Le infrastrutture e le soluzioni integrate per data center stanno cambiando: Andrea Faeti, Sales Director Enterprise Accounts di Vertiv per l’Italia, ci spiega come.
– Vertiv è in prima linea nello sviluppo di soluzioni sempre più veloci e affidabili. Quali sono le peculiarità delle più recenti piattaforme introdotte per il mercato data center?
L’era digitale e l’adozione di applicazioni di AI sta vivendo una fase di progresso tecnologico e una conseguente domanda, senza precedenti, di elaborazione e archiviazione dati. In questo contesto, i data center sono il fulcro nevralgico degli ambienti interconnessi e, per rispondere alle richieste di hyperscaler e delle imprese, le server farm si stanno orientando verso l’ottimizzazione di efficienza e adattabilità ai nuovi contesti, sia nelle fasi di progettazione che nel loro funzionamento. Vertiv investe da anni nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia, progettate per tenere il passo con la rapida evoluzione del settore e consentire ai propri clienti di anticipare e superare le sfide del data center moderno. In particolare, in estate abbiamo rilasciato l’UPS Vertiv Trinergy, un gruppo di continuità all’avanguardia capace di sostenere la richiesta di potenza per l’AI e di assicurare la massima affidabilità garantendo la massima densità di potenza.
A settembre abbiamo presentato una soluzione per data center modulari prefabbricati ad alta densità per accelerare la diffusione a livello globale dell’AI. È la soluzione Vertiv MegaMod CoolChip che integra le migliori tecnologie del settore, tra cui il liquid cooling, per fornire infrastrutture digitali critiche per l’AI pronte all’uso e che riduce i tempi di messa in opera fino al 50% rispetto ai sistemi realizzati on-site. In ottobre abbiamo poi presentato Vertiv EnergyCore, i cabinet per batterie al litio ad alta densità di potenza e completamente assemblati per un’installazione più rapida ed efficiente nei data center per HPC ed AI.
Infine, sempre in ottobre abbiamo rilasciato un’architettura di riferimento completa da 7MW per la piattaforma Nvidia GB200 NVL72, sviluppata in collaborazione con Nvidia, che consentirà agli operatori di integrare le più elevate potenze di calcolo anche all’interno di infrastrutture tradizionali con un approccio modulare abilitando applicazioni AI con elevatissime prestazioni.
– Come favorire la modernizzazione del data center seguendo logiche di sostenibilità?
L’aumento del consumo energetico e delle esigenze di raffreddamento legato alle grandi capacità di calcolo impone di affrontare con ancora maggior focus il tema della sostenibilità ambientale. Data le grandi potenze in gioco sarà fondamentale ottimizzare sia le soluzioni di raffreddamento sia quelle per la continuità dell’alimentazione elettrica, al fine di permettere ai data center di operare in modo sempre più efficiente, sfruttando le fonti energetiche più efficaci e adottando modalità di raffreddamento più sostenibili, incluso il riutilizzo del calore generato. Per contenere il consumo energetico e supportare la continuità operativa, è essenziale raffreddare efficacemente i dispositivi IT.
Tra le tecnologie emergenti, il raffreddamento a liquido direct to chip (DCP) sta guadagnando popolarità. Questa soluzione si integra normalmente con i sistemi di raffreddamento ad aria tradizionali ma può arrivare a sostituirli completamente. La rimozione del calore generato da chip molto potenti avviene grazie ad apparecchiature dette cooling distribution units (CDU) in grado di traferire all’esterno il calore generato in maniera controllata ed estremamente efficente prevenendo il surriscaldamento dei sistemi. Per quanto riguarda i sistemi di alimentazione i produttori si stanno orientando verso soluzioni di alimentazione super efficienti, progettate per gestire le caratteristiche di carico e le potenze che caratterizzano le applicazioni AI ad alte prestazioni. Le applicazioni AI introducono infatti carichi molto variabili che richiedono risposte rapide e dinamiche da parte dei sistemi energetici. Le nuove tecnologie garantiscono resilienza, affidabilità e integrazione con diverse fonti di energia primaria e di backup quali batterie agli ioni di litio e al nichel-zinco e fonti di energia alternative. Per affrontare queste sfide, Vertiv collabora con i più importanti player del settore, come Nvidia.
– Prestazioni e consumi, come bilanciare l’equazione?
Lo sviluppo dell’AI spinge verso una gestione energetica più efficiente. attualmente, l’industria dei data center consuma circa il 2% dell’energia disponibile a livello globale e le previsioni indicano che questo valore potrebbe raddoppiare nel giro di due anni. È necessario trovare un modo intelligente per generare e gestire energia in grado di soddisfare tutte le esigenze del settore. Per questo motivo, diventa fondamentale stabilire delle partnership e, probabilmente, la collaborazione nell’industria non è mai stata così forte come con l’avvento dell’intelligenza artificiale. In Vertiv riteniamo che, nonostante l’aumento esponenziale dei dati e della potenza di calcolo richiesta, questo non debba necessariamente impattare in maniera proporzionale anche sul bisogno di energia richiesta dai data center.
Le infrastrutture, infatti, stanno diventando sempre più efficienti e l’obiettivo è garantire che il consumo di energia non segua la curva di crescita dei dati. Un aspetto chiave di questa evoluzione è il miglioramento del PUE (Power Usage Effectiveness). I sistemi di raffreddamento, che rappresentano gran parte del consumo energetico dei data center, dovranno essere ottimizzati e si stanno sviluppando nuove metriche in grado di descrivere con maggior dettaglio l’efficientamento energetico prodotto dalle nuove tecnologie, quali il liquid cooling. Un ulteriore fattore di efficienza è costituito dalla tolleranza dell’hardware al calore, che si è evoluta notevolmente. Un tempo, la temperatura dell’aria all’interno delle le sale dati non dovevano superare i 20-21°C.
Oggi, la tolleranza al calore delle infrastrutture hardware è piuttosto alta e può arrivare fino a 27°C e oltre. In futuro, questo grado tolleranza continuerà ad evolversi e i server saranno in grado di resistere a temperature ancora più elevate permettendo di ridurre ulteriormente la necessità di sistemi di raffreddamento. L’High Performance Computing (HPC) quale abilitatore delle applicazioni AI, ha trasformato il panorama tecnologico in tempi straordinariamente rapidi e l’infrastruttura digitale critica ha l’arduo compito di tenerne il passo.
– Molte infrastrutture data center si stanno specializzando per la gestione di carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale. Quali necessità individuate per questo tipo di infrastrutture? Quali criticità?
Come già indicato, l’AI e l’elaborazione accelerata stanno stimolando una domanda di consumo energetico e di raffreddamento senza precedenti, con densità di rack che possono superare i 120kW per rack già oggi, con scenari di raddoppio nel breve periodo. Di conseguenza, la progettazione e l’implementazione delle infrastrutture di alimentazione e raffreddamento sono diventate più complicate. Per rispondere a queste esigenze, Vertiv ha sviluppato Vertiv 360AI, una gamma di soluzioni pre-ingegnerizzate di alimentazione e raffreddamento end-to-end per l’AI, per agevolare la scelta e l’implementazione delle architetture dei data center in EMEA, consentendo di vincere le sfide moderne con un approccio semplificato e modelli convalidati. Questa tipologia di soluzioni pre-ingegnerizzate elimina i cicli di progettazione, riducendo i tempi di implementazione delle infrastrutture e consentendo di ottenere fino al 25% di spazio in più rispetto alle realizzazioni tradizionali.
Vertiv ha poi presentato il proprio AI Hub, un ambiente on-line e accessibile da tutti, dove partner, clienti e utenti potranno disporre di informazioni specialistiche, progetti e risorse di riferimento per pianificare con successo la propria infrastruttura e rispondere alle esigenze di AI. Oggi la capacità totale globale dei data center è di 80 gigawatt. Questa è la capacità disponibile, dai primi sistemi che sono stati realizzati fino a oggi. Nei prossimi cinque anni, si prevede che questo valore raddoppierà. In questo scenario in continua evoluzione, è essenziale non trascurare i rischi legati al cybercrimine.
L’incremento della complessità dei data center e l’aumento della connettività richiedono infatti una maggiore attenzione alla sicurezza informatica. A tal fine, Vertiv sta lavorando per sviluppare standard e soluzioni che non solo assicurino elevate prestazioni, ma offrano anche una protezione adeguata contro minacce sempre più sofisticate. La nostra vision per il futuro è chiara: innovazione, sostenibilità e collaborazione sono le fondamenta su proseguiamo a consolidare il nostro percorso verso un’evoluzione continua e responsabile del settore.