
Un nuovo studio rivela come la GenAI sta modificando le priorità delle imprese, che oggi danno massima priorità alla sicurezza così come alla privacy.
Nutanix annuncia i risultati della settima edizione del report annuale Enterprise Cloud Index (ECI), che evidenzia i progressi compiuti dalle aziende nell’adozione del cloud. In particolare, lo studio di quest’anno esamina il livello di adozione dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI), le priorità di investimento e i vantaggi. Nonché le sfide principali che le imprese devono affrontare per soddisfare le esigenze di questi carichi di lavoro emergenti.
L’implementazione di GenAI
L’adozione e l’implementazione di applicazioni GenAI procedono a un ritmo incalzante. Secondo il report ECI infatti la maggioranza delle aziende ha già attuato una strategia GenAI, ma gli obiettivi di implementazione variano in modo significativo. Le società vogliono sfruttare l’intelligenza artificiale generativa per favorire la produttività, l’automazione e l’innovazione. Ma devono anche far fronte a importanti problematiche legate alla sicurezza dei dati, alla conformità e alla modernizzazione dell’infrastruttura IT. Inoltre, il 90% degli intervistati prevede un aumento dei costi IT a fronte dell’implementazione di GenAI e applicazioni moderne. Tuttavia, il 70% delle aziende prevede di ottenere un ritorno sull’investimento dai progetti legati all’intelligenza artificiale generativa nei prossimi due o tre anni.
Cosa evidenzia il report Nutanix ECI sulla GenAI
La containerizzazione delle applicazioni è il nuovo modello di riferimento
Circa il 90% delle aziende dichiara che almeno una parte delle loro applicazioni è ora containerizzata. Un numero questo destinato a crescere con la rapida adozione di nuovi carichi di lavoro applicativi come la GenAI. In altre parole, il 94% degli intervistati concorda sul fatto che la propria impresa trae vantaggio dall’adozione di applicazioni/container cloud native. Questo approccio dovrebbe essere considerato lo standard d’eccellenza per fornire un accesso sicuro e senza interruzioni ai dati in ambienti ibridi e multicloud.
L’adozione e l’implementazione di applicazioni GenAI procede a ritmo sostenuto
Oltre l’80% delle società ha già attuato una strategia di GenAI con solo il 2% delle aziende che dichiara di non averla ancora pianificata. Detto ciò, gli obiettivi di implementazione variano significativamente. Molte imprese sono convinte che le soluzioni di IA generativa permetteranno alle loro attività di aumentare i livelli di produttività, l’automazione e l’efficienza. Attualmente, i casi d’uso di GenAI si concentrano principalmente su soluzioni per il supporto clienti e l’esperienza utente. Tuttavia, nel futuro prossimo, le aziende puntano ad applicarla anche ai carichi di lavoro legati alla cybersecurity e alla protezione dei dati.
L’adozione della GenAI metterà in discussione le normative su sicurezza dei dati e privacy
Il 95% degli intervistati concorda sul fatto che la GenAI sta cambiando le priorità della loro azienda, con la sicurezza e la privacy che rappresentano le principali preoccupazioni. Oltre il 90% delle imprese dichiara infatti che la privacy dei dati è una priorità al momento dell’implementazione di soluzioni di GenAI. Tuttavia, un impressionante 95% degli intervistati ritiene che la propria azienda potrebbe fare di più per proteggere i modelli e le applicazioni di IA generativa.
Modernizzare le infrastrutture per supportare la GenAI
L’esecuzione di applicazioni cloud native in ambito aziendale richiede un’infrastruttura in grado di supportare i requisiti necessari. Tra cui sicurezza, integrità dei dati e resilienza. Quasi tutti gli intervistati (98%) affrontano importanti sfide quando si tratta di scalare i carichi di lavoro della GenAI dallo sviluppo alla produzione. Prima fra tutte l’integrazione con l’infrastruttura IT esistente. Di conseguenza, è proprio quest’ultima la prima area di investimento necessaria per supportare l’IA generativa.
Cambiamenti nella tecnologia e nelle persone
Il 52% degli intervistati dichiara che la loro azienda deve investire nella formazione IT per supportare la GenAI. Così come il 48% degli intervistati ritiene che sia necessario assumere nuovi talenti IT per supportare l’intelligenza artificiale generativa. È innegabile dunque che vi sia una forte carenza di competenze e un’elevata concorrenza nella ricerca di talenti in questo ambito. La buona notizia? Molti team coglieranno la sfida e acquisiranno competenze e abilità legate all’IA in modo organico, come parte del normale lavoro. Il report di quest’anno mostra che il 53% degli intervistati ritiene che i progressi della GenAI daranno loro l’opportunità di diventare esperti di IA.