Michele Vescovi, R&D Manager di Praim, ricorda come oggi nessuna azienda, neanche le PMI, è al riparo da minacce cyber e quindi l’approccio alla sicurezza IT deve cambiare ed essere completo e olistico. Il panorama della sicurezza informatica è destinato a un costante evolversi, alimentato da una serie di fattori chiave che ne delineano il futuro. Analisti concordano sul fatto che la crescente adozione delle tecnologie informatiche, la stratificazione dei fenomeni criminali e la situazione politica mondiale contribuiranno a una continua crescita delle sfide nel settore della cybersecurity.
Cosa piace agli hacker
Una delle principali deriva dalla sempre maggiore esposizione delle aziende agli attacchi cibernetici, a causa dell’adozione e della centralità crescente delle tecnologie informatiche. Se in passato gli hacker si concentravano principalmente su grandi realtà industriali o finanziarie, oggi nessuna azienda, neanche di dimensioni medie o piccole, è al riparo da minacce cyber. Gli obiettivi degli attacchi variano, spaziando dalla richiesta di riscatti allo sblocco di sistemi o al danno d’immagine.
Serve un approccio diverso alla sicurezza IT
Contemporaneamente, si assiste a un graduale aumento di consapevolezza delle aziende riguardo alle sfide riguardanti la sicurezza informatica. Questa consapevolezza è alimentata dalla diffusione di standard e best-practices in vari settori e, purtroppo, anche dalle esperienze dirette o indirette di attacchi. Il settore si trova in uno stato di costante “inseguimento”, con le aziende che adottano azioni preventive solo per affrontare nuove tipologie di attacchi che richiedono un continuo innalzamento del livello di sicurezza. Oggi però l’approccio alla sicurezza informatica deve essere completo e olistico. Oltre alla protezione del perimetro esterno con firewall, VPN e sicurezza della rete, le aziende devono adottare strategie per la protezione interna. E questo identificando e prevenendo tempestivamente intrusioni e anomalie nei sistemi. In questo contesto, le tecnologie con intelligenza artificiale e azioni proattive giocano un ruolo sempre più significativo.
Si innalza livello di sicurezza
Praim, azienda globale che sviluppa soluzioni software per la creazione e gestione automatizzata e scalabile di postazioni di lavoro e soluzioni hardware Thin Client, si pone come alleato delle aziende per la loro protezione interna. Riconoscendo l’impatto in termini di tempo e costi operativi che la sicurezza interna può comportare per i reparti IT, il vendor offre soluzioni progettate per l’automazione e la semplicità nel supporto alla sicurezza informatica.
Le funzionalità di protezione
Le soluzioni Praim includono l’utilizzo di Thin Client (sia Linux-based che Windows) con “blocco di scrittura”. Questo garantisce che il disco non sia modificabile da virus o malware, e ripristinato ad ogni riavvio. Il sistema operativo ThinOX è progettato per essere minimale e immune da manipolazioni esterne. Tecnologie oggi consolidate come Secure Boot e Trusted Platform Module (TPM) vengono adottate per garantire la sicurezza dei sistemi operativi e la protezione da manomissioni. Ulteriori funzionalità di protezione sono il blocco dei dispositivi esterni, che permette di configurare quali periferiche possano essere collegate, per evitarne un uso incontrollato (soprattutto per quanto riguarda i dispositivi di memorizzazione USB).
Serve un approccio diverso alla sicurezza IT, parola di Praim
Inoltre l’utilizzo di interfacce utente opportunamente limitate, che obbligano gli utenti all’utilizzo dei soli software e funzionalità a loro dedicati. Guardando avanti, il futuro della sicurezza informatica richiederà un impegno continuo e l’adozione di soluzioni sempre più innovative. Le aziende devono rimanere al passo con l’evoluzione delle minacce, investendo in tecnologie avanzate e collaborando con partner strategici per garantire la protezione completa dei propri asset digitali. La cybersecurity non è solo una necessità, ma un imperativo per le imprese che vogliono prosperare nell’era digitale in continua evoluzione.