Secondo una ricerca globale condotta da Kaspersky Lab e Toluna, il 21% delle persone ha spiato il proprio ex partner tramite un account online a cui aveva accesso. Non c’è da stupirsi visto che account online e dispositivi connessi hanno un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana.
E sempre più difficile, anche nelle relazioni personali, definire i confini della propria privacy personale. Un concetto quello di privacy che sta diventando sempre più fluido in un mondo di confini digitali e le relazioni non fanno eccezione.
Ad esempio, il 70% delle coppie condivide password, PIN o impronte digitali per accedere ai propri dispositivi personali, il 26% memorizza alcuni dati “personali” sul dispositivo del partner come messaggi intimi dal/al partner (14%), foto intime (12%) e video intimi personali o di coppia (11%). Inoltre, le persone conservano dati sensibili negli account e nei dispositivi che condividono con il proprio partner, ad esempio informazioni finanziarie (11%) o dati relativi al lavoro (11%).
Quello che è normale in un rapporto sano ed equilibrato, dove le parti si fidano una dell’altra, non lo è più in caso di rottura della relazione. Infatti se la relazione entra in crisi o è finita e le parti sono in disaccordo, la condivisione di ricordi intimi su dispositivi o account online diventa un potenziale incubo per la propria privacy. Secondo la ricerca di Kaspersky Lab e Toluno, tra chi ha sperimentato una rottura, per vendicarsi il 12% ha condiviso o cercato di condividere pubblicamentele informazioni private del proprio ex partner, il 12% ha danneggiato – o provato a danneggiare – il dispositivo dell’ex, il 21% lo ha spiato tramite un account a cui aveva accesso. Non mancano le ripercussioni economiche, con una persona su dieci (10%) che ammette di aver speso online dei soldi del proprio ex partner.
Esistono differenze tra i sessi: gli uomini sono più propensi delle donne a condividere pubblicamente le informazioni private dei loro ex partner per vendicarsi (17% vs 7%) e a usare le informazioni delle loro ex a proprio vantaggio (17% vs 8%). Le donne, invece, preferiscono essere superiori, cancellando tutte le informazioni riguardanti gli ex dal proprio dispositivo (55% vs 49%) e tutte le foto o i video (56% vs. 48%). Tuttavia le donne sono pù inclini a comportamenti maliziosi. Il 33% delle intervistate, infatti, ammette di spiare il proprio ex partner attraverso i social, azione meno diffusa tra gli uomini, solo il 28%.
Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab
Il mondo digitale offre alle coppie la possibilità di restare connesse, ma presenta anche significativi rischi per la privacy se i partner decidono di seguire strade diverse. Vista l’alta percentuale di persone che sembrano disposte ad abusare dei dati personali dei loro ex-partner, si dovrebbe sempre prestare attenzione quando si condivide qualcosa di intimo con qualcuno o si decide di fargli sapere esattamente dove questi dati vengono archiviati. Per risolvere questo problema, c’è sempre la possibilità di “un accordo prematrimoniale digitale” che definisca la “custodia” dei dati prima che diventino un problema di privacy.
Il consiglio è di cambiare le password degli account ai quali gli ex-partner hanno accesso. Per questo può essere utilizzata la soluzione Kaspersky Password Manager, che aiuta a generare password e a memorizzarle in modo protetto. La soluzione include la funzione File Shredder capace di eliminare in modo permanente i file che non si vogliono far visualizzare da nessuno, mentre i messaggi privati che restano sul dispositivo Android possono essere nascosti utilizzando la funzione Privacy Protection.