Edge computing, intervistiamo Emma Whitmore di Edgio

Edgio è una piattaforma in cui gli sviluppatori hanno accesso diretto a un sistema di sicurezza scalabile e multilivello di grado enterprise.

edge

Emma Whitmore, Group Vice President EMEA di Edgio, ci racconta la visione e le strategie di mercato della società attiva nello soluzioni software edge enabled.

Come si posiziona Edgio, oggi, sul mercato italiano e globale?

edgioUn recente rapporto sulle dimensioni del mercato globale dell’edge computing suggerisce che le dimensioni di questa industry dovrebbero raggiungere i 155,90 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto pari a circa il 38,9%.
In questo contesto di fervente crescita siamo riconosciuti come un’azienda con una forte impronta geografica mondiale, vantando il secondo Content Delivery network più grande del pianeta, con oltre 300 PoP dislocati a livello globale e 250 Tbs di capacità che servono clienti di livello globale, per il 77% concentrati nei continenti americani, per l’8% in EMEA e per il 15% in APAC.

Il nostro obiettivo è fungere da provider di soluzioni software edge-enabled, garantendo la fruizione integrata e sicura di prodotti e servizi digitali, con la volontà di migliorare le digital experience degli utenti che fruiscono di un sito web, in modo più rapido, semplice e sicuro.

Già oltre 20.000 leader digitali come Amazon, Sony, Kate Spade, Microsoft, Sun TV, Verizon, Disney, TikTok e Twitter hanno deciso di affidarsi a noi. E l’Italia, dove eravamo già presenti come Limelight Networks, rientra all’interno della nostra strategia di espansione globale, con cui ambiamo a rivolgerci ad aziende mediali, high tech, software, gaming e retailer per le quali la distribuzione di contenuti digitali e applicazioni risulta critica nel determinare il successo della loro attività.

Quali sono gli obiettivi di crescita per il medio periodo? Quali strategie adotterete per accelerare la crescita nel 2023?

La digital transformation è un processo ancora in corso e l’edge computing ne sta diventando sempre più il tratto distintivo. Se prima non era ancora molto conosciuto, ora è un mercato in grande crescita, sul quale le organizzazioni dovrebbero puntare sempre di più. In quest’ottica, la nostra strategia si distingue per un approccio olistico che combina diversi prodotti e servizi in grado di soddisfare gli intrinseci bisogni di velocità, sicurezza e prossimità geografica dei leader digitali.

Costruito per funzionare in modo più veloce, sicuro e intelligente, Edgio è una piattaforma edge-enabled in cui gli sviluppatori hanno accesso diretto a un sistema di sicurezza scalabile e multilivello di grado enterprise, a strumenti integrati per la creazione, la gestione e il deployment di siti e applicazioni, con una velocità di commercializzazione inferiore al secondo e senza dover per forza combinare più di una dozzina di servizi point cloud provenienti da fornitori di cloud hyperscale e webCDN.

Nel terzo trimestre 2022 la pipeline delle vendite è cresciuta del 75% rispetto all’inizio dell’anno, con una crescita molto più rapida nel nostro ramo Applications. La nostra capacità unica di integrare senza soluzione di continuità prestazioni, sicurezza e programmabilità in ambito edge è stata riconosciuta da alcune tra le aziende tecnologiche più autorevoli del mondo. Inoltre, siamo fiduciosi di ottenere risultati eccellenti nel quarto trimestre del 2022, anche grazie alle nostre soluzioni di sicurezza.

edge

Quali novità prodotto/strategie hanno contraddistinto il vostro 2022?

Nel secondo trimestre del 2022 abbiamo completato l’acquisizione trasformativa di Edgecast. Questa acquisizione ha diversificato e raddoppiato il nostro fatturato, ha rafforzato il nostro bilancio e ha proseguito la nostra spinta verso l’ambito della security, ampliando in modo significativo la nostra scala e il nostro profilo di prodotto di soluzioni edge-enabled, entrambi elementi fondamentali per migliorare la redditività e accelerare la crescita.

Ciononostante, la nostra evoluzione è stata anche un ritorno alle priorità base: migliorare la nostra attività principale di CDN; espandere il nostro core business costruendo una solida base di clienti; infine diversificare le nostre capacità, i nostri clienti e il mix di ricavi e fornendo solide capacità di avanguardia che includono soluzioni di delivery e una Application Platform completamente integrata.

Ci siamo riusciti dando vita a un “salto generazionale” delle CDN, costruendo quella tipologia di infrastruttura reattiva, flessibile e configurabile che alimenta la web experience moderna attraverso il predictive prefetching nel browser, che consente di ottenere prestazioni inferiori al secondo precaricando i contenuti sul dispositivo dell’utente prima che questi li richieda; e creando una Application solution platform che alimenta i siti web più veloci del mondo e riduce la superficie di attacco, il tutto abbattendo al contempo i costi operativi per i clienti.

Edge computing, il grande pubblico ha una scarsa percezione di questo concetto. Voi come lo spiegate e come lo interpretate?

L’Edge Computing si presenta come una naturale evoluzione ed integrazione del cloud, concetto di elaborazione e archiviazione dei dati centralizzato che ormai diamo per più che scontato nelle nostre vite. Possiamo considerarlo come una risposta alle nuove aspettative degli utenti finali, aderendo ad una semplice logica: portare i dati il più vicino possibile a dove vengono generati, una vera e propria rivoluzione di prossimità.

L’idea nasce nel momento in cui nuove tecnologie e servizi, come Internet of Things ed e-commerce, per funzionare al meglio hanno bisogno di ridurre la latenza e garantire un’elaborazione più rapida di dati e applicazioni. Ecco, quindi, che l’edge computing si basa su un’architettura di data center distribuita, in cui i server cloud IT vengono distribuiti ai margini esterni di una rete, ospitati in data center edge, avvicinando le risorse computazionali agli utenti finali e/o ai dispositivi.

Il principio è esattamente quello alla base delle Content Delivery Network, un gruppo di server edge distribuiti in più aree geografiche che velocizza la delivery dei contenuti web avvicinandoli di più alle posizioni geografiche degli utenti tramite caching in Point of Presence (PoP) strategici.

Per oltre vent’anni le CDN hanno costituito la base che ha permesso alla rete internet di crescere in maniera così esponenziale, distribuendo rapidamente e su vasta scala contenuti online per molteplici settori. Mai come oggi, però, con le innovazioni aziendali, i nuovi ritmi e stili di vita degli utenti, le CDN sono fondamentali nel gestire la connettività e la sicurezza in un mondo sempre più interconnesso.

Qual è il vantaggio competitivo offerto dall’edge computing? Cosa succederà nei prossimi anni?

L’abilità computazionale è sempre più integrata in ogni aspetto della nostra vita e non serve citare la crescita esplosiva di dispositivi IoT che ci circondano. L’edge computing, congiuntamente con il 5G, non è altro che uno dei presupposti a supporto di questo fenomeno, ma anche molto di più.

Un’infrastruttura edge è un fattore abilitante a un salto tecnologico in moltissimi campi, dal manufacturing al retail, abbattendo la latenza e impattando direttamente sui servizi digitali, sulla customer experience e sullo stesso rendiconto economico aziendale.

Spostando la capacità computazionale nell’edge, si riducono i problemi legati alle prestazioni e alla disponibilità della rete, permettendo agli utenti finali di interagire al massimo livello in un sistema interconnesso; si possono ottenere insight molto rapidamente, quasi in tempo reale, grazie all’implementazione di applicazioni AI/ML direttamente nel luogo in cui vengono raccolti i dati; l’elaborazione in loco, può rendere molto più facile soddisfare i requisiti normativi e di conformità di diverse località; e infine la stessa cybersecurity, che costituisce una delle maggiori sfide dell’edge per la sua “dispersività”, può costringere le aziende ad essere sicure sempre, ovunque e comunque in ogni loro ramificazione IT.

Certamente il rischio che si verifichi un “edge-sprawl” è concreto, dal momento che ogni azienda avrà diversi modi di gestire i dati dell’edge, diversi modi di proteggere l’edge e diversi modi di integrare l’edge. Ciononostante, le organizzazioni che sapranno andare al di là del singolo caso d’uso, pensando all’edge in modo strategico, otterranno un vantaggio competitivo incomparabile, rivoluzionando completamente i propri servizi e le proprie applicazioni.