Il giorno successivo all’inaugurazione dei nuovi spazi milanesi, Paolo Degl’Innocenti, Presidente di Kyndryl Italia, ha incontrato i giornalisti per illustrare la strategia del gruppo nel nostro Paese. Al centro del confronto: modernizzazione delle infrastrutture critiche, sviluppo delle competenze digitali e adozione responsabile dell’intelligenza artificiale. L’occasione è stata propizia anche per presentare alcuni dati significativi del Kyndryl People Readiness Report 2025, un’indagine che fotografa il livello di preparazione delle organizzazioni italiane di fronte alla rivoluzione dell’AI.
La crescita di Kyndryl
Dalla sua nascita come spin-off di IBM, avvenuta il 4 novembre 2021 – esattamente quattro anni prima dell’inaugurazione della nuova sede milanese – Kyndryl non ha mai tradito la sua missione: progettare, modernizzare e gestire le infrastrutture tecnologiche delle grandi imprese, in Italia come nel mondo. Una sfida complessa in un settore IT in continua e rapidissima evoluzione, dove l’intelligenza artificiale rappresenta solo l’ultimo capitolo di una trasformazione inarrestabile.

Paolo Degl’Innocenti
Siamo partiti con 1.600 dipendenti e ne abbiamo assunti altri 1.000 nel corso degli anni, costruendo un patrimonio di competenze ed esperienze fondamentale per rispondere alle esigenze dei clienti. Abbiamo saputo creare una cultura aziendale dove le persone sono considerate talenti da sostenere e valorizzare, tanto da ottenere la certificazione Great Place To Work in 10 nazioni, Italia compresa. Questa valorizzazione si concretizza in oltre 2.500 certificazioni professionali e 62.000 ore di formazione interna nei primi nove mesi del 2025. Un investimento necessario per rimanere al passo con le continue novità tecnologiche in un mondo IT sempre più dinamico e competitivo.
Ma l’azienda non punta solo sulle persone. Tra gli asset strategici figurano quattro data center in Italia e Kyndryl Bridge, una piattaforma software che unifica il monitoraggio dell’intera infrastruttura IT aziendale in un’unica interfaccia. Sfruttando l’intelligenza artificiale, Bridge raccoglie informazioni e presenta in modo chiaro problemi e soluzioni. Solo in Italia, la piattaforma genera ogni mese circa 12 milioni di insight utili per individuare criticità e azioni correttive.
L’intelligenza artificiale nelle aziende
Nonostante l’entusiasmo diffuso, trasformare l’intelligenza artificiale in un vantaggio concreto rimane una sfida complessa per le imprese. Da un lato pesano le difficoltà dei dipendenti nell’integrare questi nuovi strumenti in flussi di lavoro consolidati, dall’altro è necessario adattare modelli generici di AI alle specifiche esigenze aziendali – un’operazione tutt’altro che semplice, che richiede tempo e investimenti consistenti.
Per affrontare queste problematiche, Kyndryl ha sviluppato una rete di Innovation Lab in India, Singapore, Francia e, più recentemente, a Liverpool. Sono centri dedicati allo sviluppo di nuove idee e soluzioni per accompagnare i clienti nella trasformazione digitale. La sede italiana collabora attivamente con questi hub, inviando periodicamente decine di specialisti a Liverpool per acquisire e portare in Italia le conoscenze più avanzate.

Il frutto di questo lavoro si concretizza oggi negli agenti AI integrati nel Kyndryl Agentic AI Framework, una piattaforma in grado di gestire grandi volumi di dati nel rispetto delle policy di sicurezza, compliance e del modello operativo di ciascun cliente.
Il Kyndryl People Readiness Report 2025
Il Readiness Report 2025 conferma la missione di Kyndryl di offrire infrastrutture tecnologiche all’avanguardia, ottimizzate sulla base delle indicazioni raccolte da 3.700 manager IT di livello C-Level in 21 Paesi.
La grande maggioranza degli specialisti intervistati – circa il 90% – riconosce nell’intelligenza artificiale un fattore abilitante di importanza centrale per il business, capace di rivoluzionare radicalmente i processi lavorativi già nei prossimi mesi. La vera difficoltà sta nell’implementare efficacemente l’AI in ambienti caratterizzati da tecnologie datate e talvolta mal gestite, ostacoli concreti al processo di innovazione.
Critico anche l’aspetto culturale: solo un terzo degli intervistati ritiene che i propri collaboratori siano in grado di sfruttare appieno gli strumenti potenziati dall’intelligenza artificiale. Su questo fronte Kyndryl offre soluzioni per modernizzare e ottimizzare le infrastrutture dei clienti, forte anche di progetti di rinnovamento realizzati al proprio interno.

Altrettanto preoccupante il dato sulla resilienza: solo un terzo dei manager si dice pronto ad affrontare le sfide di continuità di servizio e affidabilità. Il riferimento è alla cybersecurity intesa in senso ampio – non solo difesa dagli attacchi, ma anche previsione delle minacce e ripristino rapido dopo un eventuale incidente, per garantire la continuità operativa.
In Italia il quadro riflette un equilibrio tra entusiasmo e cautela. Secondo il report, il 77% dei leader italiani avverte una pressione crescente nel dimostrare ritorni concreti dagli investimenti in AI, una percentuale ben superiore alla media globale (61%). Nonostante ciò, gli investimenti in intelligenza artificiale sono aumentati del 37% (contro il 33% globale), a conferma di un impegno crescente verso l’innovazione. Solo il 27%, però, considera la propria organizzazione completamente pronta ad affrontare i rischi futuri.
L’Italia si distingue per un approccio pragmatico: se il 62% ritiene che le infrastrutture IT non siano ancora adeguate e il 51% ammette che l’innovazione è spesso frenata da tecnologie legacy, il 47% sta già investendo nel rinnovamento delle infrastrutture, con particolare attenzione alla sicurezza informatica.
Sul fronte cloud, le imprese italiane mostrano una marcata attenzione alla governance dei dati e alla resilienza. Otto aziende su dieci (79%) esprimono preoccupazioni per i rischi geopolitici legati alla gestione dei dati nei cloud globali, e sette su dieci (69%) hanno già rivisto la propria strategia cloud, puntando su modelli più resilienti e localizzati. Un trend che riflette la necessità globale di bilanciare agilità operativa e sovranità del dato, attraverso cloud ibridi e strategie di data repatriation.
Il capitale umano resta un fattore decisivo. In Italia, il 43% dei leader segnala la carenza di competenze tecnologiche come principale ostacolo per sfruttare le opportunità dell’AI, mentre il 40% indica la necessità di rafforzare programmi di formazione e reskilling. La cultura aziendale e la rapidità decisionale si confermano leve strategiche per allineare leadership, tecnologia e persone.
Gli asset di Kyndryl
Paolo Degl’Innocenti
Sul fronte della cybersecurity, disponiamo di asset di primo livello, a partire dal Cyber Operation Center di Roma, inaugurato nel 2023. Questo centro svolge le funzioni di security operation, network operation e command center, con l’obiettivo di proteggere le infrastrutture dei clienti attraverso un monitoraggio continuo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 – non solo per la cybersecurity, ma per garantire il corretto funzionamento dell’intera infrastruttura. Vi lavorano 200 persone, che utilizzano strumenti avanzati basati sull’intelligenza artificiale.
Nato come progetto italiano, il centro ha ottenuto una valutazione così positiva dalla sede centrale che sono state stanziate nuove risorse per portarlo a livello globale, attraverso ampliamenti sia hardware sia di personale. Nelle prossime settimane è prevista l’inaugurazione del centro rinnovato.






