Aveva intende diventare la principale industrial software company

Aveva è oggi un'azienda autonoma, ma sfrutta l'apprtenenza al gruppo Schneider Electric per proporre una gamma completa di soluzioni industriali e digitali.

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Fin dalle radici, l’obiettivo di Aveva è stato quello di adattarsi e crescere in un contesto caratterizzato da cambiamenti rapidi e complessi, sia sul fronte tecnologico sia su quello societario. Quarant’anni fa, l’azienda ha iniziato il suo percorso nel settore ingegneristico navale, fornendo specifiche soluzioni CAD, ma oggi si trova ad affrontare sfide e opportunità più ampie che abbracciano tutto il segmento industriale.

Nel tempo, l’evoluzione di Aveva è stata guidata da tre pilastri fondamentali: l’unificazione del portfolio, la crescita organica e le acquisizioni strategiche. Questi elementi hanno contribuito a plasmare l’azienda in quella che è oggi: una realtà interamente integrata nel gruppo Schneider Electric, ma allo stesso tempo distintiva per strategia, roadmap e visione.

L’unificazione del portfolio è stata una mossa chiave per consolidare le soluzioni offerte da Aveva e renderle più accessibili e coerenti per i clienti. Collaborando con Schneider Electric e integrando il marchio Wonder World, Aveva ha ottimizzato l’approccio al mercato, offrendo una gamma completa di soluzioni industriali e digitali sotto un unico brand.

Industrial software – Crescita organica e acquisizioni

La crescita organica e le acquisizioni hanno ampliato ulteriormente il portfolio, consentendo all’azienda di espandersi in nuovi mercati e settori. L’acquisizione di società come Posisoft e il consolidamento delle partnership con Schneider Electric hanno rafforzato la presenza di Aveva nell’ambito dell’hardware e della digitalizzazione, creando un valore aggiunto per i clienti attraverso una gamma diversificata di soluzioni. Oggi Aveva è totalmente parte del gruppo Schneider, ma ha una sua autonomia e si focalizza sull’ambito dell’hardware e su tutto quanto riguarda la digitalizzazione. “La combinazione di questi due fattori rappresenta il valore aggiunto – ha affermato Luca Branca Country Director Aveva – e ci permette di andare da quei clienti che magari hanno una parte di soluzioni e complementarla con un’altra parte del nostro portfolio. Questi nostri sforzi hanno già portato risultati tangibili, con alcuni prodotti che sono diventati leader di mercato in settori specifici, come per esempio il controllo della manutenzione e il design industriale. Tuttavia, intendiamo estendere questa leadership su tutto il portfolio”.

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Maurizio Galardo (a sinistra), Luca Branca (a destra)

L’obiettivo dichiarato è diventare la principale industrial software company, una componente essenziale del panorama software nel suo complesso. “Se guardiamo al nostro portafoglio e alle varie industrie servite – ha aggiunto Maurizio Galardo Chief Technologist XR and Visualization –, notiamo oggi una leadership che si estende in maniera irregolare. Intendiamo uniformare tale leadership su tutto il portafoglio di prodotti e servizi. Un elemento chiave che contribuisce a questo obiettivo è il vantaggio derivante dall’appartenenza a un ecosistema ben strutturato, come quello di Schneider, che ci offre un supporto notevole. Questo ci permette di avere una forte presenza sul territorio grazie a una rete di spedizioni molto solida e a un ecosistema di oltre 5.000 partner che supportano la nostra crescita”.

Tuttavia, affrontare le complessità del mercato italiano non è stato un compito facile. Il nostro tessuto economico presenta sfide uniche perché è caratterizzato da una vasta gamma di aziende di diverse dimensioni e settori, ciascuna con esigenze e aspettative specifiche. Questo richiede un approccio mirato e una comprensione approfondita delle dinamiche delle realtà locali. “Nonostante queste rilevanti sfide, abbiamo una solida base di esperienza relativamente al mercato italiano – ha sostenuto Galardo – che è stata fondamentale nel costruire la nostra leadership nel corso degli anni”.

Rapida digitalizzazione

L’Italia, come altri paesi, sta affrontando una fase di rapida digitalizzazione, con le aziende che sono sempre più interessate a utilizzare i dati per ottimizzare le loro operazioni. Aveva è ben posizionata per capitalizzare su questa tendenza, offrendo soluzioni scalabili adatte a imprese di diverse dimensioni.

La digitalizzazione è emersa come strategia chiave per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità offerte da un mercato in evoluzione. Le aziende stanno abbracciando sempre più la tecnologia per ottimizzare i loro processi e rimanere competitive in un panorama globale sempre più digitalizzato.

Tuttavia, la qualità dei dati rimane una preoccupazione trasversale per le realtà di tutte le dimensioni. La gestione efficace delle informazioni è fondamentale per garantire il successo della digitalizzazione e massimizzare il valore derivante dalle soluzioni tecnologiche implementate.

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Approccio consulenziale e orientato al cliente

L’adozione della tecnologia è però solo l’inizio; è importante integrare la digitalizzazione in modo strategico all’interno delle operazioni aziendali per massimizzare i benefici a lungo termine. Questo richiede un approccio consulenziale e orientato al cliente, che comprenda le esigenze specifiche di ciascuna azienda e offra soluzioni scalabili e integrate.

Nel panorama tecnologico attuale, c’è un forte trend verso l’acquisizione di una vasta quantità di dati – ha dichiarato Branca –, poiché l’intelligenza artificiale funge da strumento abilitante per sfruttare tali informazioni. Tuttavia, in Italia, la gestione dei dati diventa più complessa a causa della presenza di una vasta base installata che si trova ad affrontare sfide nella strutturazione dei dati”.

Esistono macro-trend che caratterizzano questo contesto, uno dei principali è il Data Management, sia a livello ingegneristico sia operativo. Ogni realtà tende poi a implementare la tecnologia in base alla sua affinità o alla disponibilità immediata di investimenti.

Inoltre, nell’ambito di un approccio olistico, insieme alle varie declinazioni dell’intelligenza artificiale, devono essere considerati trend di business come la sostenibilità e la decarbonizzazione. La tecnologia non deve essere fine a sé stessa, ma deve essere integrata in un contesto più ampio. “Tutto ciò viene affrontato all’interno del paradigma del cloud, che funge da piattaforma unificante per integrare i mega-trend e la sostenibilità”, ha concluso Galardo.