Romeo Scaccabarozzi, AD di Axiante, ci racconta le opportunità e i vantaggi offerti dal lavoro ibrido e le modalità di gestione e interazione dei team.
– La digitalizzazione e l’hybrid work, stanno cambiando radicalmente il modo di lavorare delle imprese. Quali osservatori privilegiati, quali considerazioni potete fare in merito al mercato?
Veniamo da tre anni di grandi cambiamenti, che hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere, lavorare, consumare. La crisi delle catene di fornitura globali ha imposto la necessità di ripensare i legami tra economie e progettare nuovi modelli di fornitura, di consumo e di lavoro. Ormai abituati ad affiancare attività in presenza e a distanza, abbiamo fatto diventare il lavoro ibrido parte della nostra quotidianità, cogliendone i vantaggi per dipendenti e imprese e risolvendone le criticità.
Le imprese hanno assistito a un’accelerazione senza precedenti della trasformazione tecnologica e sono state chiamate a far fronte a nuove esigenze di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Si è trattato di cambiamenti rapidi, ma continui, che hanno costretto le imprese ad allenare la propria capacità di reazione, per non farsi più trovare impreparate. Grazie anche alla digitalizzazione, le fabbriche e gli uffici di oggi sono molto più reattivi e capaci di adattarsi alle mutate esigenze del mercato, mentre c’è ancora bisogno di lavorare sulle persone. Occorre superare due difficoltà: la naturale resistenza umana ai cambiamenti e la rigidità dei modelli organizzativi. Sono due aspetti fondamentali per dare spazio alle persone e metterle nelle condizioni di fare la differenza per la propria azienda.
– In uno scenario tecnologico sempre più mutevole, alcune aziende faticano a tenere il passo e a realizzare una vera “trasformazione digitale”. Come aiutate clienti e potenziali clienti a portare a termine questa evoluzione?
Le aziende oggi sono alle prese con una molteplicità di dati distribuiti su più ambienti eterogenei, dall’on premise al cloud, dai dati generati internamente a quelli provenienti da fonti esterne. Il bisogno crescente di informazioni e il proliferare di opzioni cloud hanno reso ancora più complessa la gestione all’interno delle organizzazioni: da un lato le linee di business richiedono informazioni sempre più “fresche”, dall’altro le direzioni ICT assistono a un proliferare di opzioni cloud sempre più eterogenee. Le organizzazioni che stanno investendo nella digital transformation hanno compreso che questa situazione non è destinata a stabilizzarsi o a ridursi, ma anzi ad aumentare e sono alla ricerca di partner preparati per fare fronte alla complessità crescente.
Le opportunità del lavoro ibrido
Grazie alla nuova business unit “Data Driven”, inaugurata a febbraio, Axiante si propone di aiutare le aziende a orchestrare al meglio il proprio asset di dati, aiutando manager e analisti ad aggregarli nel modo corretto, a mantenerli aggiornati e a sfruttare tutte le fonti disponibili per arrivare al risultato più preciso nel minor tempo possibile. In questo modo, aiutiamo le organizzazioni a progettare una strategia di lungo periodo per una gestione attiva e non passiva dei dati.
– Digital workspace è una terminologia ampiamente adottata. Come Axiante, come declinate questo concetto?
Le modalità di lavoro introdotte negli ultimi anni, come lo smart working, hanno fatto emergere nuove esigenze, in primis nei dipendenti. Le persone avvertono la necessità di poter interagire con l’azienda in modo autonomo e sono ormai abituate ad utilizzare il proprio smartphone per accedere anche ai servizi aziendali. Ecco perché crediamo che oggi sia indispensabile affidarsi a piattaforme di workforce management, pensate per valorizzare e coinvolgere le persone e permettere all’azienda una gestione puntale e una pianificazione strategica ottimizzata. La pianificazione della forza lavoro deve, infatti, essere affrontata con un approccio integrato per capire come supportare al meglio il business e contribuire a realizzare il cambiamento organizzativo dell’intera azienda.
Le applicazioni di workforce planning sono oggi in grado di allineare la forza lavoro con i piani aziendali, indirizzando e dando priorità ai requisiti di competenza e alle strategie di staffing. In Axiante crediamo che sia necessario identificare un canale di comunicazione più diretto tra azienda e collaboratore e tra i diversi dipartimenti aziendali e il digitale è l’unica strada per farlo. Chi lavora all’interno di un’azienda, qualunque sia il suo ruolo, deve poter dialogare con i colleghi degli altri dipartimenti. Vanno abbattuti i silos che dividono le funzioni aziendali, incrementando la comunicazione e la condivisione di dati e informazioni e responsabilizzando i diversi livelli aziendali, chiamati a compiere ogni giorno scelte ponderate per il futuro della propria organizzazione.
– Application modernization, come declinate questo concetto? Quali i vantaggi per le imprese?
Gartner la definisce come “la migrazione dei sistemi legacy a nuove applicazioni o piattaforme”, inclusa l’integrazione di nuove funzionalità necessarie a soddisfare le funzioni più recenti all’azienda. Per noi di Axiante, l’application modernization rappresenta il processo necessario per valutare e migliorare le applicazioni esistenti affinché rimangano al passo con gli obiettivi e con le necessità aziendali attuali, garantendone la pertinenza e l’allineamento con le aspettative degli utenti. Modernizzare le applicazioni sta diventando una scelta strategica per molte aziende: la maggior parte delle organizzazioni ha infatti investito risorse significative sul proprio parco applicativo, sia dal punto di vista finanziario sia in termini operativi, e in poche sarebbero oggi disposte a ricominciare da capo, sostenendo nuove spese e perdite di produttività.
Al contrario, i servizi di application modernization offrono l’opportunità di sfruttare i vantaggi di piattaforme software, architetture e framework più recenti, mantenendo al contempo la continuità aziendale. Portare le applicazioni legacy in infrastrutture moderne e in costante miglioramento consente alle aziende di mantenere un vantaggio competitivo, nonché di accelerare i progressi e perfezionare la flessibilità dei sistemi. I vantaggi immediati sono evidenti: maggiore innovazione e riduzione dei costi di gestione. Poter contare su applicazioni moderne, meglio se su cloud, riduce il Total Cost of Ownership (TCO), sia nel ciclo di produzione e manutenzione della soluzione sia durante l’esercizio, e permette di acquisire maggiore flessibilità, per agire più rapidamente sulle funzionalità, e velocità, riducendo il time to market della soluzione.
– Quali sono le soluzioni che proponete ai vostri clienti? Quali le peculiarità distintive?
Nelle aziende geograficamente diffuse o che fanno ampio ricorso allo smart working, il legame tra i team di lavoro ha superato i tradizionali vincoli di orario e di luogo. È quindi necessario identificare un canale di comunicazione più diretto e il digitale è l’unica strada per ricostruire un rapporto forte tra azienda e collaboratore. La giusta soluzione di workforce management unisce i vantaggi del mobile, per soddisfare tutte le esigenze di velocità e semplicità d’uso dei collaboratori, con i benefici di una gestione centralizzata in cloud, in cui svolgere tutte le attività non replicabili su schermi di piccole dimensioni, dalla pianificazione alla reportistica.
Le applicazioni di workforce planning suggerite da Axiante permettono di allineare la forza lavoro con i piani aziendali, indirizzando e dando priorità ai requisiti di competenze e alle strategie di staffing. La pianificazione della forza lavoro deve, infatti, essere affrontata con un approccio integrato per capire come supportare al meglio il business e contribuire a realizzare il cambiamento organizzativo dell’intera azienda.