Snowflake Summit 2025: una piattaforma cloud per i dati

Con la sua piattaforma AI-driven, Snowflake abilita l’accesso sicuro ai dati, riduce i silo informativi e accelera i processi decisionali aziendali.

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Snowflake è un’azienda specializzata nell’archiviazione su cloud dei dati e offre una piattaforma che consente l’analisi delle informazioni e l’accesso simultaneo ai set di dati con una latenza minima. La soluzione del marchio funziona su Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud Platform.

Per descrivere le strategie e le novità presentate al recente Summit 2025 (2 – 5 giugno), Snowflake ha incontrato la stampa a Milano. Hanno partecipato Marika Lilla, Country Manager, e Luigi Locatelli, Partner Sales Director.

Semplicità, efficienza e affidabilità dei dati

Marika Lilla
Dal punto di vista di Snowflake, negli anni scorsi l’Italia è stata un po’ più lenta degli altri Paesi nell’adozione di soluzioni cloud, ma le cose stanno cambiando in maniera importante. Noi vogliamo avere un ruolo di primo piano in questa trasformazione, per aiutare le tante aziende italiane che hanno una struttura IT composta da molti strati di tecnologie differenti, che negli anni si sono accumulati formando un sistema complesso e difficilmente gestibile. La nostra soluzione permette di creare una piattaforma dati che consente di eliminare i silo (a esclusione di quelli strettamente necessari), così da rendere più agevole l’accesso alle informazioni.

Snowflake ha costruito la sua piattaforma mettendo in primo piano la semplicità, l’efficienza e l’affidabilità, tre cardini che costituiscono la visione dell’azienda e che sono alla base di tutte le funzionalità che gradualmente sono aggiunte alla piattaforma con un ritmo quasi giornaliero e che sono subito accessibili ai clienti finali, senza costi aggiuntivi.

Il marchio in Italia punta principalmente ai settori della finanza e pubblico (quest’ultimo è indirizzato anche a livello mondiale), a cui si aggiungono l’energia, il farmaceutico e il retail. A questi settori viene offerta una piattaforma che fin dalla sua creazione è dotata di tecnologie per aumentare la sicurezza, la compliance e la governance del dato. È gestita end-to-end, quindi può essere vista sia come un SaaS (Software as a Service) sia come un managed service, ed è conforme alle principali certificazioni per la sicurezza (l’azienda sta lavorando sulla ACN2 e conta di ottenere la certificazione entro l’anno).

Lo Snowflake Summit 2025

Il Summit di quest’anno organizzato da Snowflake a San Francisco è stato un evento che ha raccolto oltre 20.000 persone, una sorta di cassa di risonanza per le tecnologie sviluppate dal marchio. Uno dei concetti che sono risultati più chiari in quest’occasione è stato la democratizzazione del dato, ovvero mettere a disposizione le informazioni a qualunque livello dell’impresa, in modo che sia più agevole sviluppare business.

Ma l’accesso ai dati in realtà non basta, è necessario che sia facile ricavarne valore, quindi che anche persone prive di esperienza tecnica possano non solo leggere i dati ma anche interrogarli usando il linguaggio naturale. Questo significa abbattere le barriere tra i reparti IT e business all’interno dell’azienda, e ridurre in maniera importante il time to market.

Una delle novità presentate al summit 2025 è proprio un’intelligenza artificiale che permette di interrogare in linguaggio naturale gli strumenti che a loro volta usano una loro AI, per raggiungere un nuovo livello di facilità d’uso, anche per chi non ha conoscenze tecniche.

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Luigi Locatelli, Partner Sales Director di Snowflake

È importante notare che i clienti sono liberi di scegliere i modelli LLM che preferiscono, anche di terze parti (per esempio Deepseek), e il sistema di Snowflake li integra al suo interno, consentendo agli LLM l’accesso ai soli dati autorizzati dai clienti e assicurando che le informazioni non escano mai dal sistema IT dell’azienda, anche nel caso di addestramento.

Sempre durante il Summit, Snowflake ha annunciato l’intenzione di acquisire Crunchy Data – società specializzata nella tecnologia PostgreSQL open source – per integrare le tecnologie Postgres all’interno del proprio AI Data Cloud. L’obiettivo è offrire un database PostgreSQL AI-ready, sicuro, scalabile e adatto a contesti enterprise, semplificando lo sviluppo di applicazioni AI mission-critical. L’integrazione valorizza l’esperienza di Crunchy Data in ambienti regolamentati e potenzia l’offerta di Snowflake nel supporto ai dati transazionali, ampliando le funzionalità della piattaforma Unistore.

Espandendo ancora di più l’orizzonte, la soluzione del marchio è in grado di arrivare ai dati che fisicamente sono memorizzati in cloud provider diversi, in regioni diverse. Il cliente, quando sceglie Snowflake, non deve fare alcuna migrazione, con conseguente risparmio di costi e di risorse.

Di più, nella piattaforma del brand ci sono strumenti che permettono di individuare dati duplicati, anche tramite analisi semantiche. I dati analizzati possono essere nei formati più diversi: documenti Office, Pdf, immagini, video, audio. La logica di Snowflake è acquisire il dato nel suo formato nativo e poi trasformarlo al proprio interno tramite strumenti efficaci ed efficienti, trasparenti per l’utente finale, così da rendere le informazioni perfettamente fruibili.

Un’altra novità è il monitoraggio delle varie applicazioni di Snowflake usate dal cliente nel cloud, per individuare anomalie e picchi di carichi di lavoro, che possono verificarsi quando non sono state assegnate risorse adeguate. Il sistema rileva anche i casi di sottoutilizzo, così il responsabile IT può ottimizzare la configurazione e dedicare le risorse non adoperate ad altri task, oppure eliminarle e risparmiare sul canone pagato al cloud provider.

In sintesi, ecco gli annunci fatti durante il Summit 2025, una serie di innovazioni per rendere la gestione dei dati più efficiente nell’era dell’AI, con l’obiettivo di democratizzare l’accesso ai dati e abbattere i silos informativi.

  • Snowflake Openflow: piattaforma di data ingestion multimodale per connettere e integrare facilmente dati da qualsiasi fonte, che siano strutturati o meno, che siano statici o dinamici in tempo reale
  • Nuove funzionalità di calcolo: come lo Standard Warehouse Gen2 e Adaptive Compute, che migliorano prestazioni ed efficienza
  • Strumenti AI agentici: Snowflake Intelligence e Data Science Agent semplificano l’interazione con i dati e automatizzano attività di data science
  • Analytics potenziati: Cortex AISQL e SnowConvert AI integrano l’AI nei processi analitici e facilitano la migrazione da sistemi legacy
  • Snowflake Marketplace: arricchito con agenti AI e dati di terze parti per espandere le capacità delle applicazioni aziendali

I partner

Luigi Locatelli
In Italia, Snowflake ha una strategia basata sui partner. Questi sono essenziali per affrontare le specificità dei settori su cui il marchio si concentra e hanno un ruolo importante nei progetti di trasformazione digitale dei clienti. L’obiettivo del brand è avere un sistema esteso di partner, quindi lavora con i system integrator, sia i grossi player a livello nazionale sia quelli locali. Inoltre ha rapporti con partner tecnologici specializzati che operano con i cloud provider oppure che lavorano in settori importanti come il data strategy.

I partner sono organizzati su quattro livelli, Registered, Select, Elite e Premier, con il primo dedicato a quelli appena iscritti. Per diventare un Registered Partner sono necessari sia competenze fondamentali su Snowflake sia un business plan iniziale che delinei l’ambito della partnership. I partner Elite e Premier devono avere una comprovata capacità di generare volumi di vendita significativi, integrazioni più profonde con le soluzioni Snowflake e una copertura geografica più ampia.

L’azienda cura la formazione con webinar mensili o anche più frequenti, a seconda dell’uscita delle novità. Sono rilasciate anche certificazioni, che insieme al fatturato e ai requisiti citati prima consentono ai partner di salire di livello.