
Al Politecnico di Milano un’intera giornata dedicata all’innovazione tecnologica per la salute e la sicurezza sul lavoro con ricerche e testimonianze.
L’innovazione tecnologica al servizio del benessere e della sicurezza degli individui.
In che modo l’intelligenza artificiale sta cambiando il lavoro? Come sta evolvendo il ruolo delle persone nei contesti manifatturieri e logistici con l’adozione di tecnologie all’avanguardia, a cominciare dall’AI? Quali scelte stanno facendo le aziende più innovative per coglierne tutte le opportunità? Sono alcune delle domande a cui si cercherà di dare risposta, giovedì 30 ottobre, durante “HumanTech | Unfolding pathways for the more-than-human society”. Ovvero la giornata di studio promossa dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano – parte della POLIMI School of Management – in cui saranno illustrati i risultati di ricerche di frontiera. E ascoltate testimonianze di esperti e di aziende pioniere nell’innovazione tecnologica. Oltre che presentati i nuovi laboratori di ricerca.
L’evento HumanTech 2025
L’evento, che si terrà dalle 9.15 alle 16.30 nell’Aula Magna Carassa e Dadda (Campus Bovisa La Masa, Edificio BL28, via Lambruschini 4), rientra nel progetto HumanTech – Humans and Technology. Questo è finanziato dal MUR nell’ambito dell’iniziativa “Dipartimenti di Eccellenza 2023-27” individuati grazie alla qualità della ricerca prodotta. E in collaborazione con il progetto PNRR MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile.
Molto ricco il programma dei lavori, tutti in lingua italiana.
Programma dell’evento e keynote speech
Dopo i saluti istituzionali e la presentazione del progetto HumanTech da parte di Raffaella Cagliano, Direttrice del DIG, Politecnico di Milano, e del Program Manager Federico Caniato. Alle 10 prenderanno la parola per un keynote speech Davide Scotti, Head of HSEQ Culture and Human Performance, Saipem. E Stefania Ferrero, Chief Marketing & Solutions Portfolio, Comau.
Alle 10.30 la prima sessione di discussione: “Regenerative Futures: transforming technologies with purpose”, ovvero come le tecnologie emergenti possono diventare strumenti rigenerativi per il futuro quando sono guidate da un purpose autentico e condiviso. Chiara Franzoni, Claudio Dell’Era, Josip Kotlar e Antonio Ghezzi, del DIG, Politecnico di Milano, presenteranno le ricerche della linea “Regenerative Futures”, offrendo una panoramica sui progetti che integrano purpose, innovazione e sostenibilità.
Progetti di ricerca e case study
Saranno illustrati due esempi concreti: i risultati preliminari dell’indagine Purpose in Action, che analizza come i manager italiani interpretano il ruolo del purpose nell’orientare le scelte strategiche e nell’affrontare l’incertezza tecnologica; e alcune case stories tratte dal progetto FUTURES | Sense Making by System Thinking, che raccontano come imprese e organizzazioni stiano sperimentando nuovi approcci di sense making sistemico per leggere il cambiamento.
Tavola rotonda: confronto tra contesti lavorativi
Seguirà una tavola rotonda che metterà a confronto contesti lavorativi completamente differenti, dalla grande impresa tecnologica alla società di consulenza direzionale, all’impresa famigliare, alla startup. Parteciperanno: Marina Geymonat, Head of AI Lab, Leonardo; Marco Giglio, Vice President, BCG X; Francesca Morandi, Responsabile Relazioni Esterne Siderweb & CdA Morandi Group; Anna Vinci, Co-Founder, Ciao Elsa.
Seconda sessione: supply chain e tecnologie human-centered
Alle 12.15 sarà la volta di “Smart, green and resilient: rethinking tomorrow’s supply chains through human-centered technologies”, una seconda sessione di studio introdotta da Antonella Moretto, Stefano Elia e Giovanni Miragliotta del DIG, Politecnico di Milano.
