Synology BeeStation può essere impiegato da privati e professionisti alla ricerca di un repository sicuro, di un cloud personale che non richieda elevate competenze per la gestione.
Questo dispositivo è pensato per semplificare l’archiviazione, la condivisione e il backup dei dati da mobile e ambienti desktop. Consente inoltre di aggregare più account cloud già in uso, per effettuare il salvataggio dei dati da Google Drive/Foto, iCloud, Dropbox e OneDrive.
Esteriormente, il prodotto si presenta come un NAS single bay, con misure di 148×62,6×196,3 mm e un peso di 820 grammi. Le porte di comunicazione includono una LAN GBit, una USB-A 3.2 Gen 1 e una porta USB-C 3.2 Gen 1.
La base hardware poggia sulla CPU Realtek RTD1619B e 1 GByte di RAM DDR4. Il disco fisso è integrato di serie, Synology ha scelto un modello Serial Ata HAT3300-4T da 4 TByte, in formato 3,5”.
La scelta di integrare un singolo disco in luogo di due in mirror è, forse, l’unico neo importante. Pur comprendendo la volontà di mantenere snella e più economica possibile questa soluzione, la disponibilità di un solo drive crea quello che, in gergo tecnico, si definisce “single point of failure”.
Ogni parte non ridondata di una infrastruttura IT soffre di questo problema: se si guasta, non esistono repliche fisiche sulle quali fare immediatamente affidamento.
Per mettersi al riparo da possibili guasti hardware nel medio periodo gli utenti dovranno prevedere backup periodici su drive esterni o sul cloud C2, come vi spieghiamo più avanti.
Setup iniziale
Il setup iniziale è stato messo a punto per essere portato a termine da chiunque usi abitualmente un PC o uno smartphone. Il percorso di primo avvio può essere infatti gestito tramite cellulare e QRcode, oppure via browser, recandosi all’indirizzo predefinito indicato sulla guida in dotazione.
Una volta associato il proprio dispositivo hardware all’account Synology di proprietà il gioco è fatto. Lo storage è ora pronto per essere usate, per il backup, la sincronia e la copia dai servizi cloud più usati, dal proprio PC e dai telefoni sui quali è stata installata l’App dedicata.
Le impostazioni avanzate consentono ai più esperti di fare un passo in avanti e modificare gli aspetti legati al comportamento della BeeStation in rete.
Oltre a una prima schermata riassuntiva, che consente di vedere lo stato del drive, la capacità disponibile e le categorie di file/App che occupano spazio, è possibile definire gli utenti che potranno accedere, oltre al proprietario.
È possibile invitare sino a 8 utenti semplicemente indicandone il nome e inserendo la una e-mail valida, affinché il sistema possa inviare un messaggio per consentire l’aggregazione di nuove persone.
Impostazioni avanzate
Il menu avanzato consente poi di vedere lo stato dell’hardware e del software di BeeStation. Molto interessante la possibilità di effettuare una replica dell’intero NAS su dischi esterni connessi localmente via USB, o tramite C2, il servizio cloud integrato offerto da Synology. Il backup mette al riparo i file da possibili guasti hardware o anomalie e può essere eseguito tutti i giorni a una data ora, oppure secondo un calendario settimanale definibile dall’utente. I backup possono essere crittografati con password, per rendere il disco esterno inaccessibile a persone non autorizzate.
Se si dispone di un piano dati e capacità sufficiente su C2 è possibile programmare il backup direttamente in cloud.
Il ripristino avviene manualmente, attraverso archivi precedentemente creati via USB o su C2. Il processo è facilmente gestibile da chi possiede un minimo di nozioni IT.
I più tecnici apprezzeranno la possibilità di impostare notifiche push via e-mail, per rimanere sempre aggiornati sullo stato operativo del dispositivo.
Usare BeeStation in rete locale
Interessante notare che, di default, BeeStation non risulta accessibile tramite la rete interna, puntando all’IP. Per poter usare il device come un NAS e consentire la gestione e l’accesso SMB è necessario attivare due distinti voci del menu e creare almeno un account utente locale.
Una volta eseguiti questi passaggi, lo storage Synology può essere rilevato tramite la rete ed è possibile accedere liberamente alle cartelle predefinite (home, media, Time Machine). È possibile accedere anche ai dati dei dischi USB connessi. Non è possibile creare ulteriori condivisioni in root. Se usata in questo modo la BeeStation si comporta come un NAS di rete, facilmente indirizzabile con qualsiasi script o software di terze parti.
Synology BeeFiles e BeePhotos
Nonostante la BeeStation possa essere indirizzata come un comune NAS, Synology l’ha pensata come dispositivo ad accesso diretto facile da usare. Si tratta infatti del cloud personale accessibile da ovunque e, proprio per questo motivo, ha molto più senso usarla attraverso le App BeeFiles, BeePhotos e BeeStation for desktop. Quest’ultima consente di accedere al drive in modo diretto, tramite una cartella di rimando che viene generata nel profilo utente, in modo analogo a quanto avviene con Synology Drive per la controparte NAS. Lavorando i file in questa cartella, saranno automaticamente sincronizzati con l’unità di rete.
Tramite il widget dedicato è possibile sincronizzare altre cartelle importanti del proprio PC, per garantirne l’accesso da ovunque. Le politiche di sincronia e retention consentono di mantenere o meno i file una volta cancellati localmente, rinominando i file di versione precedente. L’uso è immediato e di facile comprensione.
Utilizzando invece BeeFiles è possibile accedere all’archivio appena creato e sincronizzato semplicemente dal proprio smartphone (tramite App) o da qualsiasi browser web, una volta connessi tramite Synology account. L’interfaccia web è snella e mette a disposizione, sul lato sinistro, le cartelle coi file, l’elenco di computer sincronizzati, i servizi cloud sottoposti a sincronia, così come i backup USB effettuati e lo spazio disco dei drive connessi direttamente alla BeeStation.
Anche in questo caso l’uso immediato, grazie a una GUI semplice e alla possibilità di lavorare nel browser quasi come se stessimo interagendo col desktop del nostro PC.
Il portale online consente di velocizzare la copia, consentendo di caricare intere cartelle e blocchi di file tramite il menu a cascata o semplicemente trascinandoli nello spazio al centro della pagina.
BeePhotos
Analogamente, BeePhotos si integra con BeeFiles e permette di importare le foto dagli archivi dati già copiati con quella App. Come in precedenza, cartelle e singoli file possono essere trascinati sulla finestra del browser per avviare una copia immediata. Le foto potranno essere distribuite in album fotografici generati secondo logiche che prevedono la suddivisione delle immagini in base ai tag, e ai soggetti ritratti (persone, oggetti, luoghi). L’intelligenza artificiale integrata in BeeStation esegue il riconoscimento delle fotografie senza inviare dati nel cloud. L’NPU integrata (Neural Processing Unit) consente di accelerare l’intero processo senza impattare in modo evidente sugli altri task.
BeePhotos consente di archiviare le foto fatte da smartphone in un luogo sicuro, senza doversi preoccupare di complesse configurazioni e dello spazio a disposizione. Diversamente dai repository cloud più noti, lo spazio messo a disposizione dalla BeeStation è nettamente superiore e consente agli utenti di evitare l’acquisto di ulteriori GByte e l’attivazione di abbonamenti ricorsivi annuali/mensili.
Il cloud personale facile da usare – considerazioni
Tutte le App che Synology ha sviluppato per BeeStation poggiano su solide basi e rappresentano una versione ottimizzata per uso personale di altri pacchetti già presenti da tempo sulle soluzioni NAS del brand. Per questo motivo si tratta di applicativi robusti e sicuri, potenziati nel tempo per offrire prestazioni e usabilità sempre maggiori, anche grazie alle segnalazione dell’ampia community.
Da desktop o da mobile, questa soluzione consente di accedere rapidamente al proprio cloud personale, per ricercare e organizzare documenti o foto, condividere file o momenti di vita con utenti esterni e per realizzare raccolte efficaci dei propri archivi.
Il prodotto può essere installato in minuti ed è subito pronto. Indispensabile, per garantirne la piena operatività in ogni momento, l’associazione a un buon UPS di adeguata potenza. Il consumo generale è modesto con un assorbimento di appena 4,68 W in idle e 9,16 W in fase di utilizzo (picco massimo registrato 16,48 W).
BeeStation è dunque un buon compromesso per chi necessità di spazio per backup e dati, oltre a un archivio accessibile da ovunque. Buona l’integrazione Mac/Windows/Android.
Punteggio
80
su 100
PRO
Facile da usare e configurare; connessioni USB; Backup USB e C2; silenzioso; consumi modesti.
CONTRO
Un solo drive rappresenta un single point of failure; drive non sostituibile dall’utente.
Produttore | Synology |
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Modello | BeeStation |
Sito web | https://www.synology.com/it-it |
Prezzo (IVA esclusa) | euro 199,95 |
Dimensioni | 148 x 62,6 x 196,3mm |
Peso | 820 grammi |
Numero drive bay | 1x drive 3,5″ da 4 TByte preinstallato e non sostituibile dall’utente. |
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Tipo drive | 3,5″ / SATA3 |
Livelli RAID supportati | n.d. |
CPU | Realtek RTD1619B / 1,7 GHz / Quad core |
RAM / RAM max. | 1 GByte DDR4 / non espandibile |
Numero / tipo interfacce di rete | 1x Gigabit Ethernet |
Protocolli di rete supportati | SMB |
Porte USB / eSATA | 1x porta USB-A 3.2 Gen 1 + 1x porta USB-C 3.2 Gen 1 / no |
Altre interfacce | no |
Alimentazione | esterna 36 W |
Supporto iSCSI | no |
Supporto virtualizzazione | no |
Supporto Microsoft AD | no |
Consumo energetico | 7,85 W (accesso) / 1,65 W (sospensione HDD) |