Axway illustra i risultati di un’indagine condotta da Research + Data Insights sull‘impatto della tecnologia sulla vita personale e professionale dei cittadini. L’indagine è stata condotta online e ha coinvolto 2.653 adulti (uomini e donne tra i 18 e i 60 anni) negli Usa, Francia, Regno Unito, Australia e Germania.
Secondo l’indagine esiste un enorme divario tra l’impatto della tecnologia sulla vita personale e professionale dei cittadini, preoccupati anche riguardo al cambiamento della relazione tra uomo e macchina.
Nonostante gli investimenti da parte delle organizzazioni di quasi tutti i settori in tecnologie che trasformano i processi aziendali e abilitano nuovi modelli di lavoro, la ricerca ha rilevato che la tecnologia sta avendo un impatto molto più forte sulle nostre vite personali. Il 70% dei consumatori ha dichiarato che la tecnologia ha avuto un impatto maggiore sulla propria vita personale rispetto alla propria vita professionale. Una tendenza particolarmente evidente per i millennial. Infatti il 75% dei giovani, vs un 66% delle generazioni precedenti, afferma che la propria vita personale è stata influenzata dalla tecnologia.
Nonostante il 91% sia d’accordo sul fatto che la tecnologia ha avuto un impatto positivo sulla propria vita sia personale che professionale, l’indagine ha identificato le principali preoccupazioni riguardo all’impatto sulle nostre capacità interpersonali.
– Il 53% ha affermato che il livello attuale di interazione con la tecnologia sta uccidendo l’arte di una buona conversazione, opinione più diffusa fra le donne (56%) che fra gli uomini (49%);
– Il 40% afferma che la tecnologia sta rendendo le persone più impazienti;
– Il 39% ha affermato che la tecnologia sta riducendo l’attenzione.
Le perplessità riguardo all’intelligenza artificiale
Le nuove tecnologie, sulle quali le aziende stanno investendo, possono replicare il comportamento umano, come nel caso dell’intelligenza artificiale. Tecnologie che rappresentano una preoccupazione per l’85% dei consumatori.
In particolare:
– il 34% si preoccupa che le macchine invadano la loro privacy;
– il 29% è preoccupato che le macchine sottraggano posti di lavoro agli uomini;
– il 21% è preoccupato che le macchine possano conquistare il mondo.
Riguardo alle cripto valute, come ad esempio il Bitcoin, un consumatore su quattro (23%) ritiene che sostituiranno molto probabilmente il contante entro i prossimi 10-15 anni.
Le preoccupazioni riguardo alla privacy
Le nuove tecnologie raccolgono enormi volumi di dati personali che le aziende utilizzano per sviluppare, commercializzare e vendere i loro prodotti e servizi. Un argomento quello dell’utilizzo dei dati personali che preoccupa l’83% degli intervistati; mentre al 53% non piace l’idea che le organizzazioni detengano le loro informazioni personali. La preoccupazione varia da Paese a Paese: i consumatori australiani (59%) e statunitensi (55%) sono i più preoccupati, i francesi invece lo sono meno (44%).
Solo al 27% piace che le organizzazioni utilizzino i dati per personalizzare prodotti e servizi. Anche le opinioni sulla personalizzazione variano da un Paese all’altro, con gli intervistati in Francia (38%) che la apprezzano più di ogni altro Paese. In Australia la percentuale più bassa (20%).
Vince Padova, Chief Innovation and Technology Officer di Axway
Nel 2017, abbiamo visto la tecnologia continuare a evolversi a un ritmo rapido, e innovazioni come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things, la blockchain e la realtà aumentata sono diventate popolari e diffuse. Queste tecnologie stanno rapidamente trasformando la relazione tra uomo e macchina e stanno rendendo più facile la nostra vita. Tuttavia, questo studio rivela che la pressione competitiva e la disruption sono in aumento e che è necessario utilizzare la giusta tecnologia per ottenere un vantaggio. Guardando al 2018, i risultati di questo sondaggio aiuteranno a capire come le organizzazioni possono sfruttare la tecnologia per fornire innovazione in modo più veloce, espandere gli ecosistemi di business digitale e raggiungere livelli più alti di esperienza del cliente.