
World Backup Day 2025, Darren Thomson, Field CTO EMEAI di Commvault, esprime il proprio punto di vista circa l’importanza del backup, oggi.
Il concetto di backup dei dati è nato praticamente insieme al moderno computer – agli inizi degli anni ‘50. Se pensiamo a quanto questo sia cambiato in questa finestra di tempo, non c’è da stupirsi che si sia evoluto anche il backup, nei suoi concetti e nelle sue pratiche.
È diventato più sofisticato, passando da copie extra di nastri conservati on premise agli odierni file basati su cloud, ma lo stesso tipo di evoluzione ha modificato anche l’approccio dei criminali informatici. La sfida che i backup devono affrontare oggi è rappresentata da come impedire ai malintenzionati di infiltrarsi. Avendo compreso i vantaggi dell’inserimento di malware nelle copie di backup, i cybercriminali ingannano le aziende guidandole lungo un circolo vizioso di ripristino del virus, rendendo quasi impossibile il recovery dopo un attacco.
Nel mondo digitale di oggi, sempre più dinamico, le aziende non possono permettersi i tempi di inattività necessari per uscire dalle trappole degli attori di minacce. Per questo motivo, si sta diffondendo il concetto di azienda minimamente attiva, ovvero la capacità di mantenere le operazioni e i servizi essenziali anche in seguito a un attacco. E per mantenere un’azienda al suo minimo di vitalità, affidarsi come di consueto al backup non è sufficiente: è necessario spostare l’attenzione sulla garanzia di un ripristino pulito.
La capacità di analizzare le minacce offre alle aziende la certezza che, se dovesse accadere il peggio e fosse necessario un backup, questo sia pulito e affidabile. Oltre a questo, le organizzazioni devono avere la possibilità di ripristinare i sistemi critici in un ambiente sicuro e privo di malware. È qualcosa che le cosiddette cleanroom basate su cloud rendono possibile, fornendo un ambiente sicuro che può essere attivato e disattivato in base alle necessità di test e ripristino, a un costo minimo. Questo va oltre il tradizionale data recovery, ma riguarda anche la ricostruzione delle applicazioni cloud, spesso l’attività più dispendiosa in termini di tempo quando si tratta di ripristinare da un attacco. Grazie all’automazione, in pochi minuti le aziende possono ora assicurarsi di mantenere il business continuo anche durante una situazione di crisi.
I backup restano fondamentali per un ripristino rapido, ma da soli non sono più efficaci come lo erano in passato. Tuttavia, se abbinati a una tecnologia avanzata che ne garantisca l’integrità e a un ambiente protetto per il ripristino, contribuiscono a fare sì che le aziende abbiano tutti gli elementi per raggiungere una vera resilienza informatica.