Per lavorare bene è importante scegliere un display con le giuste caratteristiche e una matrice con dimensioni adeguate: i monitor Philips e le possibilità di impiego.
Esistono centinaia di monitor in commercio, ciascuno con prerogative e specifiche proprie. Al momento dell’acquisto può dunque risultare ostico effettuare una scelta ponderata. Il rischio è quello di comprare un prodotto basandosi unicamente sul prezzo, senza valutare adeguatamente le caratteristiche e le dimensioni della matrice.
Pur ammettendo che non esiste il monitor perfetto per tutti i tipi di utilizzo, è però vero che sono disponibili ottimi dispositivi capaci di assolvere a molti compiti, in modo trasversale. È poi vero che sono presenti sul mercato unità appositamente sviluppate per le verticali di mercato, oltre a quelle espressamente pensate per il mondo gaming.
Ci sono molte caratteristiche diverse da considerare quando si sceglie un monitor: ergonomia, tecnologie di visualizzazione, connettività e molto altro. La prima e più intuitiva cosa da verificare è la dimensione del display. Tuttavia, per quanto ovvio possa sembrare, a volte viene ancora trascurato. Mentre chi ha uno spazio modesto potrebbe aver bisogno di lavorare con un monitor da 22″/24″, chi potrebbe “puntare più in alto”, spesso, non conosce i vantaggi dell’aggiornamento a uno schermo più grande.
Quanto contano le dimensioni della matrice?
Avere un display di grandi dimensioni consente di visualizzare al meglio il desktop di lavoro e rende la visualizzazione più confortevole. È poi possibile avere tutto sotto controllo molto rapidamente. È possibile visualizzare più documenti, App e contenuti multimediali contemporaneamente, con meno passaggi da un programma all’altro. Ciò si traduce in una maggiore ergonomia d’uso nell’arco della giornata e un minore affaticamento generale.
Scegliere un display superiore ai 24” (formato standard largamente impiegato nel mondo), consente di beneficiare di risoluzioni superiori e, molto frequentemente, di matrici capaci di restituire colori e gradienti di alta qualità, anche per un uso grafico e fotografico professionale o semiprofessionale.
Molti ricercatori hanno sottolineato che avere sott’occhio il “quadro generale” non è solo importante e più comodo, ma può migliorare e accelerare la produttività. I professionisti sanno che avere sempre davanti a sé tutte le applicazioni necessarie è più funzionale alle attività in corso.
Il monitor giusto per ogni utilizzo
Le potenziali categorie di utenti e professionisti che possono beneficiare di una oculata scelta del display sono molte. Per esempio, architetti, grafici, video maker e programmatori hanno bisogno di ampio spazio che consenta di eseguire più App simultaneamente, supportando la loro creatività e aumentando la loro produttività.
Gamer e streamer si avvantaggiano di schermi più grandi, in virtù della superiore risoluzione messa a disposizione e della possibilità di disporre tool e strumenti sul proprio desktop. Lo spazio extra sullo schermo offre anche un livello completamente nuovo di immersione e facilita lo streaming, grazie a un’interazione più facile.
A livello aziendale, i singoli uffici possono prevedere l’installazione di schermi di grandi dimensioni nelle postazioni di lavoro progettate per la collaborazione. Monitor adeguati offrono immagini nitide e dettagliate, con ampi angoli di visualizzazione, ideali per potenziare il lavoro di ogni dipendente e collaboratore.
Un esempio per una configurazione professionale potrebbe essere il monitor Philips 329P1H, progettato per architetti e grafici, ma anche per chi richiede un display ad alte prestazioni per attività mission-critical. Questo monitor da 31,5” offre una docking station USB di tipo C integrata con erogazione di alimentazione e una qualità delle immagini brillante, grazie al pannello UltraClear 4K UHD con tecnologia IPS e angoli di visione di 178°/178°.
Il supporto evoluto USB-C
La disponibilità della connettività evoluta USB-C integrata nel monitor consente di potenziare la postazione di lavoro. Questo tipo di connessione consente di gestire l’hub integrato nel monitor e di abilitare il trasferimento del segnale video, dei dati e dell’alimentazione con il PC/notebook host. Tutto questo senza dover aggiungere ulteriori accessori, come docking esterne.
Ciò significa poter razionalizzare i cavi presenti sulla scrivania e, allo stesso tempo, semplificare le connessioni. I display più recenti con porta USB-C consentono il cosiddetto power delivery e sono in grado di alimentare e ricaricare notebook con potenze sino a 90 W e di ricaricare altri device mobile connessi alle porte USB del display (cuffie, fotocamere, smartphone).
I modelli più avanzati consentono di gestire numerose unità e controller tramite la connessione del solo cavo USB-C. È così possibile gestire la scrivania in modo facile, lasciando permanentemente connessi al monitor i dispositivi indispensabili come, per esempio, mouse, tastiera, tavoletta grafica, lettore di impronte o smart card. Grazie alla connessione DP daisy chain è poi possibile collegare altri monitor a cascata. Talune varianti offrono persino la connettività di rete tramite adattatore e cablaggio rame su porta RJ-45.
Ma cosa può fare veramente un display di grandi dimensioni?
Come detto prima, una dimensione dello schermo maggiore consente di visualizzare perfettamente più App, senza passare da una all’altra in continuazione. Di fatto, gestire numerosi documenti per 8 ore su un piccolo display può rendere la giornata lavorativa estenuante e comporta una grande perdita di tempo.
Gli esseri umani percepiscono l’ambiente circostante sulla base di diverse informazioni sensoriali, ma l’interazione uomo-computer è per lo più limitata alla percezione visiva. Scegliendo, quindi, il monitor giusto, gli utenti domestici possono godersi il loro tempo libero chattando mentre guardano video o giocano a un gioco per PC. Analogamente, i video maker e i programmatori possono sfruttare lo spazio per orchestrare le propria timeline, le anteprime e tutte le finestre degli effetti su cui stanno lavorando.
Per lavorare al meglio, un’opzione potrebbe essere il monitor Philips UltraWide 345E2AE, che offre un’ampia vista panoramica con il suo pannello 21:9. Il display CrystalClear WQHD con Ultra Wide-Color e una gamma di colori stabile garantisce una visualizzazione ottimale. Il sistema è inoltre capace di gestire ingressi multipli e di mostrare contemporaneamente le immagini provenienti da due sorgenti distinte, consentendo agli utenti di lavorare con più dispositivi come PC e notebook, per un multitasking davvero evoluto.
Per avere a disposizione il massimo dello spazio possibile, Philips suggerisce il modello 499P9H, un display curvo 32:9 SuperWide da 49″, l’equivalente di due monitor full-size ad alte prestazioni (leggi la nostra review approfondita). Il prodotto offre funzionalità di miglioramento della produttività come USB-C e webcam pop-up con Windows Hello, oltre al supporto MultiView, che consente la doppia connessione e visualizzazione simultanea.
In definitiva: vale sempre la pena di soffermarsi e valutare caratteristiche e funzionalità dei monitor. Qualità e dimensione della matrice dovrebbero avere la precedenza su tutti gli altri parametri da considerare!