L’integrazione tra le versatili stazioni di backup Tandberg Data RDX QuikStor e i noti storage di rete QNAP consente di semplificare e rendere più veloce la protezione dei dati. I NAS QNAP Systems offrono una utility già integrata nel sistema e in grado di abilitare meccanismi di copia e backup verso i device RDX direttamente connessi via USB 3.0.
Di fatto, l’aggregazione delle due piattaforme consente di realizzare un vero e proprio sistema per il disaster recovery, unendo le elevate prestazioni dello storage RAID, alle funzionalità di protezione dei removibili Tandberg Data.
Frutto della collaborazione tra le due società, la piattaforma di gestione delle repliche è alla portata anche dei tecnici IT meno esperti e sfrutta funzionalità presenti di serie all’interno del QTS QNAP. Di fatto, la copia verso device esterni rappresenta una caratteristica “comune” ai NAS più evoluti ma, in questo caso, il vantaggio reale della soluzione consiste nella possibilità di adottare le robuste cartucce rugged della serie RDX (Per conosce le qualità e le performance di questi cartridge puoi leggere il nostro test approfondito della versione Serial Ata di Tandberg Data RDX QuikStor).
Come abbiamo potuto valutare direttamente, l’involucro dei drive è particolarmente solido, capace di resistere alle sollecitazioni meccaniche e alla polvere, con un grado di sicurezza certamente superiore ai comuni drive esterni. Il blocco di sicurezza e il connettore Serial Ata consentono di proteggere il dispositivo e semplificano l’inserimento e la rimozione. Non solo, la connessione della stazione è immediata. È infatti sufficiente collegarla a una porta USB 3.0 libera, per beneficiare di un transfer rate sino a 5 Gbps, adeguato anche per la copia quotidiana di grandi moli di dati.
L’espulsione delle cartucce è consentita non appena terminato il backup, un passaggio che facilita la rotazione settimanale dei cartridge e non richiede competenze specifiche per il cambio drive.
La configurazione iniziale prevede l’accesso al sistema operativo del NAS e la selezione della funzione “Storage Manager”. Una volta individuata l’unità esterna RDX dal menu è possibile ispezionare la cartuccia inserita ed eventualmente formattarla in modalità EXT4 (i drive arrivano pre-formattati di fabbrica in NTFS).
Successivamente, avviando “Backup Station”, sarà possibile creare un nuovo job di copia, avendo cura di deselezionare le funzionalità di mappatura del volume se si desidera effettuare il backup a rotazione su più cartucce.
Con una semplice serie di passaggi sarà possibile selezionare cartelle di origine e di destinazione, in funzione della quantità e tipologia di file da salvare. Una volta impostata la frequenza dell’attività, il processo può considerarsi concluso.
In caso di necessità, il ripristino da cartridge è veloce e attuabile tramite l’App “File Station” e le funzioni di “Restore Job”.
Una volta generato il processo di recupero dei dati relativo all’analogo job di backup, sarà possibile ripristinare tutto o in modo selettivo.
Una soluzione ulteriormente evoluta, ma pur sempre immediata da attuare, è rappresentata dagli appliace RDX QuikStation, capaci di dialogare con il NAS attraverso la rete, direttamente attraverso il protocollo iSCSI.