A livello mondiale oltre la metà degli utenti è allarmata per i malfunzionamenti dell’IoT causati dalla crescente complessità del cloud e dai problemi di software. Infatti in base a un‘indagine globale condotta su 10.000 utenti presentata dalla software intelligence company Dynatrace, il 52% dei consumatori in tutto il mondo utilizza dispositivi IoT, ma il 64% di essi ha già riscontrato problemi di prestazioni.
Per le organizzazioni che implementano strategie IoT, questi risultati indicano la fondamentale necessità di padroneggiare due cose. Innanzitutto, la crescente complessità dell’IT, data dalle nuove tecnologie cloud, microservizi e la pressione per innovare più rapidamente. In secondo luogo, la necessità di costruire un monitoraggio IoT e strategie prestazionali ben pianificate per garantire una delivery delle applicazioni affidabile e una efficiente esperienza digitale.
Dave Anderson, esperto di prestazioni digitali
La catena di delivery dietro ogni dispositivo connesso è estremamente complessa. Le aziende sono già alle prese con la complessità del cloud, ma l’IoT la amplifica con sensori, grandi quantità di nuovi dati e carichi di lavoro dinamici in container. I consumatori stanno già segnalando problemi in diversi contesti, dalle applicazioni medicali, ai contatori intelligenti, dalle serrature per auto e assistenti personali virtuali, ai termostati e frigoriferi intelligenti. ì Inoltre, non abbiamo ancora visto l’IoT nel suo pieno potenziale: siamo solo all’inizio. L’imperativo è che le aziende trovino i modi per elaborare, analizzare e gestire la catena di delivery dell’IoT in maniera olistica e con insight approfonditi, in modo che sappiano esattamente cosa sta succedendo e dove si presentano i problemi in tempo reale. Questa non è una sfida semplice.
IoT on the road
L’85% degli intervistati ha dichiarato di essere preoccupato che le auto a guida autonoma possano non funzionare correttamente, il 72% ritiene probabile che i problemi tecnici del software nelle auto a guida autonoma possano causare lesioni gravi e incidenti mortali, l’84% dei consumatori ha dichiarato di non utilizzare questo tipo di auto proprio a causa del timore di problemi software.
Dave Anderson, esperto di prestazioni digitali “La realtà è che i problemi tecnici dell’IoT potrebbero essere fatali. I consumatori sono comprensibilmente preoccupati ed è per questo che sarà importante per il settore automotive dimostrare che sta adottando un approccio più concreto per garantire che il software non comprometta la nostra sicurezza”.
L’IoT in ambito sanitario
Le preoccupazioni relative alle prestazioni dell’IoT sono state evidenziate anche quando ai consumatori è stato chiesto di parlare di salute, un’altra area in cui i problemi legati al software generano una significativa apprensione. Il 62% dei consumatori ha dichiarato di non fidarsi dei dispositivi IoT per la somministrazione di farmaci. Lo studio evidenzia anche preoccupazioni specifiche sull’uso dei dispositivi IoT per monitorare le funzioni vitali, come la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna
L’IoT in casa
Oltre ai settori automobilistico e sanitario, anche la casa sarà trasformata dall’IoT. Tuttavia, la ricerca ha rivelato che l’83% dei consumatori è preoccupato di perdere il controllo della propria smart home per problemi delle prestazioni digitali. Il 73% dei consumatori teme di rimanere bloccato dentro o fuori dall’abitazione a causa di bug tecnologici; l’81% delle persone è preoccupato che problemi tecnologici o di software con i contatori intelligenti portino a costi esorbitanti per gas, elettricità e acqua.
Dave Anderson, esperto di prestazioni digitali
L’IoT crea molti punti ciechi e un ulteriore livello di complessità. Ecco perché i primi ad aver utilizzato l’IoT con successo ritengono che l’intelligenza artificiale sia la risposta; per dare un senso alla complessità, mappare l’ambiente IT end-to-end, rilevare i problemi all’istante e con precisione e offrire risposte per una rapida risoluzione. Questo è l’unico modo per padroneggiare l’era dell’IoT. È necessario diventare padroni di questo nuovo universo IT o perderemo le opportunità che l’IoT offre.