Wildix modernizza il Museo Archeologico dell’Alto Adige

Wildix modernizza il Museo Archeologico dell'Alto Adige

Per la mostra dedicata all’uomo del Ghiaccio Ötzi, Wildix ha studiato un sistema moderno e all’avanguardia in grado di ricevere telefonate da tutto il mondo. Il Museo Archeologico dell’Alto Adige è di proprietà della Provincia autonoma di Bolzano, che fa capo all’azienda Musei Provinciali, un gruppo di 16 musei distribuiti nel territorio altoatesino.

La sede del Museo Archeologico si trova in pieno centro storico a Bolzano e attualmente conta una ventina di collaboratori. Il Museo Archeologico dell’Alto Adige oggi ospita al suo interno lo straordinario ritrovamento di Ötzi che per 5.300 anni si è conservato in ottime condizioni nei ghiacciai della Val Senales.

Provate a immaginare la curiosità che può suscitare, in Italia e all’estero, una mostra permanente dedicata a Ötzi, una mummia dell’Età del Rame conosciuta come l’Uomo venuto dal Ghiaccio. L’ente curatore viene subissato di telefonate di multipla provenienza. Portarsi al passo delle più avanzate tecnologie per soddisfare ogni richiesta diventa dunque un passaggio obbligatorio per rimanere efficienti. Nel 2017 il risponditore automatico del museo, configurato in varie lingue e collegato a un software non più manutenuto, si presentava come antiquato e con parecchie limitazioni.

Andrea Battagin, Responsabile IT del Museo Archeologico dell’Alto Adige e Responsabile RSPP dell’Ente Musei Provinciali
Ho assistito a una demo di Wildix presso Brennercom – provider ICT e TLC – e mi sono confrontato con altre realtà dell’area provinciale in cui sapevo venivano già utilizzate soluzioni di Wildix. Ho poi chiesto delle referenze a colleghi e sono stato rassicurato sulla bontà della soluzione. Dopo le dovute considerazioni, il motivo per cui ho scelto Wildix è stato una combinazione di risultati della demo, referenze e buon rapporto prezzo/prestazioni.

Brennercom ha configurato con successo un risponditore Wildix con il centralino esistente un vecchio Siemens Gigaset, collegandolo agli interni analogici. A quel punto però si è presentata l’opportunità di estendere l’intervento di modernizzazione all’intero sistema di telecomunicazioni della struttura: il centralino installato infatti risaliva al 1998, anno di apertura del Museo. Nel caso di un eventuale guasto, soprattutto se grave, sarebbe stato molto complicato ricevere un’assistenza efficace.

Grazie a un secondo intervento di Brennercom, oggi il Museo dispone di un centralino Wildix con 30 telefoni, 3 videocitofoni, e un telefono cordless per la cassa.

Cristiano Bellumat, Country Manager di Wildix
Il successo dell’installazione dimostra che anche i musei possono beneficiare di una tecnologia avanzata che migliora la comunicazione e quindi la produttività. La semplicità di utilizzo di Wildix e l’integrazione con altre piattaforme già in uso come Outlook si sono dimostrate le funzionalità più apprezzate dallo staff del Museo Archeologico, che sta già pensando a nuovi interventi per sfruttare tutte le possibilità offerte da un sistema così moderno.

Andrea Battagin, Responsabile IT del Museo Archeologico dell’Alto Adige e Responsabile RSPP dell’Ente Musei Provinciali 
La nostra è una realtà da 20-25 utenze. Non eravamo a conoscenza della potenzialità di Wildix. Anche se la nostra esigenza all’inizio era solo rinnovare un centralino vecchio di 20 anni, siamo molto soddisfatti delle funzionalità che può offrire un sistema così moderno. Tra queste, il fatto di poter configurare via Web il telefono, di poter lanciare le telefonate da Outlook, o ancora di configurare Outlook con la presence di Wildix. E un’altra cosa che ci supporta molto è l’aver integrato il videocitofono al telefono per l’accesso all’area tecnica e all’area amministrativa.