mercato in rapida crescita come la sicurezza IT, che riteniamo sia un’enorme opportunità per il business. Abbiamo combinato l’hacking “etico”, i penetration test, i servizi di sicurezza gestita e le competenze a livello di training di cui dispongono Sec-1 e NotSoSecure. Li abbiamo combinati e integrati nella nostra nuova Business Unit dedicata alla Cyber Security. Oggi abbiamo una solida piattaforma su cui possiamo perseguire ulteriori sviluppi e irrompere in nuovi mercati.