Verranno presentati tre progetti di ricerca: “L’AI a supporto del procurement” (Antonella Moretto), su come l’Intelligenza Artificiale sta trasformando attività, competenze e processi, in particolare nella negoziazione e gestione del rischio; “La relazione tra AI e manager nella gestione delle catene globali del valore: dall’automazione alla collaborazione nei processi decisionali” (Giacomo Grassi), che mostra come l’AI, e in particolare quella generativa, stia diventando un vero partner dei middle manager nella definizione e nell’esecuzione strategica; infine, “Supply Chain Automation” (Nizar Abdelkafi), che illustra come l’automazione basata su AI, analisi dei dati, IoT e RPA migliori l’efficienza e riduca i costi lungo l’intera catena del valore.
Al termine, questi temi verranno dibattuti in una tavola rotonda con Giuseppe Biffi, Senior Corporate Communication Manager, Siemens; Carmen Carulli, C-level Executive; Salvo Anello, Digital Humanist, Accenture; Stefano Mazzola, Chief Procurement Officer, Gefran SpA.
Tavola rotonda pomeridiana e networking
I lavori riprenderanno alle 14.30, dopo il pranzo di networking, per parlare di “Università e Impresa: opportunità di collaborazione”, con gli interventi di Bianca Maria Colosimo e Elisa Negri, rispettivamente Presidente del Comitato Tecnico Scientifico e Coordinatore Scientifico MICS.
Alle 14.45 si ragionerà di “Designing inclusive, tech-enabled work systems” insieme a Guido Micheli, Evila Piva e Filomena Canterino del DIG, Politecnico di Milano.
“Dialogues on Trust in AI: Responsibility and Calibration” è il titolo della prima sessione, che vuole mostrare come il coinvolgimento degli stakeholder nei processi di innovazione possa influenzare la fiducia del pubblico nei sistemi di intelligenza artificiale. A partire da uno studio sperimentale in corso condotto da Omar Mazzucchelli, John Pyne Walsh e Cristina Rossi-Lamastra. Il dibattito esplorerà come le pratiche di innovazione partecipativa e la governance inclusiva possano modellare gli atteggiamenti nei confronti delle tecnologie di AI. Ne discuteranno Omar Mazzucchelli, DIG, Politecnico di Milano e Massimiliano Gambardella, Responsabile delle Relazioni Universitarie, PagoPA.
Human-centric manufacturing e upskilling continuo
L’ultimo panel, “Human-centric manufacturing through up-skilling and social inclusion”, propone la human-centricity come un criterio progettuale fondamentale per l’industria manifatturiera del futuro. Mettere l’individuo al centro già nella fase di progettazione significa valorizzarlo, alleggerendolo da compiti ripetitivi a favore di attività più qualificate e di upskilling continuo. Ne parlano Monica Rossi, DIG, Politecnico di Milano, Mauro Mantovanelli, People & Organization, FPZ, e Duilio Amico, Head of Wearable Robotics, Comau.
Presentazione dei laboratori di ricerca HumanTech
In chiusura, alle 16, verranno presentati dai docenti del DIG i nuovi, o rinnovati, laboratori di ricerca. Marco Garetti Lab (Sergio Terzi). BRIEL | Behavioural Research in Immersive Environment Lab (Lucio Lamberti). HumanTech DataHub (Carlotta Orsenigo). Le cui attrezzature saranno comunque esposte durante l’intera giornata, con dimostrazioni pratiche a cura dei ricercatori.
Il Marco Garetti Lab, attraverso avanzati dispositivi e sensori biometrici, permette studi sperimentali sulle reazioni umane nell’interazione tra persona e tecnologie digitali. Questo in contesti produttivi e logistici reali o realisticamente riprodotti. Il BRIEL, grazie a strumenti per l’analisi biometrica del comportamento e dello spettro emozionale, consente di analizzare l’interazione tra individui e ambienti digitali e virtuali. Con un focus su comportamenti organizzativi, apprendimento, fruizione di contenuti e contesti di lavoro di ufficio. Infine, lo HumanTech DataHub è un data repository per la raccolta, l’archiviazione e la gestione centralizzata delle informazioni impiegate nelle attività di ricerca del progetto HumanTech. Uno strumento che favorisce l’accesso e l’integrazione di dati provenienti da fonti eterogenee.