Vincenzo Costantino, EMEA South Technical Services Director Commvault, evidenzia i trend più significativi che caratterizzeranno il Cloud data management nel 2018.
Cosa riserverà il 2018 in tema di cloud data management? Un uso maggiore del multi-cloud man mano che grandi moli di dati passano allo storage nel cloud? Una maggiore attenzione al cloud computing? Una scoperta legata ai dati che cambierà il volto della medicina? In attesa di scoprirlo insieme, andiamo a esaminare alcune previsioni su come il cloud data management potrebbe evolvere nel corso dei prossimi 12 mesi.
Previsione 1: Più budget per il cloud computing.
Nella nostra Executive Cloud Survey 2017, l’87% dei responsabili IT intervistati ha dichiarato di voler aumentare nel 2018 il budget destinato al cloud computing. L’importante è il modo in cui queste aziende proteggono i propri investimenti nel cloud.
La protezione e il ripristino dei dati sono oggi più importanti che mai, dato che ransomware ed errore umano possono mettere a repentaglio i dati nel cloud. Il budget dedicato al cloud computing deve includere una voce per la protezione dei dati sul cloud.
Previsione 2: Una maggiore attenzione alla formazione del personale, in particolare allo sviluppo di competenze applicabili nel cloud.
Secondo l’Executive Cloud Survey 2017, il 65% dei responsabili IT intervistati ha affermato che lo sviluppo di talenti e l’acquisizione di competenze da parte dello staff costituiscono un ostacolo allo spostamento di più dati, app e workload nel cloud.
È giunto il momento di aiutare il team a prepararsi per il cloud con formazione e sviluppo professionale. Ci sono tantissime possibilità per la formazione, online gratuitamente o a pagamento, video dimostrativi, architetture di riferimento o partecipando personalmente a eventi di formazione e conferenze. I responsabili IT devono aiutare lo staff a sviluppare le competenze in preparazione del business.
Previsione 3: Il multi-cloud si diversifica, mentre l’IT ottimizza gli strumenti di gestione.
I budget IT passeranno probabilmente da una spesa su sistemi di gestione duplicati, come backup di dati legacy, data recovery o prodotti singoli di disaster recovery, verso una diversificazione delle opzioni di archiviazione su cloud.
Molti sondaggi mostrano come i team IT gestiscano dati in più di un cloud. Devono essere in grado di spostare, gestire e utilizzare tali dati attraverso cloud differenti. Se il cloud pubblico insiste nel creare servizi, funzionalità e capacità sempre migliori, non sorprende che l’81% dei responsabili IT intervistati abbia riferito di essere preoccupato o molto preoccupato di non riuscire a stare al passo con i nuovi progressi legati al cloud.
Previsione 4: ISV, partner di canale e system integrator globali saranno più attivi nello sviluppo di strategie che consentano alle aziende di spostare grandi volumi di dati nel cloud.
Molte organizzazioni hanno spostato grandi quantità di dati e workload nel cloud, ma altre stanno ancora cercando di capire cosa è meglio per loro.
Nell’Executive Cloud Survey 2017, il 68% dei responsabili IT intervistati ha dichiarato che il volume di dati da trasferire impediva i progressi nello spostamento di più app e dati nel cloud.
Scegliere una piattaforma in grado di supportare opzioni storage di grandi dimensioni come Amazon Snowball può aiutare ad accelerare la migrazione dei dati. E il ruolo dei partner è particolarmente critico, nell’elaborazione di piani strategici per la migrazione dei dati nel cloud, compresi database, workload e applicazioni.