Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha implementato trasformazioni e innovazioni significative negli ultimi anni, ridefinendo il panorama delle infrastrutture digitali e delle soluzioni tecnologiche avanzate. L’azienda ha concentrato i propri sforzi sullo sviluppo di tecnologie che non solo rispondono alle esigenze dei mercati globali, ma si adattano perfettamente alle necessità di specifici contesti locali. “Le nostre soluzioni sono progettate per affrontare le sfide più complesse e abilitare i clienti a ottenere risultati concreti attraverso innovazione tecnologica e sostenibilità”, ha affermato Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di HPE Italia.
L’intelligenza artificiale come pilastro delle infrastrutture digitali
Uno degli ambiti principali di sviluppo di HPE è rappresentato dall’intelligenza artificiale (IA) dove l’azienda investito nella creazione di infrastrutture avanzate per il calcolo ad alte prestazioni, in grado di supportare applicazioni basate su modelli di Large Language Model (LLM) e IA generativa. Questi sistemi consentono di elaborare impegnativi carichi di lavoro, riducendo drasticamente i tempi di implementazione e ottimizzando l’efficienza operativa. “Le nostre soluzioni di IA permettono ai clienti di affrontare scenari estremamente complessi, garantendo prestazioni elevate e scalabilità senza precedenti”, ha sottolineato Bassoli.
Da sinistra: Mauro Colombo, Technology & Innovation Sales Director at Hewlett Packard Enterprise – Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di HPE Italia – Paolo Delgrosso, Channel, Alliance, OEM & SP Sales Director Manager
Un esempio pratico è rappresentato dalla collaborazione con ENI in Italia, che ha consentito ad HPE di implementare il più potente supercomputer europeo per gestire applicazioni avanzate di IA generativa. Questo approccio ha semplificato processi critici e migliorato la gestione dei dati, riducendo errori e aumentando l’efficienza complessiva. “Le infrastrutture IA di HPE – ha spiegato Bassoli – sono fondamentali per supportare applicazioni che richiedono un’elaborazione massiccia dei dati, garantendo al contempo precisione e affidabilità”.
HPE ha inoltre stabilito partnership strategiche con NVIDIA e Deloitte, focalizzandosi sull’integrazione di hardware avanzato e strumenti di orchestrazione per offrire soluzioni AI di nuova generazione. “Grazie alla collaborazione con NVIDIA, possiamo fornire infrastrutture ottimizzate chiavi in mano, che permettono di ridurre drasticamente i tempi di implementazione”, ha dichiarato Bassoli. Numeri alla mano, si parla solo di alcune settimane per l’installazione e la messa in opera. Un aspetto fondamentale in un mercato in cui il progresso tecnologico richiede di mettere a terra progetti velocemente per non rischiare che i tempi di implementazione li facciano diventare obsoleti.
A fianco dei partner nello sviluppo di applicazioni
Per quanto riguarda in modo specifico le aziende medio piccole italiane HPE sta lavorando con alcune startup che hanno un focus specifico sull’intelligenza artificiale che operano in mercati specifici o hanno soluzioni specifiche.
Secondo Bassoli, ci sarà un numero limitato di grandissimi motori di intelligenza artificiale generativa basati su LLM perché il loro sviluppo richiede investimenti ingenti. Ampia sarà invece la diffusione dei Medium and Small LLM o Liquide LLM. Sono applicazioni che verranno montate sui dispositivi mobili per risolvere situazioni specifiche. Devono essere piccoli per potersi adattarsi alla caratteristiche dei dispositivi mobili e hanno un costo contenuto per cui possono essere usati da aziende con capacità economica limitata. “Ed è su questi che ci siamo focalizzati in Italia”.
HPE sta anche allargando la rosa di partner. Oggi il canale si compone essenzialmente di due parti: la componente a volume tradizionale transazionale e la componente a valore. Quest’ultima è suddivisa per competenze e la parte infrastrutturale annovera anche l’intelligenza artificiale.
“All’interno del partner advantage abbiamo due stream diversi – ha precisato Paolo Delgrosso, Channel, Alliance, OEM & SP Sales Director Manager –. Da un lato stiamo facendo formazione per mostrare come si costruiscono le infrastrutture, da piccole a gigantesche. Invece per la componente inerente all’intelligenza artificiale abbiamo selezionato un ristrettissimo numero di partner con i quali stiamo capendo quali stream sviluppare: HPE cofinanzia la parte di sviluppo. Noi ci occupiamo dell’infrastruttura e loro delle applicazioni, che non sono un campo di nostra competenza. È un’evoluzione del programma nato qualche anno fa e che prevedeva che HPE sponsorizzasse i partner che volevano abbinare progetti di servizi all’interno di GreenLake nell’ambito del cloud ibrido. Ora facciamo la stessa cosa con l’intelligenza artificiale”.
Cloud computing e il ruolo di GreenLake
Il cloud computing è un elemento cardine delle soluzioni HPE, con la piattaforma GreenLake che si distingue come un ecosistema integrato per la gestione ibrida del cloud. GreenLake combina architetture tradizionali, ambienti multicloud e infrastrutture cloud-native, offrendo un’esperienza tecnologica completa e personalizzabile. “GreenLake è il cuore della nostra strategia cloud – ha affermato Bassoli – permettendo ai clienti di sfruttare tecnologie all’avanguardia in modalità As-a-Service senza compromettere sicurezza e flessibilità”.
Una delle innovazioni più recenti presentata da HPE è rappresentata dalla famiglia Alletra MP, una soluzione di storage progettata per adattarsi dinamicamente alle esigenze applicative dei clienti. Questa tecnologia consente una gestione ottimale delle risorse di archiviazione, offrendo scalabilità e controllo dei costi operativi. “Alletra MP è la risposta alla crescente richiesta di soluzioni di storage scalabili e performanti, garantendo al contempo un livello superiore di efficienza operativa”, ha sostenuto Bassoli.
HPE ha anche sviluppato soluzioni che rispondono alle esigenze di sovranità dei dati, per rispettare normative come l’EU Data Act. Queste infrastrutture garantiscono un controllo completo e una sicurezza avanzata. “La sovranità e la sicurezza dei dati sono diventate priorità assolute per i nostri clienti, e le nostre soluzioni sono progettate per rispondere a queste sfide”, ha detto Bassoli.
Efficienza energetica e raffreddamento a liquido
HPE ha posto grande enfasi sulla sostenibilità, sviluppando tecnologie innovative per il raffreddamento a liquido nei data center. Questa soluzione, protetta da oltre 300 brevetti, consente una riduzione del consumo energetico fino al 90% rispetto ai sistemi di raffreddamento tradizionali. “Il raffreddamento a liquido rappresenta una svolta per i data center, migliorando non solo l’efficienza energetica, ma anche riducendo significativamente l’impatto ambientale“, ha dichiarato Mauro Colombo, Technology & Innovation Sales Director at Hewlett Packard Enterprise.
Questa tecnologia è stata estesa dai supercalcolatori alle infrastrutture general-purpose, rendendo accessibile il raffreddamento a liquido a una gamma più ampia di applicazioni. “La sostenibilità è una priorità strategica e il nostro raffreddamento a liquido è un esempio concreto di come possiamo aiutare i clienti a ridurre i costi operativi e l’impatto ambientale”, ha aggiunto Colombo.
Leadership nei supercomputer e applicazioni critiche
HPE si conferma leader mondiale nel calcolo ad alte prestazioni: suoi sono i primi tre supercalcolatori più potenti al mondo (El Capitan, Frontier e Aurora, tutti negli Stati Uniti). Questi sistemi sono progettati per affrontare sfide globali, come i cambiamenti climatici, la sicurezza informatica e lo sviluppo farmaceutico. “I nostri supercalcolatori rappresentano il futuro del calcolo avanzato, offrendo una potenza senza precedenti per risolvere problemi di scala globale”, ha precisato Bassoli.
Il supercalcolatore ENI-HPC5 (leggi il nostro reportage dell’inaugurazione) si distingue come il più potente sistema di calcolo privato al mondo. “Questo progetto dimostra la nostra capacità di collaborare con leader di settore per creare infrastrutture che rispondano alle sfide più urgenti”, ha evidenziato Bassoli.
Sicurezza avanzata e disaster recovery
La sicurezza è un altro elemento centrale delle soluzioni HPE. La tecnologia Zerto offre capacità di Disaster Recovery avanzate, permettendo il ripristino degli ambienti operativi in tempi record, anche in caso di attacchi ransomware. “La possibilità di ripristinare sistemi in appena 45 secondi rappresenta una rivoluzione nella gestione della sicurezza informatica – ha evidenziato Bassoli –. La nostra missione è quella di abilitare i nostri clienti a trasformare le loro infrastrutture in strumenti di innovazione”.
Questo impegno si traduce in un approccio strategico che combina tecnologie all’avanguardia con un profondo radicamento nel mercato locale, un aspetto che da sempre contraddistingue HPE. La quale rimane impegnata nel supportare la trasformazione digitale delle aziende, offrendo soluzioni che combinano innovazione tecnologica, sostenibilità ed efficienza operativa. “Il nostro obiettivo è abilitare le aziende a innovare e crescere attraverso infrastrutture avanzate e sicure”, ha concluso Bassoli.