Con Paolo Musumeci, Sales Director OEM di Dell, parliamo di Internet of Things e delle nuove soluzioni di business introdotte a listino, pensate per soddisfare un mercato in rapida crescita.
– Dell è tra le aziende tecnologiche con il più ampio portfolio prodotti, quali sono le ragioni che spingono l’azienda verso il mondo IoT?
Dell vede una grande opportunità nell’ambito IoT. L’IoT genera dati e Dell offre server, soluzioni di storage e di rete per memorizzare e gestire questi dati. Disponiamo di piattaforme di analytics per ottenere input e informazioni concreti che consentono alle aziende di migliorare prodotti e servizi ad essere quindi più efficienti e competitivi. Siamo in grado di aiutare i nostri clienti a rendere sicuri questi dati con i nostri prodotti di security e, con il nostro nuovo gateway, riusciamo a gestirne il flusso non inviandoli tutti al Cloud o al datacenter, con relativi problemi di latenza e costo, ma selezionando solo quelli rilevanti.
– Quali sono le strategie di sviluppo della gamma IoT per il breve periodo (2016 – 2017)? Quali sono le quote le quote di mercato Dell nell’IoT?
Abbiamo appena rilasciato sul mercato il primo gateway configurabile e annunciato la nuova serie di prodotti Embedded che opereranno anche nel mondo IOT. Pensiamo di poter conquistare velocemente un’importante fetta di mercato IOT apportando caratteristiche tecnologiche e servizi innovativi. Porto degli esempi: in primis la capacità di fornire un supporto globale basato sul servizio Dell ProSupport, concetto nuovo dato che il mercato attuale è costituito da un numero di aziende di piccole e medie dimensioni che non hanno la capacità di supportare i clienti a livello mondiale. Il secondo è il fatto che darà ai clienti la possibilità di acquistare anche piccole quantità di dispositivi e di ottenere la consegna degli stessi in circa 2 settimane. Ad oggi, invece, il mercato richiede un numero minimo di pezzi per poter fare il progetto e tempi di consegna che si aggirano tra i due o tre mesi.
– Considerando la vastità delle applicazioni delle architetture IoT, qual è secondo Voi il segmento che offre le maggiori possibilità di business? Perché?
Stiamo notando un’importante trazione nei mercati dell’Industrial Automation, Smart Building e Smart City. Nell’Industrial Automation l’IoT può portare diversi vantaggi: può essere usato per testare gli ambienti di produzione al fine di massimizzarne l’efficienza o essere utilizzato per minimizzare il numero di scarti con il conseguente vantaggio per la produzione. Un altro beneficio importante è il concetto della manutenzione predittiva. Ad esempio, se su una linea produttiva si installano dei sensori che calcolano le vibrazioni, si è capaci di prevedere in anticipo se un macchinario sta per fermarsi, evitando quindi il blocco della produzione ed il conseguente danno economico/competitivo. Nel business degli Smart Building abbiamo sviluppato una serie di partnership con alcuni System Integrator che utilizzando i nostri gateway riescono a gestire in maniera intelligente il consumo elettrico, portando ad un risparmio energetico in un anno anche del 50%. Immaginate l’impatto positivo sull’ambiente.
– Più in generale, qual è la Vostra visione del mercato che gravita attorno alle soluzioni IoT e per la gestione intelligente delle infrastrutture, in termini di maturità e possibili strade percorribili?
Siamo all’inizio dello sviluppo del mondo IoT in maniera globale, mentre diversi ambiti utilizzano l’IoT da decadi. Questo approccio si basa su queste logiche da tanti anni, adesso la grande novità è la fusione con l’IT, con la conseguente capacità di avere risposte in tempo immediato, con l’analisi dei dati effettuata direttamente dai gateway. Si stanno facendo tantissimi Proof of Concept su tutti i vertical e definendo gli attori del mercato: ci aspettiamo nei prossimi mesi l’aumento di richieste di progetti specifici.
– In termini di diffusione dei sistemi IoT e del grado di cultura che si sta sviluppando tra i partner e i clienti, quale percezione avete del mercato italiano? Quali prospettive di crescita e fatturato?
Le statistiche ci dicono che entro il 2020 avremo miliardi di device collegati, che genereranno dati. Il dato è il dollaro del futuro, o meglio l’analisi dello stesso ed i conseguenti approfondimenti derivanti. Si stima questo business, come il business della plastica negli anni 50. Si parla di una nuova era tecnologica, come lo è stata quella della virtualizzazione e del cloud nell’ultima decade.
– Qual è la peculiarità della proposition Dell in ambito IoT?
Come accennato in precedenza, la peculiarità di Dell sarà quella di non vincolare il cliente ad acquistare quantità importanti, ad avere la possibilità di consegnare i prodotti in tempi stretti e di riuscire a dare un’assistenza mondiale.
Oltretutto molti non sono al corrente di una recente acquisizione di Dell, Statistica. Questo software è utilissimo nell’ambito IOT proprio sulla parte di analisi dei dati. Statistica dà la possibilità di ottenere benefici tangibili derivanti dall’analisi del dato. Siamo anche in grado di fornire diversi strumenti di sicurezza a livello enterprise per assicurare che i dati non siano violati. Oggi una delle principali barriere all’adozione di tale tecnologia è proprio la sicurezza.
– Quali novità introdurrete nell’immediato futuro?
Recentemente abbiamo annunciato i nostri primi dispositivi informatici incorporati (Embedded Pc) che saranno disponibili sul mercato nel giro di uno/due mesi, anche questi prodotti avranno una grande valenza nel mondo IoT.
– IoT e Smart City sono tematiche strettamente correlate, come interpretate questo binomio? Esistono piattaforme sviluppate ad hoc o partnership in essere pensate per la crescita futura?
Abbiamo un numero di partner che stanno utilizzando il nostro gateway in specifiche soluzioni di Smart City. In effetti, uno dei nostri principali partner ha recentemente vinto una gara molto importante su una Smart City in Europa orientale, ed il progetto è in fase di lancio in questi giorni.