
Nonostante l’interesse intorno alle possibilità offerte dall’intelligenza artificiale, l’adozione di questa tecnologia da parte delle PMI è ancora all’inizio, soprattutto per ciò che riguarda la formazione. A sostenerlo AI Opportunity, studio condotto da TeamViewer su 1.400 figure decisionali dei settori dell’IT, business e operational technology, nel Regno Unito, Francia, Germania, Australia, Singapore e Stati Uniti, in merito all’intelligenza artificiale. In particolare il 95% dei decision maker delle PMI afferma di aver bisogno di maggiore formazione per utilizzare l’AI in modo efficace, anche se il 72% si definisce come esperto di AI.
Nelle PMI l’AI è in uso, ma non sempre in modo costante
Indipendentemente dal livello di maturità percepito, l’AI occupa un posto di rilievo nell’approccio delle PMI, e non solo per come viene utilizzata dai reparti IT. Infatti, è significativo che ben l’86% dei responsabili delle PMI dichiari di non avere problemi con l’uso di strumenti di intelligenza artificiale da parte del personale non tecnico. Sebbene l’AI sia ampiamente diffusa, non sempre il suo utilizzo è frequente. Solo una PMI su tre dichiara di impiegarla ogni giorno e il 16% almeno una volta la settimana. Il grado di maturità nell’adozione di AI è molto elevato nelle PMI (35%) contro il 22% delle aziende di maggiori dimensioni.
Opportunità di automazione perse
Tale situazione alimenta le preoccupazioni in merito ai rischi derivanti dalla mancata adozione dell’AI. Per il 28% dei responsabili delle PMI, la principale conseguenza è l’incremento dei costi operativi dovuto alla perdita di opportunità di automazione dei processi. Un risultato che si differenzia da quello delle aziende più grandi dove il 26% teme principalmente di rimanere indietro rispetto alla concorrenza.
Competenze, sicurezza e sistemi: ecco cosa frena le aziende
I responsabili PMI mantengono un forte ottimismo. Infatti il 72% prevede che l’AI porterà il più significativo aumento di produttività del secolo, mentre il 76% la ritiene fondamentale per migliorare le performance complessive dell’azienda. Non solo: il 70% ne riconosce anche il valore sociale per ampliare le opportunità lavorative per caregiver e genitori. Rimane comunque un divario significativo per quanto riguarda le competenze. Il 72% si dichiara esperto di AI, ma ben il 95% ritiene utili ulteriori percorsi formativi. Due ostacoli principali frenano ancora l’uso avanzato dell’IA: la formazione e la sicurezza.
Saper gestire anche i rischi dell’AI
Più di un terzo (38%) indica la carenza di formazione come il principale freno al progresso. Nel contempo, il 74% esprime preoccupazioni riguardo ai rischi nella gestione dei dati, mentre il 65% utilizza strumenti di AI soltanto all’interno di ambienti di sicurezza rigorosamente controllati. Inoltre, il 77% ammette di non essere disposto a “scommettere nemmeno una settimana di stipendio” sulla capacità della propria azienda di saper gestire in modo efficace i rischi come l’uso non autorizzato degli strumenti di IA.
L’infrastruttura non è pronta, ma gli investimenti sono in arrivo
L’infrastruttura rappresenta un altro ostacolo importante. Quasi la metà dei responsabili PMI (47%) dichiara di non disporre ancora di sistemi adeguati all’adozione di AI con la rapidità desiderata. Comunque, la spinta all’innovazione è in crescita con il 75% dei leader delle PMI che dichiara come la propria azienda intenda incrementare gli investimenti nei prossimi 12 mesi. Questo dato, insieme al fatto che 3 su 4 prevedono un aumento degli investimenti entro 6-12 mesi, testimonia la volontà di passare dalla fase sperimentale a un’implementazione più avanzata.
Maggiore produttività per i team IT con TeamViewer Intelligence
Quando le PMI adottano l’intelligenza artificiale su larga scala, la sfida non riguarda solo l’accesso alla tecnologia, ma anche la sua integrazione nelle attività quotidiane. TeamViewer Intelligence aiuta gli addetti IT a colmare questo divario, offrendo approfondimenti e analisi delle sessioni e ora il nuovo potente assistente TeamViewer CoPilot. Integrato nelle sessioni di supporto remoto, aiuta gli operatori IT a rimanere concentrati, agire più velocemente e prendere decisioni migliori. Senza però dover cambiare strumento o perdere il contesto. Il personale IT può fare domande, automatizzare attività di routine e ricevere indicazioni precise e personalizzate in tempo reale. Per le PMI, rappresenta una soluzione pratica per migliorare l’efficienza IT, minimizzare i tempi di inattività e innalzare la qualità del servizio, evitando complessità o risorse aggiuntive.
Dall’AI le aziende chiedono la risoluzione di problemi concreti
Artus Rupalla, Director of Product Management di TeamViewer
Le PMI sono chiaramente motivate a implementare l’intelligenza artificiale. Tuttavia molte stanno ancora cercando la modalità migliore per trasformare l’adozione iniziale in un uso concreto e duraturo. La vera sfida non consiste nell’avere più strumenti, quanto nell’integrare soluzioni intelligenti che consentano di raggiungere automazione, comprensione e coerenza nelle attività quotidiane. Questa ricerca conferma quanto già stiamo osservando tra i nostri clienti. Ovvero: le PMI desiderano un’intelligenza artificiale che risolva problemi concreti, non solo teorici. Grazie a strumenti pratici come TeamViewer Intelligence, possiamo aiutare queste aziende nel passaggio dalla fase di sperimentazione a quella di piena. Consentendo così di ottenere miglioramenti tangibili nelle prestazioni.