Acquisizione di Broadcom da parte di VMware, l’opinione di Datacore

Un approfondimento necessario per navigare con sicurezza nel nuovo ecosistema venutosi a creare.

Datacore

L’opinione di Datacore  sui cambiamenti strategici e sulle implicazioni per clienti e partner che si sono create con l’acquisizione di VMware da parte di Broadcom. Sulla scia dell’acquisizione di VMware da parte di Broadcom, il panorama tecnologico si sta rapidamente adattando a una serie di cambiamenti strategici che segnano un allontanamento significativo dalle pratiche commerciali tradizionali di VMware.

I cambiamenti strategici di Broadcom

Inoltre si orientano verso un futuro più in linea con la visione di Broadcom di redditività per investitori e azionisti. Questi cambiamenti non solo ridefiniscono il piano operativo e strategico di VMware, ma hanno anche un impatto diretto sul modo in cui clienti e partner interagiscono con l’offerta di VMware.

L’impatto sulla struttura organizzativa di VMware

I cambiamenti hanno iniziato a riverberarsi nella struttura organizzativa di VMware. Finora segnalati licenziamenti (quasi 3.000 dipendenti, in aumento). Il consolidamento dei team di vendita e di supporto hanno sottolineato una spinta verso l’efficienza e il controllo dei costi. Per Broadcom, queste mosse sono leve strategiche progettate per ottimizzare le operazioni di VMware e allinearle a obiettivi aziendali più ampi. Tuttavia, per molti di coloro che fanno parte dell’ecosistema VMware, compresa la sua fondamentale rete di partner, questi cambiamenti hanno introdotto una certa dose di incertezza. Sollevando domande sul livello di supporto, innovazione e partnership che possono aspettarsi in futuro.

Modifiche al Partner Program

Una manifestazione particolarmente evidente della strategia di Broadcom è stata la decisione di cancellare gli accordi con i partner VMware. Questa improvvisa decisione ha gettato nel caos la vasta rete di partner VMware, con molti di loro rimasti incerti sul futuro impegno con l’azienda. Il passaggio a un “Broadcom Advantage Partner Program solo su invito” comporta infatti nuovi impegni di fatturato. Perciò potrebbe spingere i partner VMware di lunga data a prendere in considerazione relazioni commerciali alternative.

Incertezza per i clienti e i partner VMware, l’opinione di Datacore

Questo contesto di dubbi e incertezze è aggravato dall’annuncio che dal 30 aprile 2024, la possibilità di operare come VMware Cloud Services Provider, nell’ambito del VMware Partner Connect Program, terminerà. Inoltre, si parla delle intenzioni di Broadcom di porre fine agli accordi di service provider e di dismettere la divisione End-User Computing (EUC). Sottolineando un cambiamento significativo nel modo in cui Broadcom concepisce il suo rapporto con l’ecosistema dei partner di VMware.

Riorganizzazione e ridimensionamento del portafoglio prodotti

I cambiamenti riguardano anche il cuore dell’offerta di prodotti e servizi di VMware. Broadcom ha razionalizzato il portafoglio aziendale, concentrandosi su aree ad alto valore che promettono di rafforzare i profitti. Questo processo ha portato all’eliminazione di alcuni prodotti. Inoltre a un rimescolamento delle priorità dei servizi, lasciando alcuni clienti a dover rivalutare le infrastrutture IT e i piani futuri. Per esempio, le offerte di punta di VMware per la virtualizzazione di server e storage – vSphere e vSAN – sono consolidate in due pacchetti principali: VMware vSphere Foundation (VVF) e VMware Cloud Foundation (VCF).

Mentre vSphere è disponibile nelle edizioni Standard e come Essentials Plus Kit, vSAN è disponibile solo in abbinamento a VVF e VCF. Sia all’interno del bundle che come licenze aggiuntive in base alla capienza raw richiesta. Il passaggio all’eliminazione graduale delle licenze perpetue e all’imposizione di un nuovo acquisto minimo di core o capienza per CPU ha suscitato reazioni diverse. Gli acquirenti IT stanno valutando criticamente le implicazioni finanziarie a lungo termine, dato l’ambizioso obiettivo di Broadcom di arrivare quasi a raddoppiare la redditività di VMware entro tre anni.

I cambiamenti

  • Consolidamento in bundle. L’introduzione di bundle come VVF e VCF ha portato all’interruzione della vendita di singoli prodotti al di fuori di questi abbinamenti (vedere l’annuncio EOL di VMware). Ciò include strumenti popolari come Aria Suite (ex vRealize Suite), la virtualizzazione di rete NSX e vSAN, che ora sono accessibili solo come parte di questi pacchetti consolidati VVF e VCF o come componenti aggiuntivi con licenza separata.
  • Adeguamento dei prezzi. I bundle ristrutturati sono destinati ad aumentare i costi complessivi per la maggior parte dei clienti vSphere esistenti. Oltre al passaggio alla formula in abbonamento, qualsiasi licenza vSphere limitata nel tempo richiede una licenza per un minimo di 16 core per ogni CPU utilizzata. Questi cambiamenti strategici sottolineano l’attenzione di Broadcom alla redditività, compromettendo potenzialmente la flessibilità dei clienti. Le offerte in bundle, pur essendo semplificate, potrebbero non essere in linea con le esigenze di tutti i clienti, portando a un aumento involontario delle spese per funzionalità che prima erano standard.
  • Le sfide con vSphere. Le ripercussioni della ristrutturazione di Broadcom sono particolarmente rilevanti per gli utenti di vSphere. Sono state eliminate oltre dieci opzioni di licenza, costringendo molti clienti di vSphere a passare a vSphere Standard o ad effettuare l’aggiornamento ai nuovi bundle VVF o VCF. Questa transizione potrebbe far lievitare i costi per qualsiasi espansione o cambiamento oltre i budget assegnati.
  • Le sorprese vSAN. La riduzione a una sola edizione di vSAN (rispetto alle precedenti cinque) e la nuova tariffazione basata sulla capienza, esclusiva dei bundle VVF e VCF, dovrebbero aumentare significativamente i costi. Costringendo i clienti a pagare per funzionalità software aggiuntive non necessarie.

VVF richiede una licenza minima di 8 TiB per CPU

Il modello di VCF è invece più inclusivo, dato che richiede un minimo di 16 core per CPU, con ogni licenza per core che copre già 1 TiB di capienza raw di vSAN. Mentre approfondiamo le conseguenze della rivisitazione strategica di VMware da parte di Broadcom, è fondamentale che clienti e partner valutino le implicazioni sulle loro attività e relazioni. I cambiamenti di ampia portata introdotti pongono una serie di domande pressanti.

Sfidare la tempesta: l’opinione di DataCore

Mentre il panorama di VMware subisce cambiamenti significativi, DataCore SANsymphony lancia un segnale di speranza e flessibilità per coloro che si trovano nella tempesta. Rappresenta un’alternativa valida e conveniente a vSAN. Particolarmente interessante per i clienti VMware che cercano flessibilità senza l’onere di inutili pacchetti. La capacità unica di SANsymphony di creare un cluster HCI altamente disponibile con soli due nodi, unita alla sua profonda integrazione nell’ecosistema VMware, offre una soluzione su misura che libera dai vincoli dell’elenco di compatibilità hardware (HCL) di VMware.

Un approccio “hypervisor-agnostic”

L’approccio di DataCore è decisamente “hypervisor-agnostic”. Consente di passare senza problemi da una configurazione HCI basata su VMware vSphere/ESXi ad altre piattaforme come Microsoft Hyper-V, Citrix Hypervisor, Red Hat Virtualization e così via. Inoltre, i cluster HCI possono essere scalati senza soluzione di continuità verso deployment segregati, offrendo una flessibilità senza paragoni per le infrastrutture in evoluzione. Questo livello di supporto garantisce alle organizzazioni la possibilità di prendere in considerazione alternative VMware e di orientarsi in base alle proprie esigenze strategiche senza essere vincolate all’ecosistema di un singolo fornitore. La natura hardware-agnostica di SANsymphony rafforza ulteriormente questa flessibilità, consentendo un ambiente IT diversificato e adattivo.

Navigare senza problemi

Mentre i clienti e i partner di VMware valutano le loro prossime mosse nell’ambito dei cambiamenti strategici di VMware, DataCore SANsymphony è pronto a supportare il loro viaggio. Assicurando una navigazione senza problemi verso un futuro di infrastrutture di virtualizzazione efficienti e ottimizzate. Sia che si tratti di mantenere un’infrastruttura VMware o di passare a un nuovo hypervisor, DataCore fornisce gli strumenti e la flessibilità necessari per affrontare con sicurezza questi cambiamenti.