Abbiamo chiesto ad Albert Zammar di descriverci le strategie dell’azienda, partendo dal posizionamento di mercato per arrivare alle prospettive di crescita per il futuro.
Il manager ha esordito precisando che: “Veeam ritiene di aver aperto un nuovo segmento di mercato, che è quello dell’avalaibility, cioè dell’alta disponibilità di dati e infrastrutture per le aziende moderne. Oggi siamo sempre più dipendenti dai dati e accedere alle proprie infrastrutture è una priorità”.
Per il nostro Paese, Zammar ha confermato che: “La risposta del mercato italiano è molto positiva, tanto è vero che continuiamo a crescere a ritmi sostenuti”.
Commentando i risultati del Q2 2016 di Veeam in Italia ha infatti sottolineato che: “Il mercato dimostra di recepire sempre meglio il messaggio di Veeam. L’evoluzione del business in cui si trovano ad operare le aziende non può prescindere da informazioni, di ogni forma e dimensione, disponibili 24/7 a velocità mai raggiunte prima. I dati rappresentano il patrimonio vitale di tutte le imprese e i manager sanno che devono essere protetti e gestiti nel modo corretto. Questo spiega come il nostro andamento societario in Italia si confermi positivo anche nel secondo trimestre del 2016. L’aumento del 42% dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e il traguardo di 12.280 clienti sono un’ulteriore conferma dell’efficienza di Veeam nel rispondere alle esigenze del business moderno”.
Questi risultati evidenziano come le aziende italiane abbiano sempre più bisogno di innovare le infrastrutture IT che, nella maggior parte dei casi, sono datate (spesso l’età dei data center è superiore ai dieci anni). Considerando questo aspetto, le prospettive per il futuro per aziende come Veeam, con un portfolio clienti che va dalla piccola alla grandissima impresa, sembrano essere decisamente interessanti.
Per quanto riguarda le strategie di Veeam per il 2016/2017 a livello di prodotto e distribuzione, il Country Manager ha dichiarato che: “Veeam continuerà ad investire nel core dell’offerta, che è la piattaforma Veeam avalability Suite. Questa piattaforma garantisce alle aziende un ripristino velocissimo di applicazioni, dati e macchine virtuali, con degli RTPO di pochi secondi, al massimo 15 minuti per infrastrutture estremamente complesse”.
Zammar ci ha confermato inoltre che continueranno a investire, incrementando il supporto per infrastrutture di storage innovative e funzionalità in grado di far ripartire dei servizi, anche complessi, come applicazioni mission critical (SAP e Oracle per esempio), garantendo un restore granulare.
Il manager di Veeam a questo riguardo ha precisato che: “Abbiamo annunciato recentemente la soluzione Veeam Orchestrator, un’applicazione che consente alle aziende e ai cloud provider di gestire il dato in infrastrutture cloud di tipo ibrido, anche molto articolate, in modo tale da avere sempre la tracciabilità del dato e, attraverso una reportistica molto puntuale, poter poi stilare dei report di compatibilità a livello legale, quindi del trattamento del dato stesso. Di fatto, per qualsiasi transazione e per qualsiasi dato è possibile capire dove risiede l’informazione e che percorso ha seguito. Ciò è determinante perché oggi le aziende sono distribuite al livello globale e devono rispondere a criteri di privacy e compliance ben definiti. Questa piattaforma ci permette di posizionare la nostra offerta al meglio, soprattutto nel mercato delle large enterprise”.
Tra i parametri fondamentali della strategia Veeam, come precisato da Zammar, c’è lo sviluppo di licenze ad hoc per i service provider e la disponibilità di funzioni evolute a garanzia dell’erogabilità di servizi, come quelli di Backup-as-a-Service.
Per lo sviluppo del business, il mercato che avrà in futuro maggior potenziali di crescita è quello del cloud, nelle varie declinazioni. Zammar ha dichiarato che: “A livello di go-to-market investiremo fortemente nel mercato enterprise, il mercato delle grandi aziende è quello più ricettivo alla grande disponibilità.”
Per quanto riguarda il VeeamON Forum, che si è tenuto a Roma, secondo Zammar si è trattato di un evento unico nel suo genere e di grande successo.
Il motivo per cui l’evento si è svolto quest’anno a Roma è legato anche all’attenzione verso la PA: “La PA deve essere digitale always on, agile, flessibile e al servizio del cittadino. In questo senso c’è una presa di coscienza importante, anche se c’è ancora la necessità di uno snellimento dei processi”.