Sharebot svela la nuova stampante professionale 3D a deposizione di filamento Sharebot 42 e il materiale di lavorazione su carta riciclata in una matrice idrosolubile di NextMaterials.
Sharebot è una giovane realtà che fonda il proprio business sulla costruzione di stampanti con tecnologia 3D e sullo sviluppo di nuove tecnologie e progetti all’avanguardia. L’azienda ha recentemente innovato il mercato presentando la stampante professionale 3D a deposizione di filamento, con tecnologia FFF, denominata Sharebot 42.
Il dispositivo migliora quanto visto sin qui e offre performance superiori rispetto all’attuale standard di riferimento. Si è lavorato per ridurre gli ingombri, incrementando l’area effettiva di stampa, ma anche per aumentare velocità e precisione di deposizione.
La stampante professionale Sharebot 42 è di tipo plug’n’play, un dettaglio che consente di semplificarne l’installazione e l’uso con i principali ambienti di lavoro.
La macchina vanta un sistema di autocalibrazione degli assi X, Y e Z, un estrusore intercambiabile da 0,4, 0,6 e 0,8 mm e un sensore di rilevamento filo, in grado di bloccare automaticamente il processo di stampa nel caso in cui finisca il materiale della bobina.
In termini di usabilità, questo modello dispone di un display a colori di tipo touch da 6”, che garantisce l’accesso PC-Less a tutte le funzioni di stampa. Le due porte USB consentono l’accesso ai dati immagazzinati su storage esterni, come per esempio pendrive, lasciando aperte ulteriori possibilità di sviluppo hardware e software future, ancora da definire.
Sharebot 42 può inoltre essere connessa alla rete aziendale, per poter gestire stampe da remoto, per il monitoraggio real-time di tutti i parametri e per controllare il progresso dei lavori in atto, grazie, alla webcam integrata.
Sharebot amplia le possibilità di impiego della tecnologia di stampa 3D, non solo attraverso innovativi device hardware, ma anche supportando lo sviluppo di nuovi materiali di lavorazione. È il caso del filamento riciclabile di NextMaterials, sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Diversamente dall’ABS (non biodegradibile) e dal PLA (biodegradabiIe ma non riciclabile), il filamento di nuova generazione vanta un’alta sostenibilità ambientale e si basa su carta riciclata in una matrice idrosolubile. Il materiale, prodotto senza sottrarre terreno fertile all’agricoltura, risulta perciò riciclabile al pari di carta e cartone. Non solo, tra le peculiarità di questo ritrovato, la possibilità di essere saldato mediante semplice bagnamento con acqua, la grande facilità di modellazione e la possibilità di essere lucidato per sfregamento in miscela acqua/alcool etilico.
Non ultima, la possibilità di sottoporre a colorazione con smalti a solvente e a processi di impermeabilizzazione tutte i manufatti generati. Per la lavorazione, i parametri principali prevedono temperature di estrusione di 180°C, adottando piattaforme ad alta velocità, con piatto di deposizione freddo, senza lacca e a ventola spenta.
Il materiale, commercializzato da Sharebot, è stato oggetto di un brevetto depositato in contitolarità tra Politecnico di Milano e NextMaterials.
NextMaterials Srl è uno spin-off affiliato al Consorzio Interuniversitario per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM), che reinveste tutti gli utili in contratti di ricerca con l’università con l’obiettivo di trasferire al mondo produttivo i risultati della ricerca universitaria nel campo dei materiali, delle finiture e delle tecnologie connesse.