Oracle e l’intelligenza artificiale, il momento di agire è adesso

L’azienda ha colto l’occasione dell'evento milanese per annunciare AI Agent Studio, una piattaforma integrata nelle Oracle Fusion Cloud Applications.

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L’intelligenza artificiale non è più un concetto futuristico, ma una realtà che sta plasmando il nostro modo di lavorare, comunicare e innovare”. Non usa mezzi termini Richard Smith, executive vice president of technology per la regione EMEA di Oracle, per delineare il ruolo che l’AI ha oggi nell’ambiente lavorativo. E non solo.

Una rivoluzione per molteplici settori

Durante la tappa milanese dell’Oracle CloudWorld Tour, Smith ha sottolineato come “l’intelligenza artificiale non è solo un’evoluzione tecnologica, ma sta già rivoluzionando molteplici ambiti”. Per esempio, nel settore alimentare, l’IA consente di monitorare in tempo reale la catena di approvvigionamento globale, aiutando a prevedere i raccolti e ottimizzare i processi produttivi, riducendo così le interruzioni. Smith ha inoltre evidenziato come, in un mondo segnato da sfide come i cambiamenti climatici, l’intelligenza artificiale stia diventando cruciale per garantire la sostenibilità e l’efficienza.

Nel settore sanitario, l’IA sta rivoluzionando il modo in cui affrontiamo le malattie, passando da una visione reattiva a una preventiva. “Oggi possiamo usare algoritmi avanzati per analizzare enormi volumi di dati clinici, individuando schemi e segnali che potrebbero sfuggire all’occhio umano”, ha aggiunto Smith, evidenziando il potenziale trasformativo dell’IA nella medicina personalizzata.

Velocità senza precedenti

Smith ha osservato che l’intelligenza artificiale si sta sviluppando a una velocità senza precedenti: “È un processo che non richiederà 50 anni per affermarsi. Prova ne è che negli ultimi due decenni i modelli di apprendimento automatico si sono evoluti a velocità straordinarie”. Un esempio lampante di questa accelerazione è il lancio di ChatGPT da parte di OpenAI. “In meno di un mese, la piattaforma ha superato i 100 milioni di utenti dimostrando la curiosità e la domanda del mercato per questa tecnologia”.

Smith ha proposto una riflessione più ampia sull’impatto dell’IA: “Il vero quesito non è più se l’intelligenza artificiale cambierà il mondo, ma come lo farà. Adesso è il momento di agire. Non possiamo permetterci di rimanere indietro in questa rivoluzione. Inevitabilmente, ogni settore subirà una trasformazione e sta a noi adottarla nel modo più efficace possibile”.

In questa trasformazione, Oracle sta giocando un ruolo fondamentale. “Oggi, con Oracle Cloud Infrastructure, stiamo portando l’IA a un livello superiore – ha puntualizzato Smith –. OCI è progettato per supportare modelli avanzati di IA, offrendo soluzioni integrate che spaziano dall’infrastruttura GPU alle applicazioni aziendali, con l’obiettivo di garantire sicurezza, efficienza e scalabilità”.

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La responsabilità dell’impatto sociale dell’AI

Un altro punto cruciale sollevato da Smith riguarda l’impatto sociale dell’IA. “Non è un’opportunità solo per le aziende, ma un cambiamento strutturale che avrà un impatto su ogni aspetto della nostra vita – ha affermato –. Perciò, abbiamo la responsabilità di assicurarci che l’IA venga utilizzata per migliorare la società nel suo complesso”. Per questo, Oracle si sta impegnando attivamente a sviluppare soluzioni che abbiano un impatto positivo su larga scala, in settori come la salute e la gestione delle risorse alimentari. “Non possiamo permettere che l’IA diventi uno strumento senza controllo. È essenziale definire regolamenti chiari e linee guida per garantirne un uso etico e responsabile”, ha dichiarato Smith.

Ridurre i costi operativi

L’efficienza di OCI si riflette nella sua capacità di ridurre i costi operativi. “Se si può completare un’unità di lavoro nella metà del tempo, allora, per logica, il costo si riduce della metà” ha sostenuto Smith, aggiungendo che OCI è progettata per essere significativamente più veloce rispetto alla concorrenza, creando un ambiente conveniente in termini di costi. Questa velocità è resa possibile dall’architettura GPU di OCI, che opera in parallelo senza interazione con la CPU, riducendo così i colli di bottiglia computazionali.

Smith ha anche parlato dell’importanza dell’interoperabilità nel cloud moderno. “A differenza di altre aziende, noi non crediamo in isole di dati” ha affermato, spiegando che Oracle ha sviluppato una strategia unica che promuove il multi-cloud. Collaborando con Microsoft, Google e AWS, Oracle ha creato una rete di interconnessioni che permette ai clienti di lavorare direttamente sui dati nel modo più efficiente possibile. “Non vogliamo che i clienti perdano tempo nelle attività legate allo spostamento di dati tra diversi cloud” ha detto, sottolineando il crescente interesse per le soluzioni multi-cloud di Oracle.

Garantire la sovranità digitale dei dati

In Europa, Oracle ha costruito solide collaborazioni con fornitori locali, come nel caso di Telecom Italia per il Polo Strategico Nazionale (PSN), un’iniziativa che garantisce la sovranità digitale dei dati italiani. Smith ha evidenziato come queste collaborazioni siano essenziali per la crescita e l’adozione delle soluzioni cloud in Europa.

Il cloud privato, infine, è diventato un elemento cruciale per molte aziende, che richiedono soluzioni che combinano flessibilità e sicurezza. “Abbiamo sviluppato soluzioni come Exadata Cloud@Customer e Dedicated Region Cloud@Customer, che permettono alle aziende di mantenere i dati all’interno del proprio perimetro di sicurezza – ha concluso Smith –. Queste soluzioni stanno vedendo una crescente adozione, in particolare nei settori bancario, finanziario e sanitario”.

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Il potenziale dell’AI generativa

All’intervento di Smith ha fatto seguito quello di Cormac Watters, executive vice president of applications for Oracle Europe, Middle East, and Africa, che ha parlato del potenziale dell’AI generativa. “L’intelligenza artificiale generativa non è solo un concetto innovativo, ma un vero e proprio risolutore di problemi”, ha affermato Watters, sottolineando come il suo impiego sia già diffuso in diversi settori, come quello finanziario e della ricerca. In tal senso, ha portato l’esempio di BNP Paribas, che sta utilizzando l’IA per migliorare l’efficienza operativa e l’esperienza del cliente, riducendo i tempi di risposta e ottimizzando i processi decisionali. Inoltre, ha citato un istituto di ricerca europeo che ha implementato l’IA per accelerare gli esperimenti scientifici, riducendo il consumo energetico e migliorando l’uso delle risorse computazionali. “Questo è solo l’inizio – ha precisato Watters –. L’IA generativa è destinata a portare altre trasformazioni in vari settori, dal retail allo sport”.

Un cloud efficiente, sicuro e scalabile

Christine Sarros, Senior Vice President di Oracle Cloud Infrastructure, Product Development, ha affrontato il tema dell’evoluzione della piattaforma cloud e dei nuovi paradigmi che si stanno affermando. “La trasformazione della piattaforma cloud non è solo una necessità tecnologica, ma una vera e propria scelta strategica che ridefinisce il modo in cui le aziende accedono e utilizzano le infrastrutture IT a livello globale”, ha dichiarato.

Sarros ha evidenziato l’importanza dell’efficienza, della sicurezza e della scalabilità, che sono al cuore della visione di Oracle. Secondo Sarros, le aziende, “oggi, sono alla ricerca di soluzioni cloud che non solo rispondano alle esigenze di scalabilità, ma che siano anche sicure e conformi alle normative locali, con un maggiore controllo sulla sovranità dei dati”. Oracle sta rispondendo a tali esigenze con un’espansione rapida della propria infrastruttura cloud, che conta già 41 regioni pubbliche attive, con altre 14 in fase di sviluppo. “Abbiamo l’obiettivo di garantire che le aziende possano adattarsi alle necessità del business senza compromettere la protezione dei dati”, ha precisato Sarros, sottolineando che questo modello di crescita è stato pensato per ottimizzare la sicurezza e rispondere alle sfide della gestione di carichi di lavoro complessi.

La visione di Oracle per il futuro del cloud è distribuita e multi-cloud”, ha aggiunto, concludendo che la flessibilità e la personalizzazione delle soluzioni sono fondamentali per il futuro delle imprese che operano in un mondo sempre più interconnesso.

Oracle ottimizza i processi aziendali con AI Agent Studio

L’azienda ha colto l’occasione della tappa milanese dell’Oracle CloudWorld Tour per fare un rilevante annuncio nell’ambito della sua strategia AI. Tale annuncio riguarda AI Agent Studio, una piattaforma integrata nelle Oracle Fusion Cloud Applications che consente di creare, estendere e gestire agenti AI personalizzati per ottimizzare i processi aziendali. Obiettivo di AI Agent Studio è permettere di rispondere rapidamente a esigenze complesse, migliorando produttività e automazione.

Senza costi aggiuntivi, AI Agent Studio offre strumenti avanzati per il test, la validazione e la sicurezza, rendendo facile per clienti e partner progettare agenti AI su misura. Grazie a oltre 50 agenti preconfigurati e alla possibilità di integrare agenti di terze parti, è possibile estendere e personalizzare ulteriormente le soluzioni AI per gli specifici obiettivi aziendali.

Questa novità permette una gestione centralizzata e scalabile degli agenti AI, migliorando l’interoperabilità e la flessibilità all’interno delle Fusion Applications. Oracle intende così offrire alle organizzazioni un modo semplice e sicuro per potenziare l’automazione e ridurre i costi operativi.