Calcolo quantistico e crittoanalisi: decifrare ogni tipo di crittografia

Ad oggi, il calcolo quantistico rappresenta una minaccia molto concreta per la crittografia attuale, che si basa sulla complessità di determinati problemi matematici.

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In una società in cui la sicurezza dei dati è considerata fondamentale, la crittoanalisi si propone come una delle minacce in assoluto più attuali.

Si tratta infatti di quell’insieme di tecniche che hanno, come scopo ultimo, la violazione della sicurezza dei dati cifrati: una pratica che, ovviamente, può mettere a rischio le nostre informazioni sensibili. Inoltre, oggi ci si trova a dover fare i conti con una minaccia ulteriore, ovvero il calcolo quantistico, potenzialmente capace di infrangere qualsiasi sistema di cifratura attuale. Ma queste due opzioni possono davvero decifrare ogni tipo di crittografia?

Calcolo quantistico: una minaccia per la crittografia?

Il calcolo quantistico è un’innovazione che da un lato può consentire alla crittografia di evolversi, ma che dall’altro può presentare anche parecchie criticità e pericoli, come spiega l’articolo del blog di ExpressVPN in modo approfondito. Può essere infatti usato per rendere obsoleta la crittografia così come la conosciamo oggi, dato che un computer quantistico sufficientemente potente potrebbe, in teoria, decifrare qualsiasi codice attuale, al di là del suo grado di complessità.

Si tratta di una prospettiva che solleva preoccupazioni notevoli sulla protezione dei dati.
Crittoanalisi – Se i computer quantistici potessero decifrare qualunque tipo di crittografia, allora la sicurezza online cadrebbe come un castello di carte al primo soffio di vento. Di contro, gli esperti si stanno già attivando per trovare delle contromisure: la crittografia post-quantistica, infatti, non consentirebbe ai quantum computer di violare i dati protetti, dato che andrebbe ad opporsi con problemi matematici molto più complessi.

Crittografia post-quantistica: è già una realtà

Come anticipato, gli scienziati stanno già lavorando alla prossima generazione di tecniche crittografiche, note come crittografia post-quantistica o post-quantum. Queste misure di sicurezza sono state appositamente progettate per resistere anche alla potenza dei computer quantistici. Va detto che, sebbene possa sembrare fantascienza, la crittografia post-quantistica non è un mero esercizio teorico.

Organizzazioni come il NIST (Istituto Nazionale di Standard e Tecnologia degli Stati Uniti) stanno attualmente valutando diverse proposte relative ad eventuali standard per questo genere di soluzioni. La transizione ovviamente richiederà tempo e impegno, oltre ad una serie di sfide da affrontare, ma ad oggi rappresenta una priorità nell’era del calcolo quantistico.

Come funziona il calcolo quantistico?

Il calcolo quantistico è un tema che promette di rivoluzionare l’informatica attuale, segnandone il futuro. Al contrario dei computer classici, che elaborano le informazioni in bit, i computer quantistici utilizzano i Qubit.

Queste entità, note anche come bit quantistici, possono esistere in molteplici stati allo stesso tempo, grazie ad una proprietà chiamata sovrapposizione. In più, i Qubit possono essere intrecciati tra loro: una proprietà nota come entanglement, che porta ad una correlazione che trascende i limiti spaziali. Questo insieme di caratteristiche permette ai computer quantistici di risolvere problemi complessi in maniera esponenzialmente più rapida ed efficace, rispetto ai computer tradizionali.

Crittoanalisi – conclusioni

In base alle informazioni viste oggi, il calcolo quantistico rappresenta una minaccia molto concreta per la crittografia attuale, che si basa sulla complessità di determinati problemi matematici. Se un computer quantistico può risolvere questi problemi in tempi brevissimi, allora la crittografia odierna diviene vulnerabile. Di contro, grazie alla crittografia post-quantistica, abbiamo a disposizione una soluzione al problema.