
Se si pensa a una giornata di workshop, roundtable e seminari organizzata da un’azienda come Elmec Informatica in occasione del suo primo Innovation Summit, l’ultima cosa che ci si aspetterebbe è un clima informale e conviviale con musica da aperitivo che fa da sottofondo al momento del lunch o una zona Lego dove dare libero sfogo alla propria creatività o, last but not least, un cane robot che passeggia per gli uffici in cerca (forse) di qualcuno con cui giocare.
Elmec però è proprio così, una fucina di idee, creatività e tecnologia dove forma e sostanza vanno a braccetto. Mantenendo sempre il focus non solo sull’innovazione, ma anche sulle persone.
L’Innovation Summit si è tenuto presso il Campus Tecnologico di Elmec Informatica situato a Brunello, in provincia di Varese, con l’evento che è stato pensato ed organizzato per professionisti e aziende desiderose di approfondire tematiche oggi di grande attualità (e legate al settore dell’infrastruttura IT) spaziando dal cloud all’innovation, per poi passare a network, business app, intelligenza artificiale, sicurezza informatica e tanto, tantissimo altro.
La giornata è stata ricca di attività articolate in 26 workshop e con 10 corner tematici, 8 tavole rotonde e svariati incontri one-to-one con il board e i principali responsabili dei settori IT e commerciali dell’azienda.
Un’occasione questa per scoprire le strategie migliori per affrontare le sfide dell’innovazione tecnologica di oggi e di domani. Poiché questo è un mondo che corre veloce ed è necessario mantenere il passo.
Oltre a una serie di incontri incentrati su temi specifici quali hybrid datacenter e cloud migration; dati non strutturati: come trasformarli in valore con la data platform di pure storage; network security ridondanza e resilienza; modernizzare mitigando i rischi: benefici dell’approccio a Piattaforma; per i giornalisti è stato anche possibile partecipare a una conferenza stampa con il top management di Elmec, i quali hanno raccontato i valori dell’azienda.
All’evento hanno partecipato Alessandro Ballerio, amministratore delegato. Andrea Fiori, direttore operativo. Giuseppe Caldone, director of IT operations. Alessio Scaglia, direttore dell’innovazione. Emanuele Filadelfio, CybergON. Mirko Solimena, responsabile commerciale. Elisa Bisceglia, CSR & Sustainability Coordinator.
Tecnologia e innovazione
Durante la conferenza è stata raccontata la strategia di sviluppo di Elmec, la sua vision e lo scenario dei servizi IT da essa gestiti. A prendere per primo la parola è stato Ballerio, che ha toccato il tema dell’importanza delle competenze, più che fondamentali per affrontare al meglio i cambiamenti nel settore IT. “La giornata di oggi vuole mettere in prima fila il nostro personale tecnico, per parlare ai nostri clienti in maniera molto competente e molto diretta di tecnologia e innovazione. Il successo che abbiamo avuto con il nostro primo Innovation Summit significa che siamo andati a coprire un’esigenza, comprendendo anche quali aspettative di trasformazione ci sono in merito all’intelligenza artificiale” ha affermato l’amministratore delegato, che ha visto arrivare ben 300 adesioni da parte delle aziende in occasione dell’evento Elmec.
Alessandro Ballerio, amministratore delegato Elmec Informatica
Come mi preparo all’arrivo dell’intelligenza artificiale in azienda e su quale tecnologia investo? Sembrano essere queste le domande più gettonate da parte delle imprese che, oggi, stanno cercando di attrezzarsi per un futuro che in realtà è già presente.
Una scelta, quella legata al percorso da intraprendere, che deve essere personalizzata e ben studiata poiché, come ha affermato Alessandro Ballerio, ogni azienda ha due limiti: “uno è economico, quindi di budget. Mentre l’altro è quello dei talenti, del know how, con aziende medio-grosse che competono a livello mondiale ma che però poi hanno team ridotti, che non possono essere rinfoltiti perché non riescono ad attrarre risorse. Nasce quindi il bisogno di qualcuno che dia loro una mano a portare avanti un programma di innovazione”. È in questo momento quindi che scendono in campo i professionisti di Elmec, in grado di dare risposte precise e molto tecniche, elargendo anche consigli pratici al posto delle consuete consulenze strategiche un po’ troppo generiche.
Il modello organizzativo dei servizi
“Diamo risposte a esigenze concrete e puntuali, questo è il concetto dell’Innovation Summit” ha poi concluso l’amministratore delegato prima di lasciare la parola ad Andrea Fiori, che ha invece parlato del nuovo modello organizzativo dei servizi gestiti dall’azienda e che può essere descritto in tre parole chiave. Ovvero: sicurezza, produttività ed efficienza.
Andrea Fiori, direttore operativo Elmec Informatica
“Abbiamo a cuore i dati dei clienti, quindi la sicurezza per noi è fondamentale. I dati devono essere sicuri e i clienti ci chiedono proprio che i loro servizi siano sicuri. Per quanto riguarda la produttività invece, i nostri acquirenti la chiedono per i loro utenti e per i loro clienti. Tutto l’ecosistema dei servizi di Elmec è orientato a fornire soluzioni che aumentino la produttività degli utenti dei nostri clienti. Sul terzo punto invece i nostri acquirenti ci chiedono di efficientare, di spendere di meno. Quindi il modello di servizi che offriamo ha lo scopo di centrare questi tre obiettivi”, ha spiegato il direttore operativo, che ha poi raccontato dei nuovi servizi che sta sviluppando Elmec nell’ambito del network.
“Ci sono due grosse novità, la prima è di natura tecnologica mentre la seconda è organizzativa. Per quanto riguarda la seconda, sia dal lato delivery che da quello operations abbiamo adibito delle persone a occuparsi solo di networking, garantendo così ai clienti una maggiore focalizzazione su temi specifici legati a determinati servizi. Dal punto di vista tecnologico invece non si tratta più di collegare due oggetti facendoli “vedere”, poiché networking significa abilitare due servizi attraverso soluzioni principalmente cloud. Dando ai propri utenti degli strumenti necessari per aumentare la produttività”, ha poi conclusi Fiori.
L’evoluzione del data center
Viviamo in un’epoca dove il business cambia molto rapidamente e quindi, di conseguenza, ci si aspetta che le infrastrutture IT mutino con esso. Questo ha dato vita a un nuovo paradigma ovvero l’iperconvergenza, che unisce la parte storage, di calcolo, di networking e hypervisor in un’unica piattaforma software defined, dove l’hardware standard viene gestito in maniera centralizzata. Questo fa sì che ci siano molti vantaggi da diversi punti di vista, proprio come ha illustrato Giuseppe Caldone. “La velocità di scalabilità permette ai clienti di scalare e aumentare l’infrastruttura molto rapidamente. Questo consente loro di crescere e fare acquisizioni in breve tempo, passando da settimane di lavoro a poche ore e con pochi clic. Un altro punto molto importante è la gestione unificata, che venendo eseguita su un’unica piattaforma fa sì che tutte le attività giornaliere possano essere automatizzate, riducendo così tempi e costi di gestone dell’infrastruttura”, ha dichiarato il director of IT operations riferendosi al risparmio dei clienti.
Anche l’innovazione è un punto molto importante, poiché dà la possibilità di integrare nuove soluzioni in maniera molto rapida, aumentando quindi la resilienza, la scalabilità e la sicurezza dell’infrastruttura del cliente.
Idee e innovazione
Il reparto legato al settore dell’innovazione conta 50 figure specializzate, tutte caratterizzate da una grandissima curiosità. Un elemento fondamentale questo per essere parte del team innovativo di Elmec, caratterizzato anche dalla capacità di collaborare e di concretizzazione le idee che diventano poi progetti. “Le nostre ricerche nascono da problemi concreti. Nel nostro contesto l’aiuto più grosso l’intelligenza artificiale lo sta dando nella scrittura del codice e nel lavoro dei programmatori senior, con un risparmio di tempo del 30%”, ha affermato Alessio Scaglia prima di parlare di alcune sperimentazioni che danno ai clienti la possibilità di interagire tramite chatbot, naturalmente avendo alle loro spalle i servizi aziendali Elmec di workplace, “che dà il monitoraggio in merito a un macchina o un utente che mi sta chiamando in quel momento attraverso una serie di informazioni, facendomi così vedere se è stato fatto qualcosa di sbagliato o se in passato quell’evento si era già verificato e come era stato risolto”.
La sicurezza
Emanuele Filadelfio ha invece raccontato del nuovo servizio di secure backup e di quanto il tema della sicurezza sia ormai diventato centrale. “I clienti chiedono operativamente una cosa, ovvero come possono fare comprendere alle aziende per cui lavorano che la security non è solo un costo, ma fa parte di un progetto di resilienza operativa. Noi dobbiamo aiutare i clienti a fare le cose giuste nel miglior momento possibile. Siamo in una situazione in cui ci viene chiesto di portare esperienza e competenza”.
Filadelfio ha poi precisato come la sicurezza non vada fatta solo in risposta a degli incidenti che si verificano, suddividendola in tre aree differenti. La prima è quella legata al lavorare in proactive, con l’obiettivo di ridurre il rischio che un incidente possa impattare sulla resilienza dell’azienda.
La seconda è il lavorare in modo reattivo, ovvero riducendo l’impatto che può portare con sé un evento. La parte di advisory invece è il come farsi approvare un progetto legato alla sicurezza.
“È per questo che i clienti chiedono il nostro aiuto. Vista la quantità di incidenti che accadono abbiamo triplicato l’effort che mettiamo su questa attività. Il problema è reale e le aziende hanno la necessità di proteggere il loro core business, ovvero il dato, perché senza di esso l’azienda non parte” ha aggiunto Emanuele Filadelfio prima di introdurre il concetto di managed backup, però basato sui pillar della security. Quindi dal punto di vista tecnico sono state inserite più tecnologie in modo da raggiungere quello che viene chiamato lo zero trust, utilizzando soluzioni di networking, data protection, cybersecurity. Un processo questo in grado di rendere il dato sempre recuperabile.
Clienti e fiducia
“Parlare con i clienti e costruire relazioni basate sulla fiducia è l’ingrediente fondamentale di Elmec”, ha dichiarato Mirko Solimena, certo che il creare uno scambio con l’acquirente possa fare la differenza. “Siamo al loro fianco, soprattutto quando si parla di sicurezza e integrità del dato. La tecnologia è il mezzo, ma la fiducia è il motore che dà valore al cliente. Per farlo serve l’empatia e l’aspetto umano. I numeri sono importanti, ma sono la conseguenza di questo approccio”, ha proseguito il responsabile commerciale prima di toccare il tema dell’intelligenza artificiale.
“Ci sta lasciando più liberi di parlare e confrontarci con i clienti, mettendo bene in evidenza cosa può o non può fare una macchina, ovvero affrontare alcuni temi con un’intelligenza emotiva”. Le persone, quindi, vengono rimesse al centro, proprio come dice anche Elisa Bisciglia, che con il suo progetto porta avanti la vision e la strategia aziendale, raccontando all’esterno quello che è oggi Elmec Informatica. Ovvero un’azienda dove uomo e tecnologia crescono, imparano e si aggiornano uno accanto all’altro influenzandosi vicendevolmente, viaggiando a vele spiegate verso il futuro